{"id":49853,"date":"2019-03-21T16:04:09","date_gmt":"2019-03-21T15:04:09","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=49853"},"modified":"2019-03-28T12:03:35","modified_gmt":"2019-03-28T11:03:35","slug":"la-poesia-di-oldani-che-aveva-riempito-la-giornata-mondiale-della-poesia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-poesia-di-oldani-che-aveva-riempito-la-giornata-mondiale-della-poesia\/","title":{"rendered":"La faraona di Oldani che aveva riempito la giornata mondiale della Poesia"},"content":{"rendered":"
Medici, matematici, filosofi, antropologi e psicanalisti, oltre che critici e poeti, discutono del Realismo terminale di Guido Oldani. Il terzo millennio \u00e8 iniziato sotto pessimi auspici. Abbiamo venduto l’anima agli oggetti che noi stessi ci siamo fabbricati, alienandoci completamente in essi. Quale pu\u00f2 essere, oggi, il compito della poesia davanti a questa bulimia degli oggetti? Realismo terminale non significa resa incondizionata al loro strapotere, ma piuttosto rispecchiamento dialettico, resistenza per via d’ironia. Rigenerandosi, anzi, nella similitudine rovesciata, il linguaggio poetico pu\u00f2 trarne addirittura beneficio.<\/p>\n
PANDEMIA ABITATIVA E BULIMIA DEGLI OGGETTI<\/span><\/p>\n<\/div>\n Dieci interventi di altrettanti specialisti per commentare \u00abun agile ma assai sostanzioso libretto insieme saggio, pamphlet e manifesto letterario\u00bb: \u00abIl Realismo terminale\u00bb del poeta Guido Oldani. Oldani nel suo testo del 2010 constatava la drammatica e allarmante proliferazione degli oggetti, dei prodotti, delle cose, e la crescente bulimia che ne deriva nei soggetti acquirenti (in tutti noi), inducendo falsi bisogni e falsi miti, vere dipendenze e vere distorsioni mentali. Nella “pandemia abitativa” che caratterizza la contemporaneit\u00e0, con migrazioni di popoli interi verso ormai invivibili metropoli, l’oggetto \u00e8 divenuto il miraggio da conquistare, la status symbol che gratifica e consola, che produce insieme ricchezza e miseria, rifiuti e lavoro, sovraffollamento e desertificazione. Deforma l’arte e le coscienze, convince a comportamenti imitativi, provoca complessi di inferiorit\u00e0 o esalta indifendibili egocentrismi. Gli studiosi che in queste pagine confrontano le loro riflessioni al riguardo propongono diverse interpretazioni filosofiche della nostra relazione con le cose. Se i quattro saggi finali (Salibra, Sorrentino, Carboni, Rimi) indagano acutamente la poesia di Oldani in relazione alla sua originale e persuasiva teoria del realismo terminale, gli altri si interrogano pi\u00f9 approfonditamente proprio sulla mutazione culturale (o genetica?) intervenuta negli esseri umani riguardo al possesso degli oggetti, divenuti non pi\u00f9 strumento ma quasi esclusivamente fine, e proposta di modelli di sviluppo cannibalistici e distruttivi. Quindi oggetto come \u00abentit\u00e0 di transito da produttore al consumatore\u00bb (Manca); \u00abveicolo di messaggio… dal valore segnaletico\u00bb (Piscitello); rassicurante-ottuso-inanimato-mai inquietante invito al consumo nel bell’intervento di Carola Barbero; simbolo di una pericolosa trasformazione socio culturale nei coltissimi e acuti saggi di Carrera e Langella. Stiamo diventando una “faraona ripiena”, e terminale?<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Fioriscono le maratone poetiche del 21 marzo, giornata che d\u00e0 inizio alla primavera e che \u00e8 dedicata alla celebrazione della Poesia, e in cui ArteVarese ha deciso di celebra un anniversario caro a Guido Oldani, padre del Realismo terminale. Sei anni fa, il poeta di Melegnano presentava \u00abLa faraona ripiena, bulimia degli oggetti e Realismo […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":49870,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[768],"tags":[865,863,806,864,805,807,810],"yoast_head":"\n