{"id":46824,"date":"2018-09-23T09:00:27","date_gmt":"2018-09-23T07:00:27","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=46824"},"modified":"2018-10-03T10:34:17","modified_gmt":"2018-10-03T08:34:17","slug":"tra-artificio-e-natura-nellopera-di-pecchini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/tra-artificio-e-natura-nellopera-di-pecchini\/","title":{"rendered":"Tra artificio e natura nell’opera di Pecchini"},"content":{"rendered":"
Cameri\u00a0 (NO) <\/b>– Cultura Arte e natura \u00a0si incontrano a Villa Picchetta \u00a0in una serie di eventi raccolti sotto il titolo “L’uomo, la terra, l’ambiente: un percorso tra realt\u00e0 e poesia. Tra gli artisti che hanno aderito al progetto anche lo scultore bustocco Antonio Maria Pecchini che presenta, fino al 7 ottobre, la grande installazione intitolata \u00a0“Natura Naturans “. L’artista ha lavorato sul rapporto tra naturale e artificiale che ha evidenziato concentrandosi sul contrasto e creando una sorta di provocazione. L’ope\u00a0 ra si sviluppa su una spirale logaritmica, tipica della natura, sopra la quale sono disposti vasi, realizzati in cera che si rincorrono lungo tutto il tracciato. Una visione dove l’artista interviene rivoluzionando la realt\u00e0. I vasi infatti sono posizionati al contrario come se la pianta dovesse crescere sotto terra. \u00a0Ed ecco che la realt\u00e0 si ribalta: dai vasi capovolti spuntano scheletri di rami metallici. L’artista diventa il creatore di una natura artificiale dove tutto \u00e8 possibile …<\/p>\n
“L’installazione – spiega Pecchini – ricalca lo schema del naturale e artificiale. Gli scheletri degli alberi rimandano alla realt\u00e0, alla vita. Qui invece metaforicamente le piante rappresentano \u00a0la naturalit\u00e0 di un oggetto artificiale, mentre i vasi, di cera vergine, diventano l’unico elemento naturale”.<\/p>\n
Nella scultura, realt\u00e0 e finzione \u00a0si fondono ed entrano in contrasto dando origine a una composizione dove l’artista denuncia \u00a0un situazione dolorosa con una velata poesia che concede spazio alla bellezza: nonostante tutto, nonostante l’incertezza di un periodo arido di sentimenti.<\/p>\n
“Trovare il bello \u00e8 ancora possibile – conclude Pecchini – \u00a0ha un significato difficile, ma si pu\u00f2 ancora vedere e scoprire”.<\/p>\n
Oltre all’installazione \u00e8 \u00a0esposta una serie di studi e disegni preparatori dove si ammira la genesi dell’ opera. Accompagna la personale un catalogo con la presentazione di Emma Zanella (direttore del MA.GA di Gallarate) e \u00a0le immagini di altri lavori dello scultore realizzati negli anni. La mostra, organizzata dall’Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e Lago Maggiore nella suggestiva sala ottagonale di villa Picchetta, dimora cinquecentesca immersa nel parco naturale della Valle del Ticino a Cameri , \u00a0\u00e8 aperta al pubblico il sabato e la domenica dalle 14.30 alle 19.30. Da non perdere, nell’occasione, una visita anche all’edificio che conserva splendidi affreschi. Interessante il “cortile degli orologi” dove si possono ammirare, sulle pareti, sei meridiane con tre diversi sistemi di misurazione dell’ora: italica, babilonica e francese, mentre sulle torrette troneggiano due orologi meccanici.<\/p>\n