![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/IMG_0456-300x180.jpg\")
<\/p>\nPura, in balinese, vuol dire Tempio. Nell\u2019Isola degli dei <\/i>ci sono pi\u00f9 di ventimila templi e qualcuno, prima di partire per l\u2019Indonesia, mi ha suggerito che, chiunque approdi in questa seducente terra, deve cercarsi il \u201cproprio\u201d tempio, quello che, in qualche modo, possa riuscire a sentire un po\u2019 \u201csuo\u201d. Facile accorgersi: basta avvicinarsi e d\u2019improvviso si comincia a percepire qualcosa di ondeggiante<\/i>\u2026 si, proprio l\u00ec, in fondo all\u2019anima, mentre gli altri ti guardano stupiti.<\/p>\n
Lungo il cammino, abbiamo incontrato l\u2019Ulu Watu, dedicato agli spiriti del mare, arroccato su di una scogliera semplicemente enorme<\/i> e celebrato da danze incalzanti;<\/p>\n
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il Tanah Lot, ancorato su di un\u2019isoletta fatta apposta per fiabe e pirati,\u00a0<\/span><\/p>\n il Taman Ayun con i suoi sette meru, le guglie del tempio, tutti in scala, <\/span><\/p>\n il Tirta Empul, il tempio della sorgente, <\/span>mille cristalli di luce zampillante<\/span><\/i>.\u00a0<\/span><\/p>\n Poi abbiamo contemplato il Besakih, il Tempio Madre, ai piedi del vulcano, avvolto da nubi inquietanti\u2026 Il pi\u00f9 grande, il pi\u00f9 antico, un sito venerato gi\u00e0 2000 anni fa, che culmina, in cima ad un\u2019imponente scalinata, con una <\/span>Candi bentar:<\/span><\/i> una porta <\/span>sicura<\/span><\/i> verso il Cielo. E\u2019 qui che, seduti in disparte, per non disturbare la cerimonia, abbiamo avvertito veramente il <\/span>respiro<\/span><\/i> vivido, vibrante, ardente di questa Terra.\u00a0<\/span><\/p>\n Abbiamo incontrato infine il Saraswati di Ubud, circondato da fiori di loto e gocce di pioggia, in continui riflessi sublimi. Saraswati \u00e8 il dio della conoscenza, della cultura, delle arti e quale luogo migliore poteva scegliersi: un giardino di purezza, cosparso di bellezza.<\/span><\/p>\n Ma il mio tempio \u00e8 sicuramente il Danu Bratan, dedicato alla Dewi Danu, la dea delle acque, completamente abbracciato dal lago e disegnato l\u00ec, in mezzo al fluido primordiale, perfetto persino per la copertina della guida. Ho capito che era <\/span>l\u00ec per me<\/span><\/i> gi\u00e0 dal primo sguardo.\u00a0<\/span><\/p>\n Il tempio \u00e8 da sempre fonte d\u2019amore e di rassicurazione per l\u2019anima\u2026 forse ogni essere umano ne ha bisogno, in qualsiasi parte del Mondo, in ogni cultura, quantomeno come rifugio fisico, punto di riferimento, uno spazio dove immaginare di trovare qualcuno con cui parlare. \u201cNoi abbiamo tanti dei, come voi avete tanti insegnanti e li chiamate tutti \u201cMaestro!\u201d mi suggerisce Wayan, il pittore, dalla sua capanna sperduta in mezzo alle risaie.<\/span><\/p>\n Mi sono fatto incantare da un luogo ai confini del Mondo, dai suoi contrasti cromatici, sonori e persino sintattici: se unisci le parole in modo diverso cambia la preposizione, ma il risultato, in Arte, \u00e8 il medesimo CULTURA \u2013 DANZA \u2013 PREGHIERA \u2013 AMORE \u2013 COLORE_ L\u2019isola sa ancora emergere dalla definizione consumata di meta turistica di grido, per regalare istanti superiori di trascendenza. Luoghi e pensieri, che ad un primo sguardo potrebbero sembrare un po\u2019 artefatti, nascondono in segreto un reale \u201csentire\u201d, una percezione ancora veramente magica dell\u2019esistenza.<\/span><\/p>\n Kecak una danza <\/span>trance<\/span><\/i>, accompagnata ritmicamente dal canto corale di uomini e praticata allo scopo di scacciare i demoni. Il corpo si smembra in <\/span>s<\/span><\/i>incopati <\/span>s<\/span><\/i>ussulti <\/span>s<\/span><\/i>ensuali di invocazione, le mani disegnano devozione nell\u2019aria, si staccano dalla terra, salgono pi\u00f9 su, con il fuoco.<\/span><\/p>\n Il dramma musicale rappresentato narra la storia del rapimento della Dewi Sinta, moglie di Rama, da parte di Ravana, il re del male che la porter\u00e0 nel Regno di Lanka. I ballerini che entrano nel cerchio e danzando raccontano di come Rama abbia combattuto per liberare sua moglie dalle grinfie di Ravana. La lotta di Rama \u00e8 assistita da Hanuman, la scimmia bianca che guida il suo esercito contro le forze del male.<\/span><\/p>\n Durante il capodanno balinese, ancora oggi, viene osservato un giorno intero di silenzio\u2026 Tutti_stanno_zitti: nessuno comunica o lavora. Questo serve <\/span>naturalmente<\/span><\/i> ad ingannare gli spiriti, per far credere loro che l\u2019isola sia deserta e che devono andare da qualche altra parte a cercare chi infastidire. Saremmo noi capaci di tanta armonia?<\/span><\/p>\n A Bali ogni villaggio ha un proprio <\/span>pura puseh<\/i><\/b> (il tempio delle origini), un <\/span>pura desa<\/i><\/b> (il tempio del villaggio) e il <\/span>pura dalem<\/i><\/b> (il tempio dei defunti,<\/span> in onore di Shiva).\u00a0<\/span><\/p>\n A bali anche i cantieri edili hanno un piccolo tempio, messo l\u00ec in un angolo, fra travi di legno, corde sfilacciate e pile di mattoni.<\/span><\/p>\n E\u2019 incredibile: si trovano templi sulle pendici dei monti, nelle gole dei fiumi, sulle scogliere, nelle risaie, sulle spiagge. Ogni casa balinese ha un suo piccolo tempio, uno spazio dedicato al pensiero, alla meditazione, in una gara di astrattezza quasi imbarazzante,\u00a0<\/span><\/p>\n per noi occidentali.<\/span><\/p>\n Per me, l\u2019insegnamento di Bali \u00e8 proprio questo: imparare a guardarsi dentro, anche un minuto al giorno, farsi un\u2019immersione di Natura,\u00a0<\/span><\/p>\n quando si pu\u00f2 e lentamente lasciarsi trasportare\u00a0 dalla voce delle onde.<\/span><\/p>\n Caf\u00e8 Lotus, Ivo Stelluti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Pura, in balinese, vuol dire Tempio. Nell\u2019Isola degli dei ci sono pi\u00f9 di ventimila templi e qualcuno, prima di partire per l\u2019Indonesia, mi ha suggerito che, chiunque approdi in questa seducente terra, deve cercarsi il \u201cproprio\u201d tempio, quello che, in qualche modo, possa riuscire a sentire un po\u2019 \u201csuo\u201d. 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\n<\/span><\/em>Ubud, Bali<\/span><\/em><\/p>\n