{"id":52614,"date":"2019-09-18T14:22:21","date_gmt":"2019-09-18T12:22:21","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=52614"},"modified":"2019-10-02T12:20:18","modified_gmt":"2019-10-02T10:20:18","slug":"lado-a-80-anni-decisi-da-grande-faro-lo-scrittore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/lado-a-80-anni-decisi-da-grande-faro-lo-scrittore\/","title":{"rendered":"Lado: \u201cA 80 anni decisi: da grande far\u00f2 lo scrittore\u201d"},"content":{"rendered":"
85 anni, passo svelto, occhi vivaci, battuta pronta.\u00a0<\/span>Aldo Lado<\/strong>, regista e sceneggiatore di culto (suo il tosto e sanguinolento \u201cL\u2019Ultimo Treno della Notte<\/strong>\u201c), si reinventa scrittore prolifico, tanto da sfornare 4 volumi in meno di 3 anni. Matteo Inzaghi<\/strong>\u00a0<\/span>lo ha incontrato a Giallo Ceresio, cui ha partecipato con due opere (una \u00e8 il romanzo \u201cIl Mastino<\/strong>\u201c, firmato con lo pseudonimo George B. Lewis<\/b>). Ne \u00e8 nata una frizzante chiacchierata su passato, presente e futuro.<\/p>\n \u00abSuperati gli 80 anni mi sono detto: e adesso cosa faccio da grande?<\/strong> Ho pubblicato nel 2016 e in seguito, durante le presentazioni, ho conosciuto il pubblico, cosa che non mi era mai capitata facendo i film. Quando fai film non sei in sala con il pubblico. Adesso, invece, \u00a0partecipando a molti festival, restrospettive, ultimamente anche a Vienna a fine agosto, \u00e8 nato un rapporto con il pubblico che prima non c\u2019era. Inoltre ho scoperto che il pubblico di lettori \u00e8 soprattutto femminile e, siccome le donne mi sono sempre piaciute, ho deciso di fare da grande lo scrittore<\/strong><\/i>\u00bb.<\/p>\n Il suo protagonista \u00e8 un vero e proprio \u201cmastino\u201d che posso immaginare in qualche seguito, ci sar\u00e0 un sequel? Come regista: io porto nel cuore \u201cL\u2019ultimo treno della notte\u201d; mi parla brevemente di quel ricordo in cui c\u2019era un po’ di Bergmann e tanto altro? La Redazione<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" 85 anni, passo svelto, occhi vivaci, battuta pronta.\u00a0Aldo Lado, regista e sceneggiatore di culto (suo il tosto e sanguinolento \u201cL\u2019Ultimo Treno della Notte\u201c), si reinventa scrittore prolifico, tanto da sfornare 4 volumi in meno di 3 anni. Ex regista, di un cinema sanguigno, politico, incattivito da quegli anni \u201870 che grondavano piombo, conflitti e tensioni […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":52616,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[65,390,417,230,13],"tags":[300],"yoast_head":"\n
\nEx regista, di un cinema sanguigno, politico, incattivito da quegli anni \u201870 che grondavano piombo, conflitti e tensioni ad ogni fotogramma, ha all\u2019attivo una quindicina di film diretti. Tra la ricca filmografia spicca il famoso ed inquietante \u201cL\u2019ultimo treno della notte\u201d, e molte sceneggiature e poi, di recente, una seconda vita da autore di racconti e romanzi abbracciata per due grandi passioni, quella per le donne e quella per il pubblico.<\/p>\n
\n\u00abNon lo so, \u00e8 un po’ difficile perch\u00e9 quando giravo film ho sempre cercato di farne diversi, storie diverse. Anche adesso ho pubblicato quattro libri in tre anni, oltre ai racconti<\/strong> che sono usciti, tra i quali un divertente giallo surreale intitolato \u201cUn pollo da spennare<\/strong>\u201d e uno che si intitola \u201cI libri che non vedrete mai<\/strong>\u201d; quest\u2019ultimo \u00e8 una raccolta di storie che scrivevo tra gli anni \u201870 e \u201990 secondo i cambiamenti di gusto del pubblico, che un giorno volevano i western, un giorno i gialli, un giorno i film di sesso. E allora io scrivevo, poi qualche film lo facevo e qualche film no. Infine ho scritto l\u2019ultimo che ho pubblicato adesso, da poche settimane, intitolato \u201cL\u2019hotel delle cose<\/strong>\u201d<\/i>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abQuel film \u00e8 nato in modo curioso perch\u00e9 un produttore mi ha chiesto di scrivere un film \u201cRevenge<\/strong>\u201d, un genere che andava in America: storie in cui c\u2019\u00e8 un\u2019aggressione e segue la vendetta; ad un certo punto, cercando un ambiente chiuso e pensando al treno, ho avuto l\u2019idea. Ho sempre cercato e cerco ancora adesso<\/strong>. Tu hai detto \u201cil mastino\u201d e sai che c\u2019\u00e8 sempre qualcosa che lega alla societ\u00e0, al sociale, al presente. Ho voluto fare un film in cui la borghesia si scatena: da un lato con il personaggio di Macha M\u00e9ril, che si serve di due poveri emarginati un po’ cialtroni per sviluppare le sue fobie, i suoi fantasmi, le sue cattiverie; dall\u2019altro, ancora peggio, con il personaggio interpretato da Salerno, che \u00e8 la persona perbene, l\u2019intoccabile, il grande borghese che compie una vendetta violentissima. Quando si scatena Salerno, siccome trovo che la controviolenza sia un aspetto tremendo della societ\u00e0<\/strong>, ho fatto schizzare il sangue dappertutto. Questi sono i ricordi. Quando, alcuni anni fa, la Cin\u00e9math\u00e8que francese ha fatto una serata in mio onore proiettando \u201cL\u2019ultimo treno della notte<\/strong>\u201d, il direttore mi ha chiesto come avessi fatto a girare un film cos\u00ec politico nell\u2019Italia di quegli anni<\/strong>. Gli ho risposto per due ragioni: la prima, perch\u00e9 sono velocissimo e l\u2019ho girato in 25 giorni; la seconda, perch\u00e9 il mio produttore era sempre alla rincorsa delle cambiali che aveva firmato per cui non si \u00e8 accorto del film che giravo<\/i>\u00bb.<\/p>\n