{"id":48882,"date":"2019-01-23T12:29:53","date_gmt":"2019-01-23T11:29:53","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48882"},"modified":"2019-01-22T11:08:52","modified_gmt":"2019-01-22T10:08:52","slug":"igloos-un-viaggio-creativo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/igloos-un-viaggio-creativo\/","title":{"rendered":"Igloos: un viaggio creativo"},"content":{"rendered":"
Milano<\/strong> – Forma e idealit\u00e0 conferiscono a \u201cIgloos\u201d ferrea circolarit\u00e0 estetica e espositiva. Mario Merz \u2013 \u201cIgloos\u201d \u2013 Milano, Pirelli Hangar Bicocca, Via Chiese 2. Fino al 24 febbraio. Orario: gioved\u00ec-domenica 10-22<\/p>\n <\/p>\n Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – Forma e idealit\u00e0 conferiscono a \u201cIgloos\u201d ferrea circolarit\u00e0 estetica e espositiva. Lo straordinario viaggio creativo compiuto da Mario Merz (Milano 1925-2003) stupisce per la coerenza della ricerca e per la fertilit\u00e0 creativa. Realizzata in collaborazione con la Fondazione Merz e curata da Vicente Todoli, la mostra in corso presso gli spazi di Pirelli […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":48883,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[1],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLo straordinario viaggio creativo compiuto da Mario Merz (Milano 1925-2003) stupisce per la coerenza della ricerca e per la fertilit\u00e0 creativa.
\nRealizzata in collaborazione con la Fondazione Merz e curata da Vicente Todoli, la mostra in corso presso gli spazi di Pirelli Hangar Bicocca presenta oltre trenta igloo di differenti dimensioni e materiali osservando un ordine cronologico che dal 1968 arriva al 2003:
\nAd aprire il percorso espositivo \u00e8 \u201cLa goccia d\u2019acqua\u201d(1987) considerato il pi\u00f9 grande igloo mai realizzato per un contesto museale, al quale per identiche dimensioni fa da controcanto \u201cSena titolo\u201d (doppio igloo di Porto) del 1998, caratterizzato dalla presenza di un cervo sulla sommit\u00e0 dell\u2019opera. Negli oltre quarant\u2019anni che hanno contraddistinto la ricerca di Merz, le forme degli igloo hanno assunto differenti modulazioni dettate ogni volta dall\u2019utilizzo di elementi di eterogenea natura.
\nOgni distinto lavoro, se pur caratterizzato da similitudini formali, pone l\u2019accento sulla metafora di luogo come spazio abitabile dall\u2019uomo, non a caso in alcune opere compaiono oggetti strettamente legati all\u2019uso quotidiano.
\nNato a Milano, Mario Merz si forma culturalmente a Torino dove intraprende gli studi di medicina che lascia nel 1945 per aderire al gruppo antifascista Giustizia e Libert\u00e0.
\nA causa di tale scelta viene incarcerato.
\nTerminata la detenzione prosegue la sua ricerca artistica come autodidatta.
\nLa prima personale \u00e8 nel 1954 presso la galleria La Bussola a Torino.
\nAgli inizi degli anni \u201960 sperimenta le \u201cstrutture aggettanti\u201d composte da tele dalle quali fuoriescono sagome a forma di cubo e piramide..
\nNel corso dello stesso decennio incontra Germano Celant ideatore di \u201cArte povera\u201d;del gruppo faranno parte tra gli altri, Alighiero Boetti, Pino Pascali, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio, con punto di riferimento la storica galleria torinese di Gian Enzo Sperone.
\nDa quegli anni in poi l\u2019arte di Merz assumer\u00e0 levatura internazionale.
\nPosti in armonica successione negli spazi delle navate dell\u2019Hangar, gli \u201cIgloos\u201d vedono accostati ai differenti materiali anche la presenza della parola sia scritta a mano, sia elaborata coi neon, a definire una evocativa poetica del verbo e con essa l\u2019idea di cadenza narrativa compresa tra il contemporaneo e l\u2019arcaico.<\/p>\n