cluniacense<\/a> e sentirono una voce tonante che chiedeva ai due innamorati se l’affresco che stavano ammirando fosse di loro gradimento. E si intrattennero brevemente per un dialogo cortese proprio con un inaspettato Turoldo. Al termine della visita, la fidanzata chiese: “perch\u00e9 non ci sposiamo l\u00ec”? e cos\u00ec, non senza difficolt\u00e0, l’innamorato, giovane medico, Francesco Piscitello con la fidanzata, di origini ebraico-tedesche, si sposarono poco tempo dopo a Fontanelle e il matrimonio fu celebrato proprio da questo fenomenale Padre Servita.<\/p>\nUn breve ritratto di David Maria Turoldo<\/strong><\/p>\n Non era un uomo semplice, Turoldo, possedeva una grandezza, mentale e interiore, che non gli permetteva di concedersi il lusso di essere insignificante, nemmeno se lo avesse voluto. <\/span>Ha fatto la resistenza, l\u2019ha affrontata con coraggio e rischio, due aggettivi che gli donano e che verranno utilizzati spesso, quando si parla di lui. Durante la resistenza condivideva il tempo e la vita con uomini della stessa fede, e con uomini di fede diversa ma lui non riusciva nemmeno a vederne la differenza, quello che li univa era l\u2019essere uomo. <\/span>Aveva ben chiari pochi concetti essenziali, che fanno parte, pi\u00f9 che del prete Turoldo, dell\u2019uomo Turoldo. Concetti di comunione, di aiuto reciproco, sente nella povert\u00e0 l\u2019unica forma di libert\u00e0.<\/strong> <\/span>Tra il 1948 e il 1952 vedono la luce le sue prime, attesissime, raccolte: “Io non ho le mani” e “Gli occhi miei lo vedranno”. Ormai \u00e8 entrato a pieno diritto nella vita culturale milanese e diventa protagonista anche degli articoli di Carlo Bo, il quale riesce a raccontare Turoldo in modo semplice e non limitato, perch\u00e9 non c\u2019erano limiti entro i quali lo si poteva rinchiudere in quanto sa fondere il divino con l’umano spaziando dalla Bibbia a Clemente Rebora<\/strong>. Diceva Carlo Bo del servita: “ha avuto due doni nascendo: la poesia e la fede e Dio quindi l\u2019ha costretto a cantare la fede per tutta la vita”.<\/em><\/span><\/p>\nLuisa Cozzi<\/p>\n
<\/p>\n
<\/p>\n
<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Abbiamo intervistato Francesco Piscitello, poeta dialettale e scrittore di testi per il teatro, in quel di Milano a casa “Sanzo”, come gli amici poeti amano definire questo grazioso appartamentino nei pressi di Citt\u00e0 Studi, luogo di ritiro e di ritrovo per moltissimi artisti dell’ultimo quarantennio milanese. Qui, ad aprirci le porte del giardino, per […]<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":51409,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,14,768,769],"tags":[914,913,911,912,300],"yoast_head":"\n
Padre Turoldo inedito e la kermesse milanese in sua memoria - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n