![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/piscine-300x200.jpg\")
<\/p>\nCi sono luoghi comuni e altri decisamente meno. E\u2019 quest\u2019ultimo il caso dell\u2019ex piscina comunale di Roubaix, insospettabile edificio Art d\u00e9co, trasformato in uno dei pi\u00f9 incantevoli musei del Nord della Francia.<\/p>\n
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\u201cSegui i puntini rossi\u201d, mi suggerisce l\u2019uomo coi baffi all\u2019angolo di Rue de Champs. Trovo infatti, sul marciapiede, un sentiero di grossi palloni vermigli disegnati a distanza di un paio di metri l\u2019uno dall\u2019altro. Rincorro i segnali, fiducioso come Pollicino con i suoi sassolini, alzo lo sguardo e in fondo alla strada mi compare questa meraviglia.<\/p>\n
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\u201cLa Piscine\u201d, come conferma il nome, anticamente era una vera e propria piscina olimpionica, edificata tra il 1927 e il 1932 a Roubaix, nei pressi di Lille, dall’architetto Albert Baert. Rappresenta un perfetto esempio di riconversione di un insolito edificio pubblico, nel quale ha preso forma un luogo eccezionale dedicato all’arte. Fin dall’inaugurazione nel 2001 questo sito \u00e8 stato valorizzato in modo straordinario, ospitando collezioni di arte applicata, ma anche lavori tessili, oggetti d’arte decorativa e dipinti.
\nAttorno ad una cascata a lama d’acqua, che rievoca l’antica vasca, si trova persino un giardino di sculture in cui si svolgono regolarmente eventi, mostre, sfilate di moda.<\/p>\n
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Al piano superiore le antiche cabine degli spogliatoi accolgono collezioni di disegni, ceramiche e gioielli. L\u2019esposizione vanta, tra gli altri, autori quali Ingres e Tamara de Lempicka per la pittura, Rodin e Camille Claudel per la scultura, Picasso e Dufy per la ceramica, addirittura il Canap\u00e9 Bocca dello Studio 65, mirabile esempio di design. Le mostre temporanee invece sono in genere di arte contemporanea. Il pezzo forte \u00e8 per\u00f2 rappresentato dagli interni dell\u2019edificio, rimasti in puro stile Belle Epoque<\/em>. L’incanto delle grandi vetrate restaurate, il portico in gr\u00e8s policromo, realizzato per l’Esposizione universale del 1913, il meraviglioso chiostro e gli arredi stessi raccontano senza mai annoiare la storia dell\u2019arte e dell’industria tessile di Roubaix, contribuendo a rendere l\u2019ambiente vitale, attraente e piacevole. Fino al 1985 fu santuario \u201cigienista\u201d, piscina sportiva, bagno pubblico, con tanto di salon de coifure et de manicure<\/em>, sauna e lavanderia. Una sapiente e audace ristrutturazione di Jean-Paul Philippon ha dato nuova vita alla \u201cPiscine\u201d, regalando a quest\u2019angolo di Francia, a un\u2019ora di strada da Bruxelles, un volto dinamico e contemporaneo davvero inatteso.<\/p>\n Sculture perfette, pronte a tuffarsi a pelo d\u2019acqua, nello specchio della vita. Aria e Materia matematica delle proporzioni e natura della luce che scontorna i corpi. \u201cE quando scende la sera dal mantello scarlatto, poni dolcemente il tuo corpo in un giaciglio, sul quale i tuoi sogni fluttuanti sono pieni di colibr\u00ec e sempre, al par di te, seducenti e fioriti.\u201d Charles Baudelaire,\u00a0 A une Malabaraise, 1840.<\/p>\n Lille, 8 Octobre 2017<\/p>\n Ivo Stelluti \u2013 Il Viaggiator Curioso<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Ci sono luoghi comuni e altri decisamente meno. E\u2019 quest\u2019ultimo il caso dell\u2019ex piscina comunale di Roubaix, insospettabile edificio Art d\u00e9co, trasformato in uno dei pi\u00f9 incantevoli musei del Nord della Francia. \u201cSegui i puntini rossi\u201d, mi suggerisce l\u2019uomo coi baffi all\u2019angolo di Rue de Champs. Trovo infatti, sul marciapiede, un sentiero di grossi palloni […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":53016,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n\u201cLe g\u00e9nie du vitrail finit quand le sourire commence\u201d. [\u201cIl genio del vetro colorato finisce quando inizia il sorriso\u201d. Andr\u00e9 Malraux, Le Voci del Silenzio, 1951]<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/vetrata-292x300.jpg\")
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\nUno spicchio<\/em> di vetrata che, con la sua met\u00e0 a specchio<\/em>, forma un sole che mi ricorda \u201cThe weather project\u201d, l\u2019installazione del 2003 di Olafur Eliasson nella Turbine hall della Tate Modern di Londra.
\nCaos e pause, movimento e sublime incanto: queste sculture, queste figure dipinte sembrano passeggiare a bordo-vasca, ondeggiando immerse in un tempo non-tempo, paiono voler allargare il concetto di BELLEZZA, in una poesia sospesa senza titolo ma, in compenso, con un intrigante sottotitolo: sensualit\u00e0<\/em>.<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/sensualit\u00e0-300x200.jpg\")
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