Fonte: Redazione Archaeogate, 27 aprile 2004<\/figcaption><\/figure>\n\u00abLe carovane che attraversano il deserto da Abu Minqar [Egitto] a Cufra [Libia] devono fare molta attenzione. C\u2019\u00e8 una vasta regione dove il terreno \u00e8 cosparso di pietre verdi, bellissime ma pericolose e taglienti, che possono ferire le zampe dei dromedari\u00bb.<\/i> Questa curiosa descrizione, contenuta in un manoscritto medievale arabo, \u00e8 la prima notizia storica dell\u2019esistenza del Silica Glass<\/i>, un minerale estremamente lucente, originato 30 milioni di anni fa da un corpo celeste che, entrando nell\u2019atmosfera della terra ad altissima velocit\u00e0, esplose fondendosi con la sabbia quarzifera del Sahara. Il vetro siliceo si trova in alcune aree del Nord Africa davvero impervie ed inaccessibili, difficilissime da individuare ed esplorate solamente in tempi recenti.<\/p>\n
<\/p>\n
Le spedizioni nel deserto orientale al confine tra l\u2019Egitto e il Sudan hanno portato gli archeologi, oltre alla scoperta del \u201cDeserto di Vetro\u201d, anche all\u2019individuazione delle miniere aurifere dell\u2019antica civilt\u00e0 egizia: era qui che i faraoni ricavavano l\u2019oro e gli altri minerali preziosi utilizzati per i gioielli con cui amavano mostrarsi in pubblico e che utilizzavano per i lussuosi monili dei loro corredi funebri.<\/p>\n
Persino la famosa gemma dalla lucentezza irreale incastonata nel pettorale della mummia del Grande Faraone Tutankhamon, era formata di Silica Glass. Ed \u00e8 proprio lungo le piste dei faraoni che la storia dell\u2019Egitto si intreccia con quella dei fratelli Castiglioni di Varese.<\/p>\n
Nel 1989 Angelo e Alfredo, nei pressi del Mar Rosso, al confine con il Sudan, trovarono i resti di Berenice Pancrisia, la mitica citt\u00e0 dei cercatori minerari, fiorente anche in epoca greca e romana, dal IV sec. a.C. al IV sec. d.C..Utilizzando una mappa araba e alcuni papiri del 1200 a.C. che riportavano l\u2019indicazione delle miniere, scoprirono e ripercorsero una vecchia pista abbandonata attraverso la quale oro, ebano, avorio, elefanti e altre merci preziose arrivavano fino alle grandi citt\u00e0 dell’antico Egitto, evitando le cateratte del Nilo. A decretare la fine di questo centro fu, come spesso accade, un cambiamento climatico.<\/p>\nFonte: Wikipedia<\/figcaption><\/figure>\nDal 500 d.C. in avanti i viaggi dei cercatori erano divenuti pi\u00f9 rischiosi: la desertificazione era avanzata a tal punto che la met\u00e0 degli uomini e degli animali che attraversavano questa zona per portare l’oro sulla costa, morivano di sete. La citt\u00e0 fu quindi abbandonata e coperta dalle sabbie fino a quando i due archeologi varesotti rinvennero alcuni resti di bivacchi, sepolture e graffiti in geroglifico, che portarono all\u2019avvincente scoperta.<\/p>\n
Ovviamente faccio alcune semplici ricerche: quello che \u00e8 stato per i due esploratori un viaggio di mesi e lo scopo di un\u2019intera vita di indagini, si risolve ora in qualche istante. Ecco le coordinate di Berenice Pancrisia su Google Earth: 21\u00b0 56\u2032 50.28\u2033 N, 35\u00b0 8\u2032 22.56\u2033 E.<\/p>\nFonte: Google Earth<\/figcaption><\/figure>\nAvevo gi\u00e0 letto qualcosa in proposito, ma ora trovarmelo davanti, all\u2019interno del SUO Museo, scatena in me una tempesta di evocative emozioni. Angelo Castiglioni. Uno dei due ricercatori di questa fantastica avventura. Vorrei \u201cseppellirlo\u201d con un milione di domande, ma riesco soltanto a mormorare timidamente: \u201cGrazie, per tutta la passione e l\u2019impegno della Sua instancabile ricerca, per aver dedicato un vita intera ad inseguire un sogno, ma grazie soprattutto per avere avuto straordinaria l\u2019intuizione di raccontarlo.<\/i><\/p>\nMuseo Castiglionidi Villa Toeplitz<\/figcaption><\/figure>\nIvo Stelluti<\/p>\n
Le vicende sono narrate nel libro Quarantanove racconti d’Africa, ed. Nomos, Busto Arsizio, 2012 e nella rivista Archeologia Viva, n. 173, Ottobre 2015, Giunti Editore.<\/i><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Avevo gi\u00e0 letto qualcosa in proposito ma ora, trovarmi davanti a questa meraviglia, scatena in me una tempesta di evocative emozioni. \u00abLe carovane che attraversano il deserto da Abu Minqar [Egitto] a Cufra [Libia] devono fare molta attenzione. C\u2019\u00e8 una vasta regione dove il terreno \u00e8 cosparso di pietre verdi, bellissime ma pericolose e taglienti, […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":48620,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
Deserto di Vetro - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n