{"id":52648,"date":"2019-09-21T09:00:22","date_gmt":"2019-09-21T07:00:22","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=52648"},"modified":"2019-09-21T09:39:15","modified_gmt":"2019-09-21T07:39:15","slug":"i-mostri-sacri-della-lettera-22-in-mostra-per-ripensare-il-giornalismo-oggi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/i-mostri-sacri-della-lettera-22-in-mostra-per-ripensare-il-giornalismo-oggi\/","title":{"rendered":"Ripensare il giornalismo con i mostri sacri della Lettera 22"},"content":{"rendered":"
Ivrea \u2013 Spunti di riflessione ed esempio dai fenomeni dell\u2019informazione. Nelle sale del Museo Civico <\/strong>di Ivrea<\/strong>\u00a0\u00e8 in corso la mostra \u201cPiccoli tasti, grandi firme. L\u2019epoca d\u2019oro del giornalismo italiano (1950 \u2013 1990)<\/strong>\u201d, realizzata dal Comune di Ivrea in collaborazione con il Festival della lettura \u201cLa Grande Invasione<\/strong>\u201d. \u00a0La mostra, che rimarr\u00e0 visibile fino al 31 dicembre 2019<\/strong>, celebra gli anni d\u2019oro del giornalismo italiano, con dodici penne\u00a0<\/strong>di quella stagione illuminata, tra gli anni \u201850 e gli anni \u201890 e la macchina da scrivere che cambi\u00f2 il modo di raccontare il mondo, la mitica Lettera 22<\/strong>. \u00a0Il curatore\u00a0<\/strong>della mostra, Luigi Mascheroni\u00a0<\/strong>– caposervizio della redazione\u00a0Cultura\u00a0e\u00a0Spettacoli\u00a0del\u00a0Giornale\u00a0<\/strong>e docente dell\u2019Universit\u00e0 Cattolica di Milano \u2013 la racconta in una breve intervista:<\/p>\n Come nasce l\u2019idea di una mostra sugli anni d\u2019oro del giornalismo italiano? Come \u00e8 cambiato il mondo del giornalismo nel corso della storia? Quindi i nuovi media hanno rovinato tutto? Con quale criterio sono stati scelti i giornalisti e perch\u00e9 proprio quei dodici in particolare? Una curiosit\u00e0: se avesse potuto inserire la tredicesima penna quale sarebbe stata? Qual \u00e8 la grande differenza del giornalismo tra quell\u2019epoca e i giorni nostri? L\u2019impoverimento generale del livello culturale ha spinto i lettori alla ricerca di questo tipo di giornalismo? <\/p>\n Ha idea di come si evolver\u00e0 il giornalismo nel prossimo futuro? Informazioni Daniela Gulino<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ivrea \u2013 Spunti di riflessione ed esempio dai fenomeni dell\u2019informazione. Nelle sale del Museo Civico di Ivrea\u00a0\u00e8 in corso la mostra \u201cPiccoli tasti, grandi firme. L\u2019epoca d\u2019oro del giornalismo italiano (1950 \u2013 1990)\u201d, realizzata dal Comune di Ivrea in collaborazione con il Festival della lettura \u201cLa Grande Invasione\u201d. \u00a0La mostra, che rimarr\u00e0 visibile fino al […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":52650,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[417,230,64,91,66,14],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n\u00abCon il Museo civico Pier Alessandro Garda<\/strong> di Ivrea per riflettere sulla trasformazione<\/strong> del giornalismo, che da un fulgido passato<\/strong> vive oggi una profonda crisi<\/strong>: la grande crisi della carta stampata<\/strong>, della perdita di autorevolezza<\/strong>, del crollo delle copie vendute<\/strong> e della concorrenza con i nuovi media<\/strong>, internet in particolare; oggi nessun under 30 compra pi\u00f9 un quotidiano in edicola, la carta stampata \u00e8 poco credibile, molto politicizzata e lontana dalla gente. Un esempio? Si dedicano dieci pagine alla divisione del Partito Democratico. La mostra vuole<\/strong>, invece, stimolare all\u2019esempio<\/strong> dell\u2019epoca d\u2019oro del giornalismo fornendo idee su come fare giornalismo oggi<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abCi sono pi\u00f9 epoche storiche: il dopoguerra, dagli anni \u201850 con l\u2019avvento della Lettera 22<\/strong> fino ai primi PC<\/strong> negli anni \u201990, che tutti gli storici concordano col definirlo l\u2019epoca d\u2019oro del giornalismo<\/strong>. <\/em>Il primo giornalismo era infatti pioneristico, avventuroso ma paludoso. Durante il fascismo invece era s\u00ec bellissimo con