{"id":49251,"date":"2019-02-15T11:11:44","date_gmt":"2019-02-15T10:11:44","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=49251"},"modified":"2019-02-18T10:21:27","modified_gmt":"2019-02-18T09:21:27","slug":"amore-ca-nullo-amato-amar-perdona","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/amore-ca-nullo-amato-amar-perdona\/","title":{"rendered":"Amore ch\u2019a nullo amato amar perdona"},"content":{"rendered":"
\u00abNell\u2019innamoramento, la scelta \u00e8 fra il tutto e il nulla<\/strong>. [\u2026] La polarit\u00e0 della vita quotidiana \u00e8 fra la tranquillit\u00e0 ed il disappunto; quella dell\u2019innamoramento fra l\u2019estasi e il tormento<\/strong>. La vita quotidiana \u00e8 un eterno purgatorio. Nell\u2019innamoramento c\u2019\u00e8 solo il paradiso o l\u2019inferno; o siamo salvi o siamo dannati.\u00bb<\/em> L\u2019estasi \u00e8 una condizione di cui parlano i poeti e gli scrittori dai primissimi testi, questa condizione di assoluta bellezza contrapposta all\u2019assoluto tormento.<\/span> \u201cAmor, ch\u2019al cor gentil ratto s\u2019apprende, <\/span><\/em><\/p>\n prese costui de la bella persona<\/span><\/em><\/p>\n che mi fu tolta; e \u2019l modo ancor m\u2019offende.<\/span><\/em><\/p>\n Amor, ch\u2019a nullo amato amar perdona, <\/span><\/em><\/p>\n mi prese del costui piacer s\u00ec forte,<\/span><\/em><\/p>\n che, come vedi, ancor non m\u2019abbandona.<\/span><\/em><\/p>\n Amor condusse noi ad una morte. <\/span><\/em><\/p>\n Caina attende chi a vita ci spense.\u201d<\/span><\/em><\/p>\n Il Sommo Dante Alighieri<\/strong> metteva queste bellissime e, ormai, famosissime parole in bocca a Francesca, nell\u2019inferno. Francesca si era innamorata di Paolo ma il loro amore sarebbe dovuto rimanere vano essendo sposata con il fratello di lui, invece eccoli qui, insieme all\u2019inferno, perch\u00e8 l\u2019amore non perdona chi \u00e8 amato e non ricambia<\/strong>, perch\u00e8 neanche l\u2019inferno ha spento la fiamma che l\u2019amore ha acceso: \u201cche come vedi ancor non m\u2019abbandona<\/em>\u201d. Ancora, dopo gli anni, dopo i tormenti eterni, dopo la morte, ancora Francesca ama Paolo, ecco l\u2019essenza dell\u2019amore<\/strong>. Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte<\/span><\/em><\/p>\n Ingener\u00f2 la sorte.<\/span><\/em><\/p>\n Cose quaggi\u00f9 s\u00ec belle<\/span><\/em><\/p>\n Altre il mondo non ha, non han le stelle.<\/span><\/em><\/p>\n Nasce dall’uno il bene,<\/span><\/em><\/p>\n Nasce il piacer maggiore<\/span><\/em><\/p>\n Che per lo mar dell’essere si trova;<\/span><\/em><\/p>\n L’altra ogni gran dolore,<\/span><\/em><\/p>\n Ogni gran male annulla.<\/span><\/em><\/p>\n Bellissima fanciulla,<\/span><\/em><\/p>\n Dolce a veder, non quale<\/span><\/em><\/p>\n La si dipinge la codarda gente,<\/span><\/em><\/p>\n Gode il fanciullo Amore<\/span><\/em><\/p>\n Accompagnar sovente;<\/span><\/em><\/p>\n E sorvolano insiem la via mortale,<\/span><\/em><\/p>\n Primi conforti d’ogni saggio core.<\/span><\/em><\/p>\n Leopardi<\/strong>, il grande poeta solitario, colui che con il pensiero prima e con le parole poi ci ha insegnato che dietro ogni ostacolo c\u2019\u00e8 qualcosa di stupefacente ma dobbiamo imparare a guardare con il cuore, non solo con gli occhi.<\/span><\/p>\n Anche Leopardi come Dante, ci ricorda che ci\u00f2 che genera il pi\u00f9 grande bene e il pi\u00f9 profondo male sono fratelli, vicini, quasi confondibili.<\/strong> <\/span> Non si pu\u00f2 vivere un amore mediocre, l\u2019amore deve essere sublime per essere tale, deve contenere l\u2019immensa gioia e il pi\u00f9 profondo dispiacere, il massimo della passione<\/strong> in ogni sua sfaccettatura. Se cos\u00ec non fosse non esisterebbero poeti, non esisterebbero canzoni<\/strong>.