{"id":47134,"date":"2018-10-11T12:00:10","date_gmt":"2018-10-11T10:00:10","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=47134"},"modified":"2018-10-15T09:11:12","modified_gmt":"2018-10-15T07:11:12","slug":"il-m-a-x-museo-accende-i-motori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-m-a-x-museo-accende-i-motori\/","title":{"rendered":"Il M.a.x Museo accende i motori"},"content":{"rendered":"

\"\"Chiasso –<\/strong> Grafiche pubblicitarie, disegni, cartoline, manifesti e oggetti firmati dai pi\u00f9 noti designer raccontano la storia \u00a0dell’automobile attraverso l’evoluzione dello stile. Con la rassegna “Auto che passione!” il M.a.x Museo apre la nuova stagione espositiva in omaggio alla centenaria storia dell’auto.<\/p>\n

Grafica e design si intrecciano nelle varie epoche , toccano la contemporaneit\u00e0 \u00a0e guardano al futuro. Si parte dagli inizi del Novecento, momento storico in cui scoperte e innovazioni tecnologiche cominciano a rivoluzionare il costume e il “pensiero” . \u00a0Le carrozzerie delle automobili cambiano rispondendo non solo alla funzionalit\u00e0 \"\"ma anche all’estetica. Le pi\u00f9 importanti aziende danno il via alla promozione di una nuova comunicazione pubblicitaria affidando la propria \u00a0immagine alla creativit\u00e0 di grandi artisti. Nomi come Jules Ch\u00e9ret, Marcello Dudovich, Leopoldo Metlicoviz , Carlo Biscaretti di Ruffia, Achille Mauzan, Plinio Codognato, Marcello Nizzoli, Max Huber, Andr\u00e9 Martin e Pierluigi Cerri<\/strong>. Un prezioso contributo il loro che da avvio a quella cultura dell’automobile che ancora oggi continua con figure quali, Pininfarina, Giugiaro, Zagato e Sbarro<\/strong>, nomi che hanno segnato e segnano \u00a0l’impronta di un’epoca.\"\"<\/p>\n

Il percorso espositivo della mostra, che si \u00a0compone di oltre trecento pezzi , \u00e8 affiancato da una sezione dedicata a prototipi e ad \u00a0alcune tra le pi\u00f9 iconiche auto d’epoca, allestita allo Spazio Officina (fino al 9 dicembre). Dodici modelli per lo pi\u00f9 coup\u00e9 e sportive da lasciar incantati. \u00a0Oltre all’esemplare “Voiture Maximum<\/em>” nato da un disegno di Le Corbusier (del 1928) realizzato in legno e posizionato all’ingresso del Museo, si possono ammirare la Prinetti & Stucchi<\/em> del 1899, una spettacolare Iso Rivolta Vision<\/em> \u00a0(del 2017), la Bugatti<\/em> T 35 (del 1925), una Pagani Huayra<\/em> Coup\u00e8 del 2016, l’Alfa Romeo SS Villa d’Este<\/em> (del 1952), la De Tomaso Pantera GTS<\/em> (del 1974), la Lancia Astura<\/em> (del 1933). Ed ancora, per aggiungere \"\"qualche chicca, una Lamborghini 400 GT<\/em> (del 1966), la Ferrari 275 GTB<\/em> (1965) e l’Alfa Romeo V6 Vittoria<\/em> del 1995. Insomma un percorso che illumina gli occhi di appassionati delle quattro ruote e non solo: un concentrato di \u00a0eleganza, stile e lusso che si fonde in 12 capolavori! Non dimenticando, come sottolinea Marco Turinetto, curatore della mostra che ” l’automobile, la donna e il fashion hanno sempre convissuto. A partire dal tema della moda, i colori hanno di continuo caratterizzato le epoche come l’arancione della Pantera De Tomaso<\/i><\/b> degli anni ’70 anni. Sono i tempi dei figli dei fiori, delle zampe di elefante dove queste tonalit\u00e0 erano sempre molto presenti. \u00a0Ecco quindi che, attraverso colori, forme e linee, siamo andati a declinare le vetture esposte. Tutte molto particolari e soprattutto \u00a0a due porte, – spiega il curatore – modelli che permettono linee molto pi\u00f9 filanti, piacevoli, femminili e che consentono di fare ragionamenti e riflessioni su quello che sono state le epoche e la storia dell’automobile”.<\/p>\n

\"\" Tra \"\"i prototipi una vera “bomba” \u00e8 \u00a0la magnifica e superba Iso Rivolta Vision<\/b> \u00a0che ancora per poco solcher\u00e0 le piste virtuali della play station. A breve infatti si trasformer\u00e0 in una supercar da collezione. Il sogno di migliaia di comuni mortali diventer\u00e0 realt\u00e0 per 5 super fortunati che gi\u00e0 attendono in coda per l’acquisto!<\/p>\n

La mostra, curata da Marco Turinetto del Politecnico di Torino e da Nicoletta Ossanna Cavadini, \u00a0direttrice del Max Museo, \u00e8 stata realizzata in collaborazione con il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dove \u00a0l’esposizione far\u00e0 tappa dal prossimo mese di marzo.<\/p>\n

La rassegna, che si inserisce nel filone d’indagine “Sinestesia” \u00a0al quale il polo culturale svizzero dedica la stagione 2018\/2019 \u00e8 accompagnata da \u00a0un catalogo con testi critici, contributi e immagini dei “gioielli” in mostra e da una serie di eventi collaterali con proiezioni di film a tema, incontri, la conferenze, boratori didattici per adulti e bambini. La programmazione del museo continua poi \u00a0a febbraio, con la mostra Franco Grignani ” Polisensorialit\u00e0 fra arte, grafica e fotografia<\/i>“, a marzo sar\u00e0 la volta della scultura Sinestetica di Paolo Bellini e, a maggio collettiva dei finalisti del Premio Giovani Artisti 2019.<\/p>\n

Auto che Passione! – Interazione fra grafica e design<\/i><\/b> M.a.x. museo – via Dante Alighieri – Chiasso. Fino al 27 gennaio. Orari: da marted\u00ec a domenica 10-12 e 14 – 18 . Informazioni: T 41(0)58 1224252; info@maxmuseo.ch.<\/p>\n