l\u2019elzeviro, la terza pagina ma mancava di libert\u00e0 anche se molti dei grandi giornalisti nascono sotto il periodo fascista. Poi negli anni \u201890 l\u2019elettronica ha cambiato tutto. Certo i giornalisti dell\u2019epoca d\u2019oro avevano mille vizi e difetti ma compensavano con <\/i>grandi capacit\u00e0, inventiva e creativit\u00e0<\/strong>. <\/i>I giornali erano scritti bene<\/strong>. Non c\u2019era la concorrenza di internet e prima ancora quella della tv. Giornali come L\u2019Espresso e Panorama vendevano un milione di copie. C\u2019era un\u2019<\/i>originalit\u00e0<\/strong> anche nell\u2019impostazione grafica, oltrech\u00e9 nella scrittura, che non si ebbe ma pi\u00f9, n\u00e9 prima n\u00e9 dopo<\/i>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abNo, tv e internet sono fattori fondamentali della democrazia<\/strong> e dell\u2019informazione<\/strong>. Di certo hanno fatto concorrenza creando cambiamenti importanti: l\u2019accelerazione della notizia<\/strong>, l\u2019aumento del numero delle testate<\/strong> e la loro frammentazione<\/strong>. I nuovi media non sono un limite ma un vantaggio per l\u2019informazione, per\u00f2 il grande giornalismo ne ha risentito perch\u00e9 non ha pi\u00f9 avuto spazi e capacit\u00e0<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abUna scelta storica<\/strong>. Intanto abbiamo escluso i viventi in partenza e poi, per un limite negli spazi e di budget, abbiamo fatto un\u2019ulteriore scelta. Ho scelto due giornalisti per ogni grande settore del giornalismo: per la cronaca nera Dino Buzzati<\/strong> e per il costume Camilla Cederna<\/strong>; per l\u2019inchiesta su carta stampata Giorgio Bocca<\/strong> mentre per la tv Enzo Biagi<\/strong>; per la polemica politica Indro Montanelli<\/strong> \u00a0e per la satira Giovannino Guareschi<\/strong>; per il grande reportage Goffredo Parise<\/strong> e per le interviste Oriana Fallaci<\/strong>;\u00a0<\/em>per il giornalismo impegnato, di tipo intellettuale, Pier Paolo Pasolini<\/strong> e per la cronaca culturale Mario Soldati<\/strong>; per lo sport su carta stampata Gianni Brera<\/strong> e per la tv Beppe Viola<\/strong>. Devo anche ringraziare gli eredi<\/strong> e le famiglie<\/strong> dei giornalisti per l\u2019aiuto nel reperire materiali e informazioni che ha, ovviamente, condizionato la scelta<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abSicuramente quella di Tiziano Terzani<\/strong><\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abLa grande differenza \u00e8 nella scrittura<\/strong>, i lunghi pezzi di cronaca e i reportage non sono quasi pi\u00f9 ammessi. Adesso ci sono sempre pi\u00f9 notizie in tempi sempre pi\u00f9 brevi e scritte molto peggio. Tra l\u2019altro c\u2019erano molti pi\u00f9 inviati per la corrispondenza e per gli esteri mentre oggi, invece, c\u2019\u00e8 molta pi\u00f9 concorrenza con tanto gossip e commento<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abNon so se si \u00e8 impoverito il giornalismo e di conseguenza i lettori o si sono impoveriti i lettori e di conseguenza il giornalismo<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u00abPer la carta stampata<\/strong> la crisi \u00e8 assoluta<\/strong>. Si salveranno i giornali che puntano tutto sulla qualit\u00e0<\/strong>, le inchieste<\/strong>, le interviste<\/strong>, le grandi firme<\/strong>. In Italia non c\u2019\u00e8 pi\u00f9 spazio per venti quotidiani, ci sar\u00e0 spazio per pochi grandi giornali, uno generalista e un paio orientati politicamente. Non c\u2019\u00e8 pi\u00f9 senso e spazio per la cronaca di giornata, il gossip, il personaggio del momento alla grande fratello anche in rete<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\n\u201cPiccoli tasti, grandi firme. L\u2019epoca d\u2019oro del giornalismo italiano (1950 \u2013 1990)<\/strong>\u201da <\/strong>Museo Civico Pier Alessandro Garda Piazza Ottinetti, Ivrea
\ndal 1 giugno al 31 dicembre 2019
\nCatalogo<\/strong> della Mostra \u201cPiccoli tasti, grandi firme\u201d\u00a0<\/strong>a cura di\u00a0La nave di Teseo
\n<\/strong>Ulteriori informazioni, orari e costi:
\nhttp:\/\/www.museogardaivrea.it<\/a><\/p>\n