{"id":52820,"date":"2019-10-01T11:55:20","date_gmt":"2019-10-01T09:55:20","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=52820"},"modified":"2021-01-25T11:12:32","modified_gmt":"2021-01-25T10:12:32","slug":"de-chirico-a-milano-con-una-retrospettiva","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/de-chirico-a-milano-con-una-retrospettiva\/","title":{"rendered":"De Chirico a Milano con una retrospettiva"},"content":{"rendered":"
Milano – \u00a0Sono otto le sale, nel contesto di Palazzo Reale<\/strong>, destinate a scandire il percorso di una delle figure artistiche pi\u00f9 complesse del XX secolo. La struttura espositiva prende avvio dai temi dell\u2019infanzia inerenti alla mitologia familiare espressa nel \u201cCentauro morente<\/strong>\u201d (1909). A sconvolgere le regole della prospettiva, con nudi<\/strong> sovradimensionati e architetture<\/strong> ridotte a giocattoli concorre,\u00a0 tra gli altri lavori, \u00a0\u201cMa chambre dans le midi<\/strong>\u201d datata 1927 \u2013 1928. de Chirico<\/strong> \u2013 Palazzo Reale. Fino al 19 gennaio 2020. Orari: luned\u00ec 14,30-19,30. Marted\u00ec, mercoled\u00ec, venerd\u00ec, domenica 9,30-19,30. Gioved\u00ec e sabato 9,30-22,30. Biglietti: biglietto open Euro 16. Intero Euro 14. Ridotto Euro 12<\/p>\n Mauro Bianchini<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Milano – \u00a0Sono otto le sale, nel contesto di Palazzo Reale, destinate a scandire il percorso di una delle figure artistiche pi\u00f9 complesse del XX secolo. A distanza di quasi cinquant\u2019anni, Milano torna ad ospitare una retrospettiva dedicata a Giorgio de Chirico per la curatela di Luca Massimo Barbero, resa possibile grazie alla collaborazione con […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":52822,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,45,64,91,15],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nA distanza di quasi cinquant\u2019anni, Milano<\/strong> torna ad ospitare una retrospettiva<\/strong> dedicata a Giorgio de Chirico<\/strong> per la curatela di Luca Massimo Barbero<\/strong>, resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico<\/strong>\u00a0 e ad opere provenienti dai pi\u00f9\u00a0 importati musei del mondo, tra questi il Tate Modern<\/strong> di Londra<\/strong>,\u00a0 il Metropolitan Museum<\/strong> di New York<\/strong> e il Centre Pompidou<\/strong> di Parigi.<\/p>\n
\nMa \u00e8 la Metafisica<\/strong> a definire la prima rivoluzione pittorica di de Chirico mettendo in scena contaminazioni enigmatiche ben presenti ne \u201cL\u2019inquietude de l\u2019amie ou l\u2019astronomie<\/strong>\u201d del 1915.
\nIl gioco degli enigmi prosegue sino ad arrivare alle\u00a0 soglie del Surrealismo<\/strong>, mentre la sala 4 si apre a temi quali l\u2019autoritratto<\/strong> e le nature morte<\/strong>.
\nNegli anni \u201920 il simbolo del manichino<\/strong> viene contestualizzato in opere quali \u00a0\u201cIl figliol prodigo<\/strong>\u201d e \u201cEttore e Andromaca<\/strong>\u201d.<\/p>\n
\nAltres\u00ec i Gladiatori<\/strong> fanno parte di un ciclo pittorico commissionato dal mercante Leonce Rosemberg<\/strong> tra il 1928\u00a0 e il 1929.
\nLa mostra completa il percorso definendo il periodo neometafisico quale compendio dell\u2019intera evoluzione dechirichiana.<\/p>\n