{"id":48572,"date":"2018-12-20T10:00:28","date_gmt":"2018-12-20T09:00:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48572"},"modified":"2018-12-19T17:19:33","modified_gmt":"2018-12-19T16:19:33","slug":"il-bustese-tommaso-giovane-vince-il-prestigioso-premio-testori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-bustese-tommaso-giovane-vince-il-prestigioso-premio-testori\/","title":{"rendered":"Il giovane bustese Tommaso Tovaglieri vince il prestigioso Premio Testori"},"content":{"rendered":"
Milano \u00e8 proprio bella<\/b> da vivere nel mese di dicembre! Non solo perch\u00e9 s\u2019illumina tutta e in modo elegante e perch\u00e9 c\u2019\u00e8 l\u2019inaugurazione della Scala dove accanto alla musica si pu\u00f2 respirare ancora un po\u2019 di patriottismo risorgimentale<\/b>, proprio come quando il teatro, all\u2019udire \u201cAvrai tu l\u2019universo, l\u2019Italia a me\u201d, un\u2019aria dell\u2019\u201cAttila\u201d di Verdi, \u00a0era tutto percorso da un fremito vibrante. \u00c8 bella Milano anche perch\u00e9 \u00e8 un continuo svolgersi di manifestazioni dove aleggia l\u2019attaccamento, sempre mantenuto su toni austeri e mai esibito, della citt\u00e0 verso taluni valori fondanti fra cui, e non certo ultima, la cultura. Una di queste belle realt\u00e0 \u00e8 il Premio Testori dove si premiano giovani<\/b>: giovani studiosi d\u2019arte e di teatro e giovani scrittori creativi, tutti scelti da una giuria che annovera fior di nomi (anche due donne varesine: Anna Bernardini e Silvia Isella<\/b>). Giovani che sono arrivati un po\u2019 dappertutto, in questa edizione, che \u00e8 la terza, fin dalla Spagna, e che si sono presentati alla cerimonia emozionati e compunti nella sala col Bramantino della Pinacoteca di Brera, finalmente rinnovata e resa accogliente, dove ha fatto gli onori di casa con l\u2019usuale garbo il Soprintendente James Bradbourne.<\/p>\n
Nella rosa dei premiati c\u2019era anche un giovane di Busto Arsizio, Tommaso Tovaglieri, gi\u00e0 allievo del Liceo Candiani, forgiato poi agli studi di storia dell\u2019arte alla Statale di Milano con Giovanni Agosti<\/b>, docente che per rigore e passione \u00e8 da ritenere l\u2019indiscusso successore della Brizio, la \u201cterribile\u201d professoressa sulla stessa cattedra nei passati anni Cinquanta-Settanta. Per la tesi magistrale Tovaglieri aveva scelto di considerare la cultura artistica bustese nel Cinquecento, riuscendo a ricostruirne il volonteroso fervore e indagando opportunamente non solo sulle testimonianze artistiche, ma anche su talune figure eminenti. Il Premio Testori \u201cex aequo\u201d non gli \u00e8 stato per\u00f2 assegnato per questa puntuale ricerca, bens\u00ec per un altro lavoro, parte di uno, pi\u00f9 vasto e complesso, che vede a protagonista Roberto Longhi<\/b>, il grande studioso della pittura italiana, il \u201cconnaisseur\u201d di riferimento per i collezionisti e gli antiquari della prima met\u00e0 del 1900. Fra questi, anzi fra i primi se non il primo, il conte Alessandro Contini Bonacossi che a New York arrivava carico di preziosissimi fondi oro e di tele di maestri del Cinque e del Seicento acquistati subito, a fior di dollari, dai vari Kress e Duveen. Appunto un Contini Bonacossi, per\u00f2 adottato, Sandrino, spos\u00f2 l\u2019avvenente Elsa De\u2019 Giorgi<\/b>, attrice del cinema autarchico e in seguito regista e scrittrice. Proprio su questa prorompente figura si \u00e8 applicato Tovaglieri che con intelligenza e sensibilit\u00e0 ha saputo entrare, come ha segnalato Salvatore Settis \u00a0leggendo la motivazione del premio, in vicende complesse di personalit\u00e0 altrettanto complesse, facendo emergere i profondi rapporti della De\u2019 Giorgi con intellettuali come Calvino<\/b> (lui la chiamava appassionatamente \u201cRaggio di sole\u201d o \u201cPalomita\u201d), Visconti, Arbasino <\/b>e P.P. Pasolini<\/b> del quale Tovaglieri ha rivalutato un testo scritto apposta per lei. Non mancando, ovviamente, di evidenziare come, accanto a questa sensibile attenzione verso intellettuali allora fuori dal coro, la De\u2019 Giorgi fosse partecipe, almeno finch\u00e8 il matrimonio non si ruppe, delle vicende d\u2019arte del marito diventato nel frattempo stretto e ascoltato collaboratore del conte.<\/p>\n
A conclusione della simpatica cerimonia e prima che Toni Servillo leggesse brani da \u201cConversazione della morte\u201d di Giovanni Testori \u00a0i vincitori della sezione Storia dell\u2019Arte di questa e delle passate edizioni del premio hanno accompagnato gli invitati in visita ad alcune sale della Pinacoteca dove sono esposte opere studiate e amate dallo scrittore. A Tommaso Tovaglieri \u00e8 toccata proprio quella del Seicento lombardo, periodo per il quale Testori scrisse pagine memorabili,<\/b> recuperando in tutta la loro forza emozionante due artisti come Tanzio da Varallo <\/b>e Francesco Cairo<\/b>. Tommaso Tovaglieri ha coinvolto il pubblico che lo seguiva con un\u2019appassionata lettura delle tele di questi pittori<\/b>: testoriana certo, ma anche aggiornata sugli agguerriti studi che son venuti poi. Come \u00e8 giusto che sia.<\/p>\n
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Giuseppe Pacciarotti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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