{"id":47020,"date":"2018-10-05T18:45:14","date_gmt":"2018-10-05T16:45:14","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=47020"},"modified":"2018-10-05T18:30:42","modified_gmt":"2018-10-05T16:30:42","slug":"i-polverfolk-atmosfere-dublinesi-a-due-passi-da-casa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-polverfolk-atmosfere-dublinesi-a-due-passi-da-casa\/","title":{"rendered":"I Polverfolk: atmosfere dublinesi a due passi da casa"},"content":{"rendered":"
Gallarate<\/b> – L\u2019Irlanda \u00e8 un posto meraviglioso, ricco di storie e tradizioni. I paesaggi e la musica creano un turbinio di sensazioni a cui \u00e8 difficile rimanere indifferenti, ma purtroppo \u00e8 lontana e spesso ci si ritrova solamente ad immaginare quelle atmosfere mozzafiato.<\/p>\n
Fortunatamente a Gallarate c\u2019\u00e8 un gruppo, i Polverfolk, che dell\u2019Eire si sono innamorati quasi 40 anni fa e dagli anni \u201970 \u201craccontano\u201d la storia del popolo irlandese. Abbiamo incontrato Dario Cecchin, voce e uno dei fondatori del gruppo, che ci ha raccontato del suo gruppo, delle passioni e della grande dedizione che tiene in piedi il collettivo dal 1976.<\/p>\n
Come \u00e8 nata la vostra passione per la musica tradizionale Irlandese?<\/b><\/p>\n
“\u00c8 nata quasi per caso. – racconta Dario –\u00a0 Inizialmente eravamo un gruppo di amici con una passione per il canto popolare che si ritrovava a suonare sulle scalinate nella piazza del paese. Era un periodo ricco di avvenimenti politico-sociali a cui di certo non rimanevamo indifferenti. Ci siamo quindi dedicati alla ricerca e all’esecuzione di un repertorio frequentato da poche frange culturali, la musica folk appunto, che rimane anche oggi la manifestazione pi\u00f9 autentica dello spirito di un popolo. Mentre eravamo \u201cimpegnati\u201d su questo fronte, un nostro componente Mario Polverari, una sera ci fece sentire una canzone bretone che aveva conosciuto. Beh \u00e8 stato amore a prima vista. Siamo partiti tutti insieme e abbiamo girato per quasi un mese tutta l\u2019Irlanda, partendo da Belfast, e l\u00ec abbiamo conosciuto la musica irlandese, quella vera, fatta di gioie e dolori, lotte sociali e canzoni d\u2019amore. Per noi, \u00e8 stato un passaggio naturale. Dalla pizzica siamo passati alle ballate e non ci siamo pi\u00f9 separati da quelle sonorit\u00e0”.<\/p>\n
Quali strumenti suonate durante i vostri concer<\/b>ti? <\/b><\/p>\n
“Siamo in otto e possiamo contare davvero su\u00a0 un buon numero di strumenti: Adalberto Zappal\u00e0 con mandolino, basso e chitarra, Daniele Rigamonti con il bodhran, percussioni e cajon, Gaia Ghidini al violino, Giuseppe Agape alla chitarra e basso, Matteo Giuliboni alla mandola e bouzouki, Roberto Rainaldi alla cornamusa e poi ci sono io che mi occupo dello spoon e del bodhran. Io, Adalberto ed Erica Magarelli costituiamo il corpo vocale del gruppo. Siamo le voci insomma!”.<\/p>\n
Cosa avete in repertorio?<\/b><\/p>\n
“Il nostro repertorio \u00e8 un ritratto veritiero di quella che \u00e8 l\u2019essenza dell\u2019Irlanda. \u00c8 un paese con una storia parecchio tormentata\u2026 Le guerre, l\u2019indipendenza politica, la povert\u00e0, sono tutti temi che si trovano, insieme ad altri, nei canti di musica popolare;\u00a0 non abbiamo voluto tralasciare nulla, sia nel bene sia nel male. Abbiamo quindi un repertorio in grado di trasmettere tutta la forza espressiva di una sonorit\u00e0 dai toni davvero variegati. \u00c9 una musica, quella proveniente da quelle terre, fatta dal popolo per il popolo,\u00a0 in cui convivono elementi fantastici, assieme ad altri crudamente realistici, immagini poetiche con elementi tratti dal vivere quotidiano. Si alternano temi come la gioia, le storie d\u2019amore, ad elementi molto pi\u00f9 complessi e drammatici come la guerra e il patriottismo. Ma non mancano nemmeno quei racconti fantastici e leggendari che si associano spesso all\u2019Irlanda come le storie di fate e folletti!\u00a0 Possiamo, inoltre, contare su alcuni pezzi originali composti da Duilio Garzolino, un componente storico, ed arrangiati dal gruppo, come ad esempio \u201cBobby Sands\u201d, \u201cImprisoned dream\u201d e \u201c Dear Mam\u201d”.<\/p>\n
Dopo quarant\u2019anni di attivit\u00e0, chi <\/b>sono i Polverfolk?<\/b><\/p>\n
“In tutti questi anni sono cambiate alcune cose\u2026 Abbiamo dovuto salutare membri fondatori del gruppo che hanno lasciato il progetto per cause di forza maggiore.Ci sono stati momenti in cui abbiamo prodotto poco, per impegni lavorativi e familiari\u2026 Ora siamo sicuramente un gruppo arricchito dal coinvolgimento di nuovi elementi di pi\u00f9 giovane generazione grazie ai quali possiamo continuare a riproporre i brani pi\u00f9 significativi delle tradizioni irlandesi, scozzesi e bretoni. Nonostante i cambiamenti, siamo tutti legati dall\u2019innamoramento per tutto ci\u00f2 che \u00e8 l\u2019Irlanda, per cui viene naturale\u00a0 ritrovarsi a celebrare quelle atmosfere uniche suonando e cantando i brani della tradizione.<\/p>\n