{"id":49785,"date":"2019-03-22T11:30:33","date_gmt":"2019-03-22T10:30:33","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=49785"},"modified":"2019-03-19T09:11:10","modified_gmt":"2019-03-19T08:11:10","slug":"alhambra","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/alhambra\/","title":{"rendered":"Alhambra"},"content":{"rendered":"
L\u2019Alhambra di Granada, detta \u201cal-\u1e24amr\u0101\u201d \u0627\u0644\u062d\u0645\u0631\u0627\u0621 , la Rossa \u00e8 una foresta di costruzioni che racconta in sintesi la storia dell\u2019arte islamica in occidente. Torri, stanze, cortili, palazzi, portici, fontane si inseguono fino ad occupare un\u2019intera collina. Non \u00e8 una fortezza, \u00e8 una citt\u00e0 nella citt\u00e0.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Siamo nell’Andalusia moresca, una terra dove, nel corso dei secoli, si sono incontrate, scontrate, stratificate e reciprocamente influenzate molteplici culture e tradizioni con risultati spesso straordinari, per quanto riguarda la produzione artistica e musicale.<\/span><\/i><\/p>\n La <\/span>Reconquista<\/span><\/i> dei regni musulmani di Al-Andalus, la Penisola Iberica, da parte dei Re Cattolici culmin\u00f2 quando, il 2 gennaio, Ferdinando II d’Aragona e Isabella di Castiglia, entrarono trionfalmente in citt\u00e0, occupando l’Alhambra e scacciando l’emiro Boabdil, ultimo sultano della dinastia dei Nasridi.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Isabella decise di stabilirsi in questa corte meravigliosa, riconoscendo immediatamente l’evidente superiorit\u00e0 degli scultori e degli architetti arabi, rispetto a ci\u00f2 che avevano prodotto fino a quell’epoca gli artisti europei.<\/span><\/p>\n Proprio quell\u2019anno, qualche mese dopo, a C\u00f3rdoba la Regina incontr\u00f2 un italiano dalla parlantina molto convincente che aveva un sogno. Era l\u2019anno 1492: <\/span>quel sogno erano le Indie.<\/span><\/i><\/p>\n Attraversiamo con un gran balzo l’Atlantico e andiamo proprio nel continente scoperto da Colombo e conquistato dagli spagnoli nei decenni successivi.<\/span><\/p>\n Nella Cattedrale di Lima ritrovo lo stesso identico stile moresco che ho potuto apprezzare in terra spagnola ma anche in molti altri paesi, dal Marocco all’Iran.<\/span><\/p>\n Effettivamente il regno mussulmano, a differenza dei piccoli e frammentati stati europei dell’epoca, sempre in guerra tra loro, era un unico immenso impero con una sola lingua, una stessa religione e probabilmente anche un “sentire” comune, ben definito e riconoscibile, almeno per quanto riguarda l’arte.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Questa ciclopica cattedrale, inaugurata direttamente da Francisco Pizarro nel 1540, quindi meno di 50 anni dopo la <\/span>Reconquista ma a pi\u00f9 di 9000 Km di distanza dalla Spagna<\/span><\/i>, in alcuni dettagli decorativi ricorda davvero le costruzioni arabe dell’epoca<\/span>.<\/span><\/i><\/p>\n In particolare mi imbatto in una sorgente battesimale del tutto simile ad una delle fontane che ornano i cortili dell\u2019Alhambra. Stessa voluttuosit\u00e0 nelle decorazioni, stessa delicata perfezione dei dettagli e medesimo gusto raffinato negli accostamenti cromatici.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Pare proprio che i costruttori spagnoli di questo edificio religioso abbiano voluto inserire elementi moreschi quasi per farli propri, per impossessarsi di un linguaggio talmente attraente da diventare parte del \u201cpacchetto\u201d esportato dai <\/span>conquistadores.<\/span><\/i><\/p>\n Questi elementi risultano cos\u00ec ben armonizzati con il contesto che solo uno sguardo un po\u2019 attento pu\u00f2 cogliere la provenienza di questo stile. Sembra che gli spagnoli si siano voluti assumere il merito di tanta eleganza.<\/span><\/p>\n E’ incredibile aver trovato quest\u2019opera in un luogo talmente remoto, nel quale ovviamente gli arabi non avrebbero mai messo piede, almeno in quel periodo storico. <\/span><\/p>\n La bellezza lascia sempre traccia.<\/span><\/i><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" L\u2019Alhambra di Granada, detta \u201cal-\u1e24amr\u0101\u201d \u0627\u0644\u062d\u0645\u0631\u0627\u0621 , la Rossa \u00e8 una foresta di costruzioni che racconta in sintesi la storia dell\u2019arte islamica in occidente. Torri, stanze, cortili, palazzi, portici, fontane si inseguono fino ad occupare un\u2019intera collina. Non \u00e8 una fortezza, \u00e8 una citt\u00e0 nella citt\u00e0. Siamo nell’Andalusia moresca, una terra dove, nel corso dei […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":49786,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n