{"id":50284,"date":"2019-04-16T10:12:19","date_gmt":"2019-04-16T08:12:19","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=50284"},"modified":"2019-04-15T09:59:58","modified_gmt":"2019-04-15T07:59:58","slug":"la-mostra-di-lautrec-a-monz","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-mostra-di-lautrec-a-monz\/","title":{"rendered":"La mostra di Lautrec a Monza"},"content":{"rendered":"
Monza – Atmosfere boh\u00e9mien nelle sale di villa Reale, con la mostra “La ville lumi\u00e8re” di Henri de Toulouse Lautrec. Nelle sale della prestigiosa dimora, il clima \u00e8 quello di una Parigi di fine Ottocento dove si possono incontrare gli artisti di Montmartre, vedere il Moulin Rouge, i teatri e le riviste umoristiche. \u00c9 il mondo raccontato dall’ artista, famoso per i suoi manifesti pubblicitari e i ritratti di personaggi che hanno segnato quell\u2019epoca .
\nCentocinquanta opere, provenienti dall\u2019Herakleidon Museum di Atene, celebrano il percorso artistico di uno dei maggiori esponenti della Belle \u00c9poque. Oltre ai manifesti, l’esposizione presenta litografie, illustrazioni, acquerelli, disegni a matita e a penna e illustrazioni per giornali. Ed ancora, video, fotografie e arredi che, insieme , ricostruiscono un nutrito spaccato di quel periodo.
\nL\u2019itinerario della mostra, \u00e8 scandito da 11 sezioni tematiche: dallo studio dell\u2019incisione e la tecnica della litografia, alle Notti parigine e ai suoi protagonisti; passando ai disegni: dall\u2019adolescenza alla maturit\u00e0; alle riviste satiriche; il Moulin Rouge e gli spettacoli parigini; ai Cavalli e cavalieri (l’artista, si dice, amasse gli animali, meno delle donne ma pi\u00f9 degli uomini); libri e collaborazioni editoriali fino alla Revue Blanche, dove risaltano le frequentazioni intellettuali, il rapporto con poeti e facoltosi mecenati. L’ undicesima sezione, intitolata “Toulouse e le donne” incornicia ballerine, spettacoli, svaghi serali, luci, teatri, cabarettisti e ritratti di donne, sole e silenziose. Sono le opere dedicate a questo tema, quelle che concludono il percorso espositivo e sulle quali occorre soffermarsi per la “gentilezza” narrativa e la poetica che l’artista ha saputo donare ai suoi ritratti, coniugando colore e sentimento. E’ infatti riuscito a cogliere in loro, le passioni, la solitudine, la disperazione, il desiderio di una vita migliore, che si nascondevano dietro a quell’ obbligato “donarsi” per sopravvivere. Nei bordelli, dove trascorreva le sue notti, osservava le ragazze per ore, in ogni movimento: mentre si truccavano, riposavano, ridevano, piangevano o giocavano. Con quelle donne l’artista stava bene, si sentiva libero. Con loro, infatti, non doveva vergognarsi del proprio aspetto.
\nTra le immagini femminili celebrate da Toulouse-Lautrec, una in particolare rappresenta un sogno impossibile, d’amore. E’ il ritratto della misteriosa signora incontrata in un viaggio in nave e raffigurata con una straordinaria delicatezza, nella litografia “La passeggera della cabina 54”\u00a0(1896).
\nLa mostra, curata da Stefano Zuffi rimarr\u00e0 in calendario sino al 29 settembre. Orari: marted\u00ec-domenica 10-19. Informazioni: 039.2240024<\/p>\n
Il conte Henri-Marie-Raymond de Toulouse-Lautrec-Monfa (24 novembre 1864 – 9 settembre 1901)<\/strong><\/p>\n Di Lautrec si conoscono soprattutto le opere degli anni in cui venne lanciato dal mercante Maurice Joignant (dal 1891), e in cui realizz\u00f2 la sua prima “affiches” per il Moulin Rouge, opera che lo rese famoso. E.Farioli<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Monza – Atmosfere boh\u00e9mien nelle sale di villa Reale, con la mostra “La ville lumi\u00e8re” di Henri de Toulouse Lautrec. Nelle sale della prestigiosa dimora, il clima \u00e8 quello di una Parigi di fine Ottocento dove si possono incontrare gli artisti di Montmartre, vedere il Moulin Rouge, i teatri e le riviste umoristiche. \u00c9 il […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":50289,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,64],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nL’enfant prodige, fin da bambino (disegnava gi\u00e0 a quattro anni) trov\u00f2 nel disegno un inseparabile compagno di vita, insostituibile. La matita fu anche la fedele compagna durante la malattia. Intorno ai quattordici anni, infatti, la sua fragile salute iniziava a peggiorare. Soffriva di una deformazione ossea congenita, che gli procurava fortissimi dolori . La sua andatura iniziava a farsi malferma, aggravata da due importanti cadute in seguito alle quali riport\u00f2 fratture che compromisero lo sviluppo scheletrico. Le gambe, smisero di crescere, cos\u00ec che da adulto, la sua figura appariva come affetta da nanismo.
\nIl pittore, come \u00e8 noto, era grande frequentatore dei locali notturni di Montmartre dove inizi\u00f2 a bere senza alcun freno, e dei bordelli. Prima di compiere trent’anni, era gi\u00e0 schiavo dell’alcolismo.
\nIl conte Henri de Toulouse-Lautrec-Monfa, si spense il 9 settembre 1901, demolito dalla sifilide e dall\u2019assenzio, all’et\u00e0 di 36 anni, assistito dalla madre disperata.
\n“Nano bevitore”, “piccolo conte” o “mezza taglia”, cos\u00ec tanti, anche gli amici, lo soprannominavano, probabilmente rosi di invidia per quel gigantesco talento e per l’infinit\u00e0 genialit\u00e0 di quel piccolo grande uomo che con le sue opere ancora suscita grandi emozioni e meraviglia.<\/p>\n