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Milano – In occasione della sua prima personale presso la Galleria Viasaterna, Teresa Giannico (Bari 1985) propone due distinti progetti: \u201cLay Out\u201d del 2005 e \u201cRicerca8\u201d del 2018.<\/p>\nMilano – In occasione della sua prima personale presso la Galleria Viasaterna, Teresa Giannico (Bari 1985) propone due distinti progetti: \u201cLay Out\u201d del 2005 e \u201cRicerca8\u201d del 2018.<\/p>\n
I due lavori traggono origine da differenti supporti quali fotografia, disegno e scultura.<\/p>\n
Il paziente e costante compito di ricerca e archiviazione compiuto dall\u2019artista, porta ad ambienti dove il tempo pare sospendere la sua naturale percorrenza al fine di permettere agli oggetti presenti sulla scena un silente dialogo, quale rimando continuo a un Kaleidos (titolo della mostra) di intima contiguit\u00e0 tra reale e immaginario.<\/p>\n
Simili a scenari in attesa di presenze umane le opere di Teresa Giannico originano da disegni di ![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3GIANNICO-3-e1548929843376-300x211.gif\")
raffinata esecuzione eseguiti a matita posti, gli uni accanto agli altri, su una parete dello spazio espositivo, in modo da fare comprendere lo spessore della ricerca della giovane artista pugliese.<\/p>\n
Abbiamo incontrato Teresa Giannico negli spazi della galleria. Si pu\u00f2 affermare che i luoghi rappresentati nelle sue opere siano in attesa di essere abitati?<\/p>\n
\u201cIn una parte della ricerca non ho fissato questo obiettivo, infatti sono luoghi immaginari, mentre in seguito nascono come luoghi in attesa di essere abitati perch\u00e9 ho trovato fotografie su internet di persone che proponevano affitti o vendite le loro case, a quel punto non ho fatto altro che riprodurre fedelmente le immagini\u201d.<\/p>\n
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Osservando gli oggetti presenti sulla scena si ha l\u2019impressione che il suo lavoro contenga anche il desiderio di recuperare la memoria quotidiana.<\/p>\n
\u201cUn po\u2019 si, le scenografie che accolgono questi oggetti non raffigurano ambienti surreali, per cui gli oggetti conservano il loro senso reale. Nella serie \u201cLay Out\u201d compaiono oggetti che rivelano intimit\u00e0, sono oggetti trovati, hanno una storia meno lunga alle spalle\u201d.<\/p>\n
Di conseguenza i suoi ambienti possono assumere la valenza di veri e propri luoghi scenografici.<\/p>\n
\u201cSi, perch\u00e9 no, esiste anche questa possibilit\u00e0, non lo escludo\u201d.<\/p>\n
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I suoi progetti partono da una azione manuale quale il disegno per arrivare a composizioni virtuali, in che percentuale ha mediato tra le due componenti?<\/p>\n
\u201cCinquanta e cinquanta poich\u00e9 un processo non esclude l\u2019altro, ho bisogno della parte grafica cos\u00ec come ho bisogno dell\u2019immediatezza di internet\u201d.<\/p>\n
Teresa Giannico \u2013 \u201cKaleidos\u201d \u2013 Milano, Viasaterna \u2013 Via Giacomo Leopardi 32. Fino all’8 marzo. Orario: luned\u00ec-venerd\u00ec 12-19<\/p>\n
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Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Milano – In occasione della sua prima personale presso la Galleria Viasaterna, Teresa Giannico (Bari 1985) propone due distinti progetti: \u201cLay Out\u201d del 2005 e \u201cRicerca8\u201d del 2018. I due lavori traggono origine da differenti supporti quali fotografia, disegno e scultura. Il paziente e costante compito di ricerca e archiviazione compiuto dall\u2019artista, porta ad ambienti […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":49089,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,64],"tags":[],"yoast_head":"\n