{"id":48727,"date":"2019-01-08T10:00:00","date_gmt":"2019-01-08T09:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48727"},"modified":"2019-01-07T10:28:57","modified_gmt":"2019-01-07T09:28:57","slug":"schifano-e-il-vero-amore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/schifano-e-il-vero-amore\/","title":{"rendered":"Schifano e … il vero amore"},"content":{"rendered":"
L\u2019\u201dOmaggio a Mario Schifano\u201d che la Fondazione Marconi dedica al pittore punto di riferimento della Pop Art italiana e europea, ha per sottotitolo \u201cAl principio fu vero amore\u201d, quale origine del rapporto tra l\u2019artista e il \u00a0gallerista concretizzatasi nella seconda met\u00e0 degli anni \u201960 con un contratto di lavoro in esclusiva.<\/p>\n
Il sodalizio tra i due si protrasse sino al 1970 senza per\u00f2 porre fine alla loro collaborazione.<\/p>\n
Nato in Libia nel 1934, Schifano si trasferisce a Roma nel dopoguerra dove lavora come assistente del padre archeologo restauratore al Museo Etrusco di Villa Giulia.<\/p>\n
La prima personale \u00e8 alla Galleria Appia Antica di Roma. Nel 1961 vince il Premio Lissone dedicato alla giovane pittura contemporanea. Nello stesso decennio inizia a concepire la serie dei cicli tematici. I ripetuti inviti alle Biennali di Venezia gli conferiranno visibilit\u00e0 internazionale.<\/p>\n
Strutturata su due piani, la mostra apre il percorso espositivo con \u201cVero amore\u201d (1965), primo quadro esposto dall\u2019artista, nell\u2019allora Studio Marconi, composto a seguito di una lettera del gallerista che recitava \u201cCaro Mario lavora, stacca il telefono e dimentica tutte le rogne di questo mondo. Un caro saluto\u201d.<\/p>\n
L\u2019omaggio a Schifano, a vent\u2019anni dalla scomparsa, mira a ricostruire la serie di personali che ebbero luogo nello spazio milanese dal 1965 al 1970 dove, a seguito dell\u2019opera poc\u2019anzi citata, si configurano differenti versioni di alberi frondosi percorsi da irrefrenabili folate cromatiche.<\/p>\n
Ironia e irriverenza pervadono il ciclo del \u201cFuturismo rivisitato\u201d quale elaborazione della fotografia del gruppo futurista scattata a Parigi nel 1912.<\/p>\n
I ricordi infantili esplodono nel ciclo \u201cTutte stelle\u201d, lavori eseguiti per la prima volta con tecnica a spruzzo su calotta di perspex trasparente, allo scopo di ottenere particolari effetti di velatura.<\/p>\n
La partecipazione politica dell\u2019artista si manifesta in \u201cCompagni, compagni\u201d del 1968, icona mediatica delle manifestazioni operaie e studentesche.<\/p>\n
Il percorso espositivo si conclude al secondo piano con i \u201cPaesaggi TV\u201d (1970) dove immagini televisive decontestualizzate dallo schermo vengono rielaborate su tela con dissacrante ironia nei confronti delle sempre pi\u00f9 pressante invadenza catodica.<\/p>\n
\u201cOmaggio a Mario Schifano. Al principio fu vero amore\u201d \u2013 Milano, Fondazione Marconi, Via Tadino 15. Fino al16 febbraio. Orari: marted\u00ec-sabato 10-13\/15-19<\/p>\n
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Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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