{"id":48415,"date":"2018-12-13T13:00:24","date_gmt":"2018-12-13T12:00:24","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48415"},"modified":"2019-10-02T12:21:10","modified_gmt":"2019-10-02T10:21:10","slug":"due-capolavori-varesini-in-mostra-a-forli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/due-capolavori-varesini-in-mostra-a-forli\/","title":{"rendered":"Due capolavori varesini in mostra a Forl\u00ec"},"content":{"rendered":"
di Cristina Pesaro<\/strong><\/p>\n Senza dubbio il XIX secolo \u00e8 quello meglio rappresentato nella collezione civica e fa mostra di s\u00e9 al castello di Masnago nella sala ad esso dedicato che \u00e8 esteticamente la pi\u00f9 bella, la pi\u00f9 significativa e la pi\u00f9 importante per la opere esposte. Proprio <\/span>la<\/span> \u201cTamar di Giuda\u201d (1847) di Hayez e \u201cRaffaello e la Fornarina\u201d (1866) di Valaperta saranno esposti alla mostra forlivese ai Musei San Domenico dal titolo \u201cOttocento – L\u2019arte dell\u2019Italia Tra Hayez e Segantini\u201d dal 9 febbraio al 16 giugno 2019.<\/b><\/p>\n Il focus iniziale \u00e8 proprio su Hayez, il pittore per eccellenza del Risorgimento dell\u2019arte italiana e del Romanticismo. Nel caso dell’opera dei musei, Hayez lascia da parte la pittura di storia per affrontare un tema biblico. <\/span>Il dipinto \u00e8 da considerarsi come uno dei massimi capolavori della prima maturit\u00e0 artistica del pittore insieme ad altri opere sui temi dell\u2019esotismo e della malinconia<\/b>. In questo senso la vicenda biblica sembra passare in secondo piano rispetto alle meravigliose scioltezze stilistiche e all\u2019eleganza formale messe in scena dal pittore. Questa la storia: nel libro della Genesi si narra che Tamar spos\u00f2 i primi due figli di Giuda: Er e Onan, che tuttavia per motivi diversi caddero in disgrazia agli occhi del Signore che li fece morire. Giuda incolp\u00f2 Tamar e decise di non darle in sposo, come voleva la tradizione ebraica di allora, Sala, il proprio terzo figlio. Tamar allora decise di mascherarsi da prostituta e circuire Giuda, che sedotto le promise un agnello e lasci\u00f2 in pegno all\u2019amante il suo bastone, un cordone e l\u2019anello. Tamar rimase incinta di due gemelli e Giuda decise di metterla al rogo, ma, una volta scoperto l\u2019inganno e venuto a conoscenza del fatto che i bambini erano nati dal loro rapporto, la lasci\u00f2 vivere. Nell\u2019opera di Hayez la sensuale Tamar \u00e8 raffigurata proprio con il pegno lasciatole dall\u2019amante.<\/span><\/p>\n L’opera di Valaperta<\/b>, allievo di Hayez – la cui vicenda artistica \u00e8 ancora in parte da ricostruire – \u00e8 entrata a far parte delle collezioni varesine nel 1975 attraverso il dono di Riccardo Lampugnani \u00e8 stata restaurata nel 2015. <\/span>Ambientata nello studio di Raffaello, cui alludono gli attrezzi da lavoro e, soprattutto, la grande pala con la Trasfigurazione posta a chiudere come una quinta lo sfondo della scena, la composizione punta con decisione sul dramma in atto cos\u00ec efficacemente evocato dalla didascalia<\/b>. Dalla penombra, mediante campiture morbide e luminose di colore, emerge con forza il motivo dell\u2019abbraccio accorato tra i due amanti, forse desunto, dai tanti componimenti poetici e dai drammi in versi a essi dedicati nel terzo quarto del XIX secolo. In questa tela \u2013 come ad esempio nelle grandi opere verdiane degli anni Cinquanta e Sessanta da Rigoletto a Traviata al Trovatore \u2013 <\/span>l\u2019azione drammatica \u00e8 concentrata sui due protagonisti e sulla tempesta dei loro sentimenti<\/b>; nessuna allusione, nel quadro, alla gloria, agli onori, all\u2019omaggio dei potenti, alla grandezza del genio.<\/span><\/p>\n OTTOCENTO di Cristina Pesaro Senza dubbio il XIX secolo \u00e8 quello meglio rappresentato nella collezione civica e fa mostra di s\u00e9 al castello di Masnago nella sala ad esso dedicato che \u00e8 esteticamente la pi\u00f9 bella, la pi\u00f9 significativa e la pi\u00f9 importante per la opere esposte. Infatti \u00e8 presente l\u2019arte lombarda con le opere di […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":48495,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[800,801,802,300],"yoast_head":"\n
\n<\/span>Infatti \u00e8 presente l\u2019arte lombarda con le opere di alcuni grandi protagonisti, quali gli scultori Vincenzo Vela<\/strong>, Giovanni Puttinati<\/strong>, Alessandro Pandiani<\/strong> e pittori Giuseppe Bertini<\/strong>, Giuseppe Molteni<\/strong>, Francesco Valaperta <\/strong><\/span>per poi passare ad artisti di levatura internazionale come il celeberrimo Francesco Hayez<\/strong> e il meno noto ma non meno importante Eleuterio Pagliano<\/strong>.<\/span><\/p>\n
\n<\/strong>L\u2019ARTE DELL\u2019ITALIA TRA HAYEZ E SEGANTINI<\/strong>
\n<\/span>Forl\u00ec, Musei di San Domenico
\n<\/span>8 febbraio \u2013 16 giugno 2019
\n<\/span>Mostra a cura di Fernando Mazzocca e Francesco Leone <\/span><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"