{"id":51487,"date":"2019-07-04T20:50:39","date_gmt":"2019-07-04T18:50:39","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=51487"},"modified":"2019-10-02T12:20:28","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:28","slug":"una-nuova-creazione-ad-opera-delluomo-benvenuti-nel-iii-millennio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-nuova-creazione-ad-opera-delluomo-benvenuti-nel-iii-millennio\/","title":{"rendered":"L’era del post umano"},"content":{"rendered":"

\"\"Abbiamo incontrato Giuseppe Langella<\/strong> nei Chiostri bramanteschi dell’Universit\u00e0 Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in un pomeriggio soleggiato e afoso, in sul finire di giugno. Il professore ci ha illustrato, con precisione e maestria, come si stia trasformando il linguaggio, e non solo quello poetico, evidenziando, soprattutto nell’ultimo secolo, i mutamenti irreversibili sub\u00ecti con effetti gi\u00e0 a far data dai primi anni duemila, epoca di un cambiamento incontrovertibile.<\/p>\n

Scenari del nuovo millennio in corso<\/strong><\/p>\n

Siamo di fronte ad una nuova \u201ccreazione\u201c<\/strong> questa volta ad opera dell’uomo e dei suoi innumerevoli oggetti<\/strong>, manufatti, cose che hanno spinto le persone ad abbandonare le campagne per trasferirsi nelle megalopoli e, a vivere in modo sempre pi\u00f9 accatastato, inurbato e artificiale; l’uomo si sta scordando della natura per vivere una seconda vita completamente dipendente dagli oggetti che diventato padroni assoluti della sua esistenza. In questo mutato scenario risiede un cambiamento antropologico che si manifesta appunto in un pensiero nuovo generato dal linguaggio che si \u00e8 imposto<\/strong>.
\nIl Prof. Langella, che \u00e8 anche poeta e saggista, ci fa notare come l\u2019oggettofilia -cos\u00ec la chiamano i realisti terminali- che pone l’uomo in uno stato di sudditanza<\/strong>, abbia trasformato progressivamente la nostra esistenza sulla Terra, tanto che sociologi e filosofi gi\u00e0 parlano di post umano\u2026<\/p>\n

Ma, andiamo con ordine. Cos’\u00e8 il Realismo terminale?<\/p>\n

\"\"
i primi firmatari del Manifesto, 2014-Salone Internazionale del Libro- Torino<\/figcaption><\/figure>\n

Il realismo terminale e il suo manifesto breve<\/strong>
\nR.T. nasce nel 2010, per mano del poeta Guido Oldani, che aveva pubblicato per i tipi di Mursia, il pamphlet dal titolo \u201cIl realismo terminale”; il movimento artistico, omonimo, si fonda nel 2014 con il suo primo manifesto breve, dal titolo \u201cA testa in gi\u00f9<\/a>\u201d in quel di Torino, primi co-firmatari: Guido Oldani, Giuseppe Langella ed Elena Salibra.<\/p>\n

Con R.T. \u00e8 cambiata irreversibilmente la visione del mondo e quindi la poetica che ne consegue<\/strong> Ora la comprensione di ci\u00f2 che ci circonda e quello di cui facciamo esperienza \u00e8 quasi del tutto artificiale, viviamo in una \u201c II creazione ad opera dell’uomo stesso”<\/strong>, piena di artefatti, oggetti, cose che sono accatastati e inurbati insieme alle genti in queste spasmodiche megalopoli. Nel linguaggio di R.T. il II termine di paragone della similitudine che serve all’uomo per esprimersi, raccontando meglio la sua esperienza del mondo, non \u00e8 pi\u00f9 la natura, ma sono gli oggetti. Ad esempio non si scriver\u00e0 pi\u00f9 \u201cMi sento stanco come un fuco”<\/em> ma piuttosto \u201cMi sento scarico come questo vecchio smartphone\u201d. <\/em>Nasce cos\u00ec una nuova figura retorica: la similitudine rovesciata<\/strong>, cifra stilistica per eccellenza degli artisti che aderiscono a R.T.<\/p>\n

