{"id":48185,"date":"2018-11-28T23:50:29","date_gmt":"2018-11-28T22:50:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48185"},"modified":"2018-11-29T11:41:02","modified_gmt":"2018-11-29T10:41:02","slug":"unopera-dei-musei-civici-di-varese-alla-mostra-sul-rinascimento-ticinese","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/unopera-dei-musei-civici-di-varese-alla-mostra-sul-rinascimento-ticinese\/","title":{"rendered":"Un’opera dei Musei Civici di Varese alla mostra sul Rinascimento ticinese"},"content":{"rendered":"

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Varese -La mostra <\/b>in corso dal 28 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019 alla Pinacoteca<\/b> Z\u00fcst di Rancate, \u201cIl Rinascimento nelle terre ticinesi 2. Dal territorio al museo\u201d, s<\/b>i concentra sul pi\u00f9 importante pittore varesino del Rinascimento: Francesco De Tatti.\u00a0 <\/b>Accanto al focus su De Tatti, essa si propone di offrire all\u2019ammirazione del pubblico alcuni esempi, particolarmente significativi, di opere che hanno lasciato il Canton Ticino o per destinazioni interne \u2013 o per localit\u00e0 estere, tra cui l\u2019Italia stessa.<\/p>\n

\"\"Tra queste si segnala la cornice lignea intagliata, dorata e dipinta, raffigurante <\/b>Angelo annunciante e Vergine Annunciata, tra San Giorgio, San Giorgio e il drago, San Michele arcangelo e San Michele che sconfigge Satana<\/i><\/b>, del 1520 circa, donata nel 2011 ai Musei Civici di Varese.<\/b><\/p>\n

L’opera, che nel suo insieme appare frutto di sostituzioni e rimaneggiamenti, \u00e8 di scultore lombardo ignoto nell’ambito di Giovanni Angelo e Tiburzio del Maino e di pittore lombardo. In un primo tempo \u00e8 stata riferita al De Tatti, ma seppur emergono analogie, non ci sono punti di contatto con l’artista e anzi l’autore di questa cornice sembra di una cultura pi\u00f9 sofisticata e pi\u00f9 moderna di quella del De Tatti. Si \u00e8 ipotizzato in origine che la cornice circondasse un affresco venerato,- come nel caso del polittico per la Madonna della Neve a Domodossola o in quello del polittico di Brunello- oppure una nicchia contenente una scultura forse raffigurante l’Ancangelo Raffaele, che completerebbe inograficamente il ciclo scolpito e dipinto.<\/p>\n

\"\"La struttura di questa cornice lignea \u00e8 composta da due lesene dipinte e dorate, formata ognuna da una tavola lignea legata a un archivolto. Sui pilastri sono dipinti, a sinistra san Giorgio e il drago <\/i>e a destra san Michele<\/i> che sconfigge Satana<\/i>. Nell’archivolto, su un fondo dorato, lavorato con il bulino a rombi, sopra due cornucopie, che nascondono due code di due delfini, sono poste le figure scolpite e dipinte di un Angelo Annunciante<\/i> e di una Vergine annunciata. <\/i><\/p>\n

L\u2019opera dopo la mostra ritorner\u00e0 in Italia e sar\u00e0 esposta nel percorso permanente del Castello di Masnago<\/b> per essere ammirata e fornire ai visitatori un\u2019importante testimonianza di un pittore fondamentale nel panorama artistico cinquecentesco.<\/p>\n