costituito nel corso degli anni<\/strong> grazie al tenace lavoro di raccolta, cura e salvaguardia dello stesso svolto da Suor Onorina Dino che \u00e8 una delle principali studiose di Antonia Pozzi.”<\/p>\nPerch\u00e9 le monache lo hanno donato al Centro Internazionale Insubrico? <\/strong><\/em><\/p>\nF.M.: “Perch\u00e9 nel nostro Centro si conservano una ventina di Archivi, molti dei quali attinenti la \u201cscuola di Milano\u201d formatasi negli anni Trenta del secolo scorso attorno al magistero di Antonio Banfi<\/strong>, un filosofo di cui conserviamo l\u2019Archivio segreto. La Pozzi si \u00e8 appunto formata all\u2019interno di questa scuola di Milano. Ma il suo Fondo non concerne solo le carte dell\u2019archivio letterario, perch\u00e9 quando ci \u00e8 stato donato abbiamo trovato anche una sezione di circa 5000 foto che abbiamo provveduto subito a schedare ed inventariare in considerazione della sua importanza storica ed artistica.”<\/p>\nAntonia Pozzi, poetessa e fotografa di grande valore, l’arte le scorreva nelle vene?\u00a0<\/em><\/strong><\/p>\nF.M.: “Gi\u00e0 alla luce di quanto ho precedentemente accennato si evince come Antonia Pozzi sia stata tanto una grande poetessa, come anche una grande fotografa. Ma, pi\u00f9 in generale, direi che Antonia Pozzi \u00e8 stata una delle maggiori intellettuali italiane della prima met\u00e0 del secolo scorso<\/strong>. Pur avendo vissuto per una breve stagione, ha tuttavia saputo vivere molto intensamente, realizzando dei contributi in diversi ambiti di ricerca: la poesia, la fotografia, il disegno, l\u2019amore per la montagna, la riflessione sulla vita. Per questo penso che il miglior modo per presentarla sia ricordarne la sua piena fisionomia di intellettuale a tutto campo<\/strong>. Una grande intellettuale che, naturalmente, ha dovuto pagare un prezzo saltato al proprio tempo ed anche al fatto di essere una donna fiorita in un ambiente profondamente maschilista come era l\u2019Italia Fascista degli anni\u00a0 Venti e Trenta del secolo scorso.”<\/p>\nUna donna nella storia<\/strong><\/p>\nF.M.: “Certamente il tragico esito della vita della Pozzi non pu\u00f2 non suscitare una viva commozione. Tuttavia l\u2019importanza della sua figura non si radica tanto e solo nelle sue vicende biografiche, bens\u00ec nella sua stessa opera intellettuale, poetica, fotografica, artistica e di intelligente riflessione sulla vita. La biografia intellettuale di Antonia Pozzi ci aiuta infatti a meglio capire non solo la sua opera ma anche la nostra stessa storia italiana<\/strong> perch\u00e9 la Pozzi, proprio a contatto con l\u2019ambiente banfiano, \u00e8 maturata criticamente, avendo la fortuna e l\u2019intelligenza di confrontarsi con intellettuali di vaglia come i filosofi Remo Cantoni, Dino Formaggio e Giulio Preti oppure con poeti come Vittorio Sereni e Daria Menicanti<\/strong> oppure, ancora, con personaggi come Alberto Mondadori o i fratelli Treves, per non parlare poi dello stesso Antonio Banfi<\/strong>. Grazie a tutte queste sue scarnificanti frequentazioni la Pozzi ha cos\u00ec potuto meglio comprendere la sua stessa origine familiare (il padre Roberto Pozzi era un avvocato famoso ben inserito ed organico alla dittatura fascista), il tragico momento storico che l\u2019Italia stava vivendo, e la crisi profonda che il nostro paese stava allora vivendo in quegli stessi anni, mentre ci si avvicinava alla tragedia immane della seconda guerra mondiale. Su questo piano la sua opera intellettuale costituisce, ancor oggi, per tutti noi, una straordinaria lezione di vita e di riflessione critica sul tempo in cui dobbiamo vivere<\/strong>.”<\/p>\nL’importanza del Centro Internazionale Insubrico<\/strong><\/p>\nF.M.:Personalmente sono ordinario di Filosofia della scienza dell\u2019Universit\u00e0 degli Studi dell\u2019Insubria di Varese, nonch\u00e9 fondatore e direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico \u201cC. Cattaneo\u201d e \u201cG.\u00a0 Preti\u201d che dirigo dal 2009. In questo Centro abbiamo raccolto una ventina di Archivi della \u201cscuola di Milano\u201d, unitamente a sette Biblioteche d\u2019Autore sempre connesse con la \u201cscuola di Milano\u201d. Per questa ragione studiamo in particolare la storia e l\u2019importanza della tradizione del razionalismo critico europeo che ha trovato in Milano, dal Settecento ad oggi, un suo punto di riferimento fondamentale e privilegiato<\/strong> (basterebbe pensare a Cesare Beccaria, ai fratelli Verri, a Carlo Cattaneo – di cui conserviamo un archivio che si estende dal 1848 alla sua morte – a Banfi e ai suoi grandi allievi degli anni Trenta).<\/p>\nLuisa Cozzi<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Abbiamo intervistato il Professor Fabio Minazzi, Ordinario di Filosofia della Scienza presso l’Universit\u00e0 degli Studi dell’Insubria, il quale ci ha raccontato il contenuto dell’Archivio Antonia Pozzi e alcune curiosit\u00e0. L’archivio Antonia Pozzi conservato all’Universit\u00e0 dell’Insubria \u00e8 un patrimonio che si costruisce negli anni, come \u00e8 arrivato sino a Varese? F.M.: “Il Fondo Antonia Pozzi\u00a0 ci […]<\/p>\n","protected":false},"author":13,"featured_media":51852,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[45,768,769],"tags":[788,924,472,912,300],"yoast_head":"\n
L'archivio Antonia Pozzi nel Centro Internazionale Insubrico - ArteVarese.com<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n