Un percorso tracciato dalla linea dantesca<\/strong>
\nLangella si sente, ironicamente, la spalla di RT e condivide con Oldani e il suo movimento gi\u00e0 10 anni di cammino. Partendo per missioni “impossibili” come quella di volare sul Parlamento Europeo e volantinare un documento scritto e redatto di loro pugno (quasi di dannunziana memoria, n.d.r.).<\/em>\"Oldani-Langella\"Documento<\/p>\n

\u00c8 un movimento che si pone sulla linea dantesca della poesia italiana, quella meno battuta forse perch\u00e9 pi\u00f9 \u201cimpegnata”, rispetto alla petrachesca che invece \u00e8 intimista e monostilistica. La linea dettata dal Sommo, infatti, \u00e8 notoriamente plurilinguista, realista, con una tensione etica e lo sguardo acceso sul mondo, tanto da adeguare il proprio linguaggio al mondo stesso che la ospita.<\/p>\n

Le antologie e gli atti che segnano il passo<\/strong>
\nLa prima antologia poetica di R.T. curata da Langella per i tipi di Mursia arriva nel 2017 e si intitola \u201cLuci di posizione”<\/strong>, nasce dopo un percorso di 4\/5 anni di reclutamento dei poeti in essa contenuti: oltre agli stessi Oldani e Langella, vi sono inserite poesie di Marco Pellegrini, Giusi Caf\u00e0ri Panico, Valentina Neri e Franco Dionesalvi.
\nPrecedentemente, ed esattamente nel 2013,
nasce “La faraona ripiena<\/strong>“<\/a>, una tappa fondamentale del movimento che si stava sviluppando intorno a Oldani; ingloba i contributi di diversi intellettuali, scienziati e naturalmente poeti: Barbero, Carboni, Carrera, Manca, Piscitello, Rimi, Sorrentino che si sono confrontati in quel di Cagliari, durante il festival internazionale “Traghetti di Poesia”<\/strong>, proprio sui temi proposti nel pamphlet del Decano Oldani. Ricordiamo che co-curatrice, e autrice, insieme a Langella, fu l’indimenticata Elena Salibra, recentemente scomparsa.<\/p>\n

\"daLa missione e i progetti futuri dei realisti terminali<\/strong>
\nI realisti terminali si trovano oggi in una fase di espansione, per esempio rispetto a 2 anni fa, ci racconta sempre Langella: essi hanno individuato una II ondata di poeti molto attivi e propositivi. Dopo l’estate uscir\u00e0 un\u2019antologia di narrativa, curata da Daniele Maria Pegorari, italianista dell\u2019universit\u00e0 di Bari. A galvanizzarli ulteriormente \u00e8 la notizia che il decano Guido Oldani \u00e8 in procinto di partire per la Cina dove ricever\u00e0 un premio alla carriera.
\nNon da ultimo gli esuberati R.T. hanno in cantiere anche una rivista cartacea e stanno sviluppando contatti con studiosi ed esponenti scientifici, come per esempio il dialogo aperto con Angelo Turco, geografo, che sta lavorando sull’impatto ambientale della tecnologia. Infine, il movimento del R.T. \u00e8 molto attivo all\u2019interno delle scuole, in particolare la poetica proposta rientra appieno nei temi di cittadinanza e costituzione, materia che approda al nuovo esame di Stato<\/strong>.<\/p>\n

\u00c8 evidente quanto le trasformazioni, che hanno percorso a livello planetario la vita dell’uomo impattando sulla sua antropologia, abbiano prodotto appunto un nuovo linguaggio che gi\u00e0 stiamo utilizzando senza farci caso e che sempre pi\u00f9 modificher\u00e0 la percezione del mondo in cui viviamo e le modalit\u00e0 con le quali ci esprimiamo. E la prima arte ad aver registrato questa variazione o anomalia non poteva che essere, per l’appunto, la poesia.<\/strong><\/p>\n

Luisa Cozzi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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