{"id":51799,"date":"2019-07-18T12:00:07","date_gmt":"2019-07-18T10:00:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=51799"},"modified":"2019-10-02T12:20:27","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:27","slug":"cesar-manrique-il-genius-loci-di-lanzarote","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/cesar-manrique-il-genius-loci-di-lanzarote\/","title":{"rendered":"C\u00e8sar Manrique: il \u201cgenius loci\u201d di Lanzarote"},"content":{"rendered":"
Lanzarote \u00e8 un’isola che va scoperta. Subito, dall’aereo, ti appare nella sua apparente aridit\u00e0 e inavvicinabilit\u00e0. Si coglie immediatamente un elemento che la contraddistingue e fa parte della sua sua storia: il vulcano o meglio centinaia di bocche vulcaniche ed \u00e8 sbarcando che diventa un tutt’uno con il vento, l’oceano, il suolo lavico, frutto di un’eruzione durata dal 1730 al 1736 che ridefin\u00ec completamente il territorio.\u00a0<\/span><\/p>\n Ma <\/span>Lanzarote \u00e8 soprattutto un’isola modellata da un artista:<\/b> C\u00e9sar Manrique (1919-1992).\u00a0 Pittore, scultore, architetto e artista multidisciplinare, <\/b>studi\u00f2 a Madrid e visse negli anni \u201860 a New York. Pochi anni dopo, ritorn\u00f2 a Lanzarote per stabilirsi definitivamente nella sua isola natale.<\/span> \u00c8 allora che <\/span>avvi\u00f2 il suo progetto pi\u00f9 personale e ambizioso: usare l\u2019isola come tela su cui plasmare le proprie idee artistiche e di difesa dei valori ambientali.<\/b><\/p>\n A met\u00e0 degli anni Sessanta, in concomitanza con il suo trasferimento a Lanzarote, C\u00e9sar Manrique promosse una serie di progetti artistici innovativi per l\u2019epoca: si trattava di un insieme di azioni e interventi che mettevano in risalto il valore del paesaggio e delle bellezze naturali dell\u2019isola, che diedero vita ad un nuovo aspetto e alla proiezione internazionale della stessa,<\/span> inserendosi nel contesto della trasformazione paesaggistica e dell\u2019adattamento di Lanzarote all\u2019economia del turismo. Quando il Cabildo, la massima istituzione politica dell\u2019isola, decise di affidare il progetto a C\u00e9sar Manrique, prese la decisione giusta: <\/span>grazie all\u2019avvedutezza di questa scelta, nel momento in cui l\u2019industria turistica inizi\u00f2 a svilupparsi sull\u2019isola, i criteri estetici ed ecologici prevalsero su quelli economici<\/b>. Ancora oggi tutte le costruzioni devono essere di colore bianco e non pi\u00f9 alte di due piani, ad eccezione degli hotel. Con il suo grande carisma inoltre Manrique, riusc\u00ec a sensibilizzare e a creare la coscienza del luogo negli abitanti dell’isola sempre sotto il binomio natura-architettura.<\/span> <\/b><\/p>\n Il <\/b>Jameos del Agua<\/i><\/b>, il <\/b>Mirador del R\u00edo<\/i><\/b>,il <\/b>Jard\u00edn de Cactus<\/i><\/b>, il Ristorante<\/b> El Diablo<\/i><\/b> nel parco nazionale di Timanfaya, sono soprattutto interventi di edilizia pubblica vincolati all\u2019industria turistica, ai quali Manrique don\u00f2 una funzionalit\u00e0 economica e sociale<\/b> inedita nella cultura spagnola: in essi, l\u2019artista conserv\u00f2 le caratteristiche proprie dei luoghi in un dialogo che ha sempre rispettato la natura, tra i valori architettonici della tradizione locale e le concezioni moderne.