{"id":48921,"date":"2019-01-25T10:00:25","date_gmt":"2019-01-25T09:00:25","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=48921"},"modified":"2019-01-23T10:00:56","modified_gmt":"2019-01-23T09:00:56","slug":"migrazioni","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/migrazioni\/","title":{"rendered":"MigrAzioni"},"content":{"rendered":"

Sono 2 milioni di anni che l\u2019uomo migra dall\u2019Africa verso l\u2019Europa. Il principale corridoio di passaggio, anche in tempi preistorici, \u00e8 stata proprio quella sottile striscia di terra <\/span>che ora sta sotto i miei piedi<\/span><\/i>, tanto contesa e calpestata, al confine tra Palestina e Giordania.<\/span><\/p>\n

\"\"<\/p>\n

Un lungo nastro serpeggiante scende dalle aride colline. La via per il commercio pi\u00f9 consumata del Mondo: <\/span>migliaia di anni di continui passaggi<\/span><\/i>. In passato il tracciato cominciava nell\u2019antica citt\u00e0 di Eliopolis, in Egitto, che oggi si trova alla periferia del Cairo, attraversava tutta la Giordania e continuava fin oltre la Siria, puntando verso le Indie. Nel corso dei secoli venne utilizzata dai Nabatei per il trasporto delle spezie, poi venne lastricata dai Romani, disseminata di castelli durante le Crociate, impiegata come cammino per il pellegrinaggio dai Cristiani e come tragitto verso la Mecca dai Musulmani.<\/span><\/p>\n

\"\"<\/p>\n

La Strada dei Re: <\/span><\/i>la via di comunicazione pi\u00f9 antica della Terra. <\/span><\/p>\n

L\u2019Africa \u00e8 il luogo dell\u2019<\/span>origine<\/span><\/i> per definizione, il respiro del globo; l\u2019Europa \u00e8 da sempre il territorio dell\u2019ingegno e della Storia scritta, l\u2019Asia forse gi\u00e0 all\u2019epoca parlava di futuro. Questo percorso metteva in comunicazione tre continenti, tre essenze, tre modi di vivere. TRE MONDI.<\/span><\/p>\n

“Non dirmi quanti anni hai o quanto sei colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai” (Maometto).<\/span><\/i>
\n<\/span><\/i>Il percorso, dicevamo, partiva proprio dalle coste del Mediterraneo che esiste necessariamente come luogo d\u2019incontro <\/span>e fin dall\u2019antica Roma era proprio cos\u00ec:<\/span><\/i> sogno della globalizzazione del I Secolo oggi ineluttabilmente disatteso. Un tempo era il transito e l\u2019unione di popoli, merci, archetipi, ora sembra essere pi\u00f9 che altro un mare che divide, una linea di sangue: <\/span>sponde opposte,<\/span><\/i> CONTRASTI. Un abisso scuro che frammenta le economie.<\/span><\/p>\n

\"\"<\/p>\n

Le migrazioni moderne sono Viaggi di un Ulisse <\/span>non-eroico-ma-disperato<\/span><\/i>, son cammini epici ma quasi sempre senza ritorno.Tempi infiniti e friabili speranze. Sogni che naufragano <\/span>a dieci miglia dalla costa.<\/span><\/i><\/p>\n

Limes \u2013 il Confine. Un pensiero remoto, costruito intorno all\u2019idea che ci sia un \u201cloro\u201d e un \u201cnoi\u201d separati ed inavvicinabili.<\/span><\/p>\n

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NON ESISTE. <\/span>Siamo tutti esseri umani.<\/span><\/i> Gli opposti si devono \u00a0incontrare. Interfacciare. \u00a0Amalgamare. Almeno, secondo Natura, proprio con la funzione di creare <\/span>Biodiversit\u00e0<\/span><\/i>.
\n<\/span>Bisogna avere la capacit\u00e0 di trascendere i freni sociali e culturali \u00a0dai quali ha avuto origine\u00a0<\/span>la nostra fierezza di essere occidentali, <\/span><\/i>per capire il passato, <\/span>per sognare quel che sar\u00e0. TUTTI_INSIEME.<\/span><\/i><\/p>\n

Quella parte del mondo che io chiamo \u201c<\/span>La Nostra Casa<\/span><\/i>\u201d \u00e8 formata proprio dall\u2019unione dei punti di passaggio tra Africa, Asia minore ed Europa. Strade percorse da mercanti, esploratori, uomini di Scienza e di Fede, anime viaggianti. MOLTITUDINI_<\/span><\/p>\n

\"\"<\/p>\n

Da sempre l\u2019uomo si \u00e8 spostato da un luogo all’altro anche per necessit\u00e0: carestie, cambiamenti climatici, crisi economiche, corsa all\u2019oro. Ha spesso avuto l’opportunit\u00e0 di cambiare, inseguendo territori migliori, condizioni di vita pi\u00f9 attraenti. <\/span><\/p>\n

E\u2019 sempre stato cos\u00ec: se si guarda dall\u2019alto questo territorio, nulla \u00e8 mutato qui, \u00a0<\/span>negli ultimi due millenni.<\/span><\/i> Eppure ci copriamo continuamente gli occhi: \u00a0non riusciamo ad accettare il\u00a0<\/span><\/p>\n

fatto che parte della popolazione delle terre pi\u00f9 sfortunate oggi si sposti verso le nostre regioni, che in questo momento sono, di fatto, quelle pi\u00f9 ricche di risorse.<\/p>\n

E’ facile partire se sai di poter tornare. E’ facile camminare se sai gi\u00e0 dove poterti fermare.
\n<\/span>inDIFFERENZA E\u2019 L\u2019INCAPACITA\u2019 DI DISTINGUERE LE DIFFERENZE
\n<\/span>MIGRAZIONE E\u2019 SINONIMO DI SPERANZA NON DI INVASIONE
\n<\/span>e la Strada dei Re \u00a0\u00e8 qui per ricordarcelo<\/span><\/p>\n

\"\"
…nei pressi del Wadi Mujib, Giordania,<\/figcaption><\/figure>\n

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Sono 2 milioni di anni che l\u2019uomo migra dall\u2019Africa verso l\u2019Europa. Il principale corridoio di passaggio, anche in tempi preistorici, \u00e8 stata proprio quella sottile striscia di terra che ora sta sotto i miei piedi, tanto contesa e calpestata, al confine tra Palestina e Giordania. Un lungo nastro serpeggiante scende dalle aride colline. 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