{"id":52947,"date":"2019-10-02T13:58:31","date_gmt":"2019-10-02T11:58:31","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=52947"},"modified":"2019-10-02T13:58:31","modified_gmt":"2019-10-02T11:58:31","slug":"la-natura-immaginaria-svela-chicco-colombo-pittore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-natura-immaginaria-svela-chicco-colombo-pittore\/","title":{"rendered":"La natura immaginaria svela Chicco Colombo pittore"},"content":{"rendered":"
Chicco Colombo<\/b> si presenta in una veste inedita al Castello di Masnago: l’attore teatrale e il burattinaio che ha fatto e fa ancora sognare migliaia di bambini e non solo, <\/b>infatti lascia tutti a bocca aperta per la sua produzione pittorica realizzata nell’ambito del Festival Nature Urbane<\/b>. Si tratta di opere fantasiose in cui certamente traspare la sua attivit\u00e0 primaria ma qui il gioco e il teatro si legano e si compenetrano coi temi importanti dell’ecologia e della natura.<\/p>\n
Lui stesso dichiara: E chiss\u00e0 cosa ci riserverver\u00e0 ancora la fervida fantasia di Chicco Colombo!<\/p>\n Cristina Pesaro<\/i><\/p>\n “Future Nature” fino al 13 ottobre Chicco Colombo si presenta in una veste inedita al Castello di Masnago: l’attore teatrale e il burattinaio che ha fatto e fa ancora sognare migliaia di bambini e non solo, infatti lascia tutti a bocca aperta per la sua produzione pittorica realizzata nell’ambito del Festival Nature Urbane. Si tratta di opere fantasiose in cui certamente […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":52950,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,230,64,59,15,51],"tags":[300],"yoast_head":"\n
\n\u00abMolti sanno che io faccio il lavoro del burattinaio dal 1978 pero per\u00f2 pochi sanno che io amo dipingere<\/b>. Nella mia attivit\u00e0 di teatro uso molto la pittura per creare le scene e ho dipinto i miei burattini che scolpivo e disegnato tutte le 37 locandine degli spettacoli che ho prodotto. Da giovane ho frequentato per 9 anni la scuola d’arte del professor Pierluigi Talamoni ad Arcisate: quell’esperienza mi ha fornito gli strumenti di base per lavorare. Q<\/strong>uesta passione ha viaggiato parallelamente all’esperienza teatrale finch\u00e8 le due strade si sono sovrapposte quando la ricerca teatrale ha incontrato il teatro di figura<\/b> che non \u00e8 pi\u00f9 il teatro di burattini. Questo genere infatti prevede la contaminazione di diversi linguaggi e tecniche per cui le competenze artistiche sono state fondamentali per sviluppare tutta una serie di spettacoli dove era chiara la fusione fra il teatro d’attore e quello di figura, tra la parola e l’immagine. Nonostante questa confluenza del teatro e della pittura \u00e8 sempre stato presente questo interesse autonomo per il dipingere<\/b> e negli altimi anni avendo ridotto il lavoro teatrale ho ricominciato a coltivare la passione per la pittura e a dipingere.<\/em>
\nHo voluto aderire al Festival di Nature Urbane perch\u00e8 ben si sposa con i temi del mio dipingere: la fantasia che stravolge al realt\u00e0, l’attenzione agli alberi e alla natura. Si potrebbe pensare che questa mostra \u00e8 un punto di arrivo ma per me \u00e8 solo un punto perch\u00e9 questa svolta \u00e8 stimolante in modo tale che penso che continuer\u00f2 questi percorsi in modo particolare quello del legame con la natura e con l’immaginazione: credo di stare maturando lentamente una sensibilit\u00e0 ecologica e ambientale per\u00f2 io amo soprattutto il gioco e il teatro e questi temi si compenetrano nelle mie opere. Per me \u00e8 stata una sfida e il pubblico ha risposto in maniera interessante: cos\u00ec come nel teatro un artista nel pubblico dovrebbe cercare delle risposte che alimentano la conoscenza di s\u00e8 stesso, della propria utilit\u00e0 come artista a livello sia sociale che culturale e della propria validit\u00e0 e originalit\u00e0.<\/em>
\nQuesta mostra ha tre sezioni: il “Bosco abitato”<\/b>che deriva da un’esperienza che ho fatto con la Fondazione Boga e con le scuole di Tradate: con 400 bambini abbiamo lavorato sulle tematiche del boscoe questo mi ha fornito parecchi spunti e idee.<\/em>
\nLa seconda sezione \u00e8 dedicata ai “Pesci”<\/b>: questo tema mi piace perch\u00e9 vivo sul lago perch\u00e9 consente\u00a0 molto legato anche la possibilit\u00e0 di invenzione. La terza \u00e8 la pi\u00f9 importante e quella che d\u00e0 il titolo alla mostra “Future nature”<\/b>: qui mi sono molto divertito a inventare scenari nuovi e immagini nate dalla fantasia e dalla creativit\u00e0 che per\u00f2 tengono sempre conto di attori che sono comunque alberi, boschi e animali e l’uomoche convivono in simbiosi nell’opera. In altri dipinti navigano, nella massima ambiguit\u00e0 tra cielo e mare, personaggi fantascientifici. In questa fase ho utilizzato di pi\u00f9 la tecnica del teatro dell’improvvisazione. Ho lavorato anche sulle dimensioni creando tre quadri: mi ha affascinato molto perch\u00e8 \u00e8 un po’ come entrare in un teatro. Pu\u00f2 darsi che ci saranno contaminazioni tra le opere di grandi dimensioni e il teatro di figura…<\/em>\u00bb.<\/p>\n
\nCastello di Masnago, museo civico d’arte moderna e contemporanea
\nvia Cola di Rienzo 42 \u2013 Varese
\nda marted\u00ec a domenica ore 10.00-18.00<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"