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Ci sono elementi comuni e caratteristiche proprie in ogni complesso. In tutti c’\u00e8 una medesima grafica e uso dei materiali, nelle insegne, nelle lampade per l’illuminazione, nei cestini dell’immondizia, persino nei bagni che sono progettati come parte delle opere. Tutte le pavimentazioni sono formati da un puzzle di lastre di roccia di origine vulcanica e cos\u00ec le costruzioni vere e proprie. Ogni attrazione \u00e8 invece caratterizzata da un proprio logo – e non dimentichiamo che Manrique progett\u00f2 anche il logo dell’intera isola \u2013 e una fusione tra l\u2019artificiale ed il naturale, adattandosi a quel particolare territorio: <\/span>Le tipologie sono su cui si basano le attrazioni sono il tunnel lavico o meglio i <\/b>jameos <\/i><\/b>e il <\/b>mirador <\/i><\/b>che svolgono due funzioni: l\u2019abitare sotto terra e l\u2019osservazione del paesaggio dalla cima delle montagne<\/b>. Per quanto concerne i cosiddetti <\/span>jameos<\/b>, si tratta di reliquie di antiche eruzioni: il crollo delle volte del tunnel lavico diede origine a delle cavit\u00e0, originate da sacche di gas intrappolato nel tunnel di lava<\/span>, <\/b>all\u2019interno delle quali i sedimenti spesso permettevano lo sviluppo di vegetazioni arbustive.<\/span> <\/p>\n <\/p>\n <\/p>\n Il <\/span>Mirador del Rio<\/b> \u00e8 uno spettacolo emozionante sull\u2019oceano atlantico: l\u2019attenzione dell\u2019artista nel rispettare la natura e l\u2019ambiente si notano dalla scelta dei materiali, perfettamente compatibili con la roccia e l\u2019ambiente naturale circostante. Il <\/span>ristorante El Diablo <\/b>\u00e8 un mirador a 360\u00b0 da cui ammirare un paesaggio vulcanico lunare e Manrique qui realizz\u00f2 anche la <\/span>scultura El Diablo<\/b>, un fantomatico <\/span>spiritello che, secondo gli antichi abitanti delle Canarie, determinava le eruzioni vulcaniche nell\u2019isola.<\/span><\/p>\n Nel <\/span>Jardin de Cactu<\/b>s in 5000 metri quadrati sono presenti 1400 cactus di oltre \u00a0 1000 specie collocati da Manrique in una conca, e per questo difesi dal vento, che sfrutta i terrazzamenti delle antiche coltivazioni.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Una chicca \u00e8 costituita dalla <\/span>casa dell’artista a Taro di Tahiche, oggi sede della fondazione C\u00e9sar Manrique<\/b>. Essa \u00e8 una struttura articolata su due livelli: quello superiore \u00e8 costruito secondo i canoni architettonici isolani, mentre il livello inferiore \u00e8 stato ricavato in cinque grandi bolle vulcaniche alte cinque metri e aperte verso il cielo: il tutto integrato e circondato da un lussureggiante giardino. Oggi, in quelli che erano vari ambienti della casa, sono esposti quadri di Mir\u00f2, Picasso, Chillida, T\u00e0pies e altri facenti parte della collezione dell’artista oltre a molti bozzetti e progetti del padrone di casa, video che ne illustrano la vita e il pensiero, e sue opere astratte e materiche disposte lungo le pareti di quello che fu il suo laboratorio.<\/span><\/p>\n Senza dimenticare poi le varie <\/span>sculture a vento <\/b>o meno che costellano tutta l\u2019isola e che sono simbolo inconfondibile della passione dell\u2019artista per l\u2019isola di Lanzarote e per il suo volto naturalistico.<\/span><\/p>\n <\/p>\n Cristina Pesaro<\/span><\/i><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Lanzarote \u00e8 un’isola che va scoperta. Subito, dall’aereo, ti appare nella sua apparente aridit\u00e0 e inavvicinabilit\u00e0. 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\nE infatti al <\/span>Jameos dell’Agua<\/b>, che che in realt\u00e0 \u00e8 un lago salato all’interno di una grotta, l’ architetto realizza un giardino botanico, un auditorium, un ristorante ed una piscina.<\/span><\/p>\n