{"id":51861,"date":"2019-07-25T12:00:54","date_gmt":"2019-07-25T10:00:54","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=51861"},"modified":"2019-10-02T12:20:25","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:25","slug":"como-interference-2019","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/como-interference-2019\/","title":{"rendered":"#ComoInterference 2019"},"content":{"rendered":"
Interference: le interferenze della tecnologia sull\u2019uomo nell\u2019era del post umano. Una mostra unica e rara quella visibile nella chiesa di San Pietro in Atrio<\/strong>a Como \u2013 <\/strong>fino al 4 agosto 2019 \u2013 <\/strong>curata da Roberta Gonella,<\/strong>fondatrice di Visionary Art Tren<\/strong>ds. Sette <\/strong>gli artisti internazionali <\/strong>esposti, provenienti da continenti diversi. L\u2019unico artista italiano \u00e8 il comasco Fabrizio Bellanca<\/strong>, che racconta dell\u2019esposizione e dei suoi dipinti che pongono l\u2019attenzione sulle telecamere di sorveglianza <\/strong>e sull\u2019arrivo dei droni\u00a0<\/strong>in citt\u00e0.<\/p>\n \u00abQuesta mostra \u00e8 nata due anni fa come una sorta di love story tra una curatrice – Roberta Gonella<\/strong>– e questo bellissimo spazio espositivo che \u00e8 l\u2019ex-chiesa di San Pietro in Atrio a Como. Due anni fa ho incontrato Roberta, esattamente in questo posto, durante un\u2019altra mostra: lei mi ha raccontato della sua idea e del suo progetto di realizzare una mostra legata al mondo delle nuove tecnologie. Tecnologie come droni, videocamere di sicurezza ma anche Facebook, Instagram e tutte le applicazioni che vengono utilizzate oggi, sostanzialmente, per controllarci; per controllarci in tutti i modi perch\u00e9, come dice la curatrice, noi abbiamo creduto in quest\u2019uomo molto carino, simpatico della Silicon Valley ma non \u00e8 sempre stato cos\u00ec buono con noi, perch\u00e9 sostanzialmente prende tutti i nostri dati. Veniamo quindi catalogati, numerati, divisi, selezionati per diventare fondamentalmente un numero: un numero di carta di credito; per queste grandi aziende siamo un numero di carta di credito perch\u00e9 cercano di veicolare le nostre scelte, le nostre idee, i nostri acquisti, soprattutto chi siamo, cosa vogliamo e indurci loro il bisogno di cosa veramente vogliamo. Questa mostra \u00e8 rappresentata da sette artisti di cui fortunatamente ne faccio parte; vengono da ogni parte del mondo, e si pu\u00f2 vedere come ognuno abbia interpretato, a modo suo, \u00a0l\u2019idea di quello che pu\u00f2 essere l\u2019interferenza della tecnologia sull\u2019uomo. <\/em><\/p>\n Abbiamo Julio Beltran<\/strong>\u2013 artista cubano \u2013 che ci propone appunto delle immagini in contrapposizione: ad esempio, vediamo un quadro dove c\u2019\u00e8 un astronauta che nuota insieme alle meduse; in un\u2019altra opera, vediamo questo paesaggio notturno con una casa rossa che sembra quasi presa da una videocamera termica: ecco, tutte immagini in contrapposizione tra loro.<\/em><\/p>\n Un altro artista cubano – Duvier del Dago<\/strong>– ci propone delle immagini fruibili solo al buio, con questa luce al neon \u2013 a lampada Wood \u2013 \u00a0dove vediamo la natura che cerca di riprendersi, di vincere sulla tecnologia: per esempio, c\u2019\u00e8 un\u2019aquila che vince su un drone, con l\u2019uomo in primo piano; immagini, anche queste, in contrapposizione anche in questo caso.<\/em><\/p>\n Nello specifico, il mio lavoro affronta, invece, un po’ il tema di queste videocamere di sorveglianza che sono presenti ovunque: anche qua siamo sotto controllo<\/strong>; c\u2019\u00e8 questo palo della luce con una videocamera e non capisci se la luce \u00e8 per farci vedere meglio o per far vedere meglio alla videocamera dove siamo, cosa facciamo. In un altro lavoro, ho cercato invece di interpretare una scena di una stazione, con tutti questi droni che viaggiano sopra di noi e controllano tutti i nostri movimenti e, in un\u2019altra opera \u2013 che ho portato sempre in questa mostra \u2013 ho trovato sempre questa affascinante immagine di questo palo, con quelle videocamere, che dal basso ricordava quasi una croce; e quindi ricordava quasi una nuova divinit\u00e0<\/strong>: il padre, il figlio e lo spirito santo, i nuovi Dei. Ultimamente, vediamo un po’ la tecnologia come un nuovo dio che sta sopra di noi: \u00e8 quasi un dio buono che ci controlla, per\u00f2 ci fa fare tante cose, ci fa divertire e non ci rendiamo conto che ogni giorno regaliamo un pezzettino della nostra libert\u00e0<\/strong>. Oggi pu\u00f2 essere un\u2019applicazione, domani un altro sito web che ti chiede se pu\u00f2 mandarti questa notifica piuttosto che questa informazione pubblicitaria, sempre per essere costantemente pi\u00f9 catalogati e controllati<\/em>\u00bb.<\/p>\n Daniela Gulino<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Interference: le interferenze della tecnologia sull\u2019uomo nell\u2019era del post umano. Una mostra unica e rara quella visibile nella chiesa di San Pietro in Atrioa Como \u2013 fino al 4 agosto 2019 \u2013 curata da Roberta Gonella,fondatrice di Visionary Art Trends. Sette gli artisti internazionali esposti, provenienti da continenti diversi. L\u2019unico artista italiano \u00e8 il comasco […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":51863,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,230,64],"tags":[300],"yoast_head":"\n