<\/span> Veronica Pagin<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" \u00abNell\u2019innamoramento, la scelta \u00e8 fra il tutto e il nulla. [\u2026] La polarit\u00e0 della vita quotidiana \u00e8 fra la tranquillit\u00e0 ed il disappunto; quella dell\u2019innamoramento fra l\u2019estasi e il tormento. La vita quotidiana \u00e8 un eterno purgatorio. Nell\u2019innamoramento c\u2019\u00e8 solo il paradiso o l\u2019inferno; o siamo salvi o siamo dannati.\u00bb Queste le parole di Francesco […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":49252,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[769],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nQueste le parole di Francesco Alberoni,<\/strong> che ha scritto in un saggio riproposto ai maturandi del 2009 con l\u2019invito a guardare oltre le parole e leggere tra le righe quello che non \u00e8 stato scritto.<\/span><\/p>\n
\n<\/span>Come spesso accade chi viene prima di noi conosce gi\u00e0 esperienze, sentimenti, sensazioni che proviamo, non per niente per gli antichi quando si parlava d\u2019amore tutto girava intorno ad un concetto semplice e al tempo stesso tra i pi\u00f9 complessi: il sublime<\/strong>. Il sublime rientra in quello di cui parlava Alberoni, \u00e8 una condizione di completa estasi che solo il sentimento dell\u2019amore poteva dare, ma non era solo questo. Ad oggi tale termine ha un\u2019accezione del tutto positiva, eppure non \u00e8 sempre stato cos\u00ec. Per gli antichi era sublime tutto quello che l\u2019amore donava<\/strong>, l\u2019immensa gioia ma anche il pi\u00f9 profondo tormento, che era considerato sublime nel momento in cui ci\u00f2 che lo aveva ispirato aveva origine nobile<\/strong>, perch\u00e8 anche nel dolore, quello provocato dall\u2019amore, c\u2019\u00e8 la grande bellezza di ci\u00f2 che questo sentimento pu\u00f2 donare. <\/strong><\/span><\/p>\n
\nDante ci fa capire che s\u00ec, Paolo e Francesca sono all\u2019inferno perch\u00e8 non poteva tralasciare il loro peccato eppure vuole sottolineare che l\u2019amore \u00e8 quello per cui si va all\u2019inferno insieme, se necessario, perch\u00e8 nemmeno il diavolo in persona<\/strong>, che per Dante \u00e8 Lucifero e sta in fondo a quel cono rovesciato che \u00e8 il suo inferno, pu\u00f2 cancellare quanto di buono ha fatto l\u2019amore.<\/strong> <\/span>
\n<\/span>Li ritroviamo anche qui, l\u2019estasi e il tormento: il sublime.<\/strong><\/p>\n
\n<\/span>\u201cCose quaggi\u00f9 s\u00ec belle
\n<\/span>Altre il mondo non ha, non han le stelle.\u201d<\/span><\/em>
\n<\/span>Non abbiamo nulla di meglio quindi, dell\u2019amore, perch\u00e8 \u00e8 un sentimento che appartiene agli uomini e agli dei, alla vita e alla morte. Leopardi ci racconta che questi due fratelli hanno ragione di esistere perch\u00e8 uno, l\u2019amore, ci regala tutto il bene, tutto il bello, tutto il piacere ma anche tutto il dolore, tutto il tormento, mentre l\u2019altra, la morte, annulla ogni male<\/strong>. Non sono uno l\u2019opposto dell\u2019altro, si completano, come il male completa il bene quando si parla d\u2019amore.\u00a0<\/strong><\/span><\/p>\n
\n<\/span>Al poeta non basta decantare il bello dell\u2019amore, la grandezza, la dolcezza. Il poeta canta i giorni col sole e quelli con la pioggia ed \u00e8 proprio in questi, con uno sforzo che solo un animo puro pu\u00f2 fare, che trova tutto il vero sublime dell\u2019amore.<\/strong><\/span><\/p>\n