{"id":48523,"date":"2018-12-18T08:56:15","date_gmt":"2018-12-18T07:56:15","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48523"},"modified":"2018-12-20T09:05:46","modified_gmt":"2018-12-20T08:05:46","slug":"giulio-paolini-ripercorre-la-sua-carriera-alla-fondazione-carriero-di-milano","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/giulio-paolini-ripercorre-la-sua-carriera-alla-fondazione-carriero-di-milano\/","title":{"rendered":"Giulio Paolini ripercorre la sua carriera alla Fondazione Carriero di Milano"},"content":{"rendered":"
Milano –<\/span>Visitare la Fondazione Carriero \u00e8 un piace<\/span>re unico: \u00e8 un luogo dove arte contemporanea e architettura del Quattrocento <\/b>(la Fondazione ha sede all\u2019interno di Casa Parravicini) dialogano in armonia<\/b>. Ogni mostra allestita \u00e8 un\u2019esperienza unica per il visitatore, che percorre un viaggio nell\u2019arte mentre attraversa le\u00a0stanze del palazzo.<\/span><\/p>\n \u00c8 quello che succede anche con l\u2019esposizione <\/span>Del Bello ideale<\/span><\/i>, curata da <\/span>Francesco Stocchi<\/b> con la collaborazione dello stesso <\/span>Giulio Paolini<\/b><\/a> e con interventi scenografici di\u00a0<\/span>Margherita Palli<\/b><\/a>. Una volta iniziata la visita, si viene dotati di un\u2019agile guida alla mostra che ne spiega dettagliatamente la finalit\u00e0: <\/span><\/p>\n \u201cLa mostra si propone di offrire una visione dell\u2019opera di Giulio Paolini da un punto di vista interiore, dove l\u2019artista \u00e8 invitato a cimentarsi in un esercizio introspettivo, di analisi e scoperta delle proprie fonti di ispirazione. L\u2019intenzione non \u00e8 quella di raccontare il suo percorso con attitudine nostalgica, ma sottolineare il suo desiderio di uscire dallo scorrere del tempo e collocarsi in una dimensione parallela di eterno presente\u201d.<\/span><\/i><\/p>\n Per perseguire questo obiettivo, l\u2019esposizione suddivide la poetica dell\u2019artista in tre nuclei principali:<\/p>\n La struttura architettonica della Fondazione Carriero, articolata su diversi livelli, permette di approfondire in ogni spazio un argomento e di indagare le modalit\u00e0 attraverso le quali l\u2019artista scava nella memoria ed esplora la storia dell\u2019arte.<\/span><\/p>\n A colpire il visitatore, fin dall\u2019inizio del percorso \u00e8 proprio la \u201cricerca archeologica\u201d di Giulio\u00a0<\/span><\/p>\n <\/p>\n Paolini nella storia dell\u2019arte che trova la sua totale realizzazione nell\u2019appropriazione di reperti classici<\/b>: colonne, statue e gessi ridotti in frammenti sono iconografia e fonte dell\u2019artista. Estrapolati una dal loro contesto di appartenenza, consentono una nuova interpretazione del presente. Un esempio? Sicuramente Cariatide<\/i> (1984), opera che apre il percorso espositivo, costituita da due colonne corinzie che si srotolano letteralmente davanti agli spettatori.<\/p>\n A stupire sono anche gli<\/span> interventi scenografici di Margherita Palli<\/b>, che mette \u201cin scena\u201d i tema della mostra attraverso la creazione di ambienti dove i tre nuclei del pensiero\u00a0<\/span><\/p>\n dell\u2019artista. Uno su tutti l\u2019ambiente che evoca lo studio di Giulio Paolini<\/b>, osservabile attraverso dei fori presenti nelle pareti di legno. La mente del visitatore corre inevitabilmente allo studiolo di Federico da Montefeltro <\/b>che sembra una fonte di ispirazione per quello ricreato in Fondazione Carriero. \u00a0Lo studio di Paolini, qui ricostruito, si contraddistingue, oltre per gli scaffali di libri e i fogli di disegni arrotolati, per la presenza dell\u2019opera Se ipsum<\/i><\/b>, autoritratto di Giorgio De Chirico del<\/b> 1948. Secondo l\u2019artista torinese, De Chirico \u00e8 stato il primo artista ad assumere una posizione laterale e critica rispetto alla creazione artistica: \u201c\u2026ha colto, meglio e prima degli altri, l\u2019inevitabile ritirata dell\u2019opera di fronte al perch\u00e9 dell\u2019opera. Lui pi\u00f9 di ogni altro, e proprio mentre continuava a produrre, \u00e8 riuscito a far declinare l\u2019imperativo del significato prendendo le distanze da tutta l\u2019avanguardia che ancora guardava con spirito positivo alla costruzione dell\u2019immagine\u201d.<\/i> Chiaramente De Chirico \u00e8 un riferimento per Paolini nella cui concezione l\u2019artista \u00e8 estraneo al processo di creazione dell\u2019opera d\u2019arte: \u00e8 assente. E alla Fondazione\u00a0Carriero \u00e8 presente o no? Ai visitatori l\u2019ardua sentenza.<\/p>\n <\/p>\n Info: <\/strong><\/p>\n Giulio Paolini del Bello ideale<\/strong><\/p>\n dal 26 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019<\/span><\/p>\n <\/p>\n Fondazione Carriero\u00a0<\/span>via Cino del Duca, 4 \u2013 2012 Milano\u00a0<\/span> Ingresso gratuito.<\/p>\n Eleonora Manzo<\/span><\/p>\n \n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano –Visitare la Fondazione Carriero \u00e8 un piacere unico: \u00e8 un luogo dove arte contemporanea e architettura del Quattrocento (la Fondazione ha sede all\u2019interno di Casa Parravicini) dialogano in armonia. Ogni mostra allestita \u00e8 un\u2019esperienza unica per il visitatore, che percorre un viaggio nell\u2019arte mentre attraversa le\u00a0stanze del palazzo. \u00c8 quello che succede anche con […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":48527,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,64],"tags":[],"yoast_head":"\n\n
\n<\/span>tutti i giorni dalle 11.00 alle 18.00.<\/span>
\n<\/span>chiuso il luned\u00ec<\/span><\/p>\n