{"id":49478,"date":"2019-03-01T11:18:06","date_gmt":"2019-03-01T10:18:06","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=49478"},"modified":"2019-03-01T10:39:25","modified_gmt":"2019-03-01T09:39:25","slug":"sa-nuk","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/sa-nuk\/","title":{"rendered":"S\u00e0 N\u00f9k"},"content":{"rendered":"
In lingua Thai significa \u201cla Via della Gioia del Vivere\u201d<\/i> oppure, pi\u00f9 semplicemente, \u201cdivertimento\u201d.<\/i> I Thailandesi attribuiscono grande valore a questo concetto, spesso ritenuto una componente imprescindibile di qualsiasi azione valga la pena di compiere<\/i> durante la propria vita. Secondo la loro millenaria cultura persino il lavoro, lo studio, la preghiera e qualsiasi dovere dovrebbe contenere un elemento di S\u00e0 N\u00f9k, altrimenti ogni adempimento diventerebbe soltanto una fatica ingrata e priva di senso. Le donne della Thailandia, ad esempio, preferiscono organizzare i lavori manuali in gruppo, in modo da evitare la solitudine ed assicurarsi una certa dose di chiacchiere e giocosit\u00e0.<\/p>\n
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La massaggiatrice che mi ha preso in ostaggio<\/i>, in un primo momento, parla in continuazione, scambia occhiate con le vicine, ride delle mie involontarie contrazioni: sembra divertirsi, nonostante immagino che la sua attivit\u00e0, ripetuta per ore tutti i giorni, potrebbe risultare veramente monotona e affaticante. Ad un tratto per\u00f2 si fa pi\u00f9 seria e assorta, come se fosse entrata nella fase cruciale della sua opera. <\/i>Unisce i palmi delle mani di fronte al viso, si inchina nel gesto del wai, simbolo dell\u2019unione delle energie cosmiche<\/i>, quindi riprende il suo lavoro con pi\u00f9 vigore, intonando sottovoce una melodia dolcemente modulata. Mentre esegue il massaggio, sembra che mediti: probabilmente solo concentrandosi cos\u00ec riesce a percepire come vibrano i miei muscoli, \u00a0come scorre il sangue, dove orientare le sue digitopressioni.<\/p>\n
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Poi mi spiega, in un buon inglese: \u201cAttraverso le mani io vi ascolto<\/i> e ascoltare \u00e8 di per se stessa un\u2019Arte.<\/i> Fare un massaggio \u00e8 dare amore,<\/i> riceverlo \u00e8 come accogliere.<\/i> Rilassandoti puoi imparare la capacit\u00e0 di trasformare il risentimento in perdono, l\u2019invidia in amicizia, la paura in rispetto per gli altri.<\/i> La vera sfida \u00e8 restare<\/i> distesi, lucidi, sereni di fronte alle difficolt\u00e0”.<\/i>Il Nuat Phaen Boran<\/i>, l\u2019antico massaggio thailandese, viene praticato a terra, direttamente sul pavimento di legno di Tek, ricoperto soltanto da una stoffa, che adesso vola via leggera in bal\u00eca del vento circolare che continua a soffiare sempre pi\u00f9 molesto<\/i>, sotto l\u2019approssimativo portico di legno dove ci troviamo.<\/p>\n
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Ora piove a secchiate. In una foresta talmente rigogliosa che vanta mille specie di orchidee \u00a0e forse pi\u00f9 di 200 giorni d\u2019acquazzoni l\u2019anno.<\/i> Io sono visibilmente intimorito dagli scrosci incessanti, ma lei, con calma eterea, ripete solo il suo mantra \u201cMAI PEN RAI\u201d: \u201cnon preoccuparti di nulla, andr\u00e0 tutto bene\u201d, che ora capisco essere, pi\u00f9 che altro, un atteggiamento mentale, <\/i>oltre che un intercalare molto diffuso qui, nelle terre Thai.<\/p>\n
\u201cGli occidentali prima inspirano poi espirano; gli orientali prima di tutto espirano, \u00a0buttano fuori ogni cosa superflua. Voi siete per natura pi\u00f9 portati a far entrare anche quello che non serve, mentre \u00e8 pi\u00f9 utile, a volte, sgombrare il campo per poter accogliere il nuovo<\/i>. Guarda il fiume: fluisce, ripulisce, porta via tutto. \u00a0Non accumula. FA SPAZIO\u201d. Questa \u00e8 la sua ricchezza.<\/p>\n
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Ormai la tempesta piega paurosamente le fronde e il corso d\u2019acqua che serpeggiavaleggero lungo il fianco della capanna, da magro rigagnolo in pochi minuti \u00e8 diventato un impetuoso scolatoio di rami secchi, foglie e zolle di terra argillosa. \u201cTra poco smetter\u00e0 di piovere, non temere – mi rassicura -. Bisogna amare il destino, qualsiasi cosa ci porti. E nel dubbio, sorridere sempre\u201d. E conclude: \u201cIl bocciolo del fiore di loto riassume in s\u00e9 i princ\u00ecpi del Buddismo: questa pianta pu\u00f2 sbocciare anche in acque stagnanti e simboleggia la capacit\u00e0 della perfezione spirituale di fiorire anche in situazioni avverse\u201d.<\/i><\/p>\n
Alla fine del trattamento riapro gli occhi e mi rendo conto che la tempesta si \u00e8 davvero placata. La massaggiatrice mi offre del Chahtai, il tea thailandese dal caratteristico colore rosso-arancio dovuto ai semi di tamarindo macinati, aggiunti al termine della preparazione. La ringrazio imitando il suo inchino e mi allontano, oltre che massaggiato e rilassato, certamente pi\u00f9 ricco<\/i>.<\/p>\n
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Ivo Stelluti<\/p>\n
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