{"id":53975,"date":"2019-12-13T11:05:17","date_gmt":"2019-12-13T10:05:17","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=53975"},"modified":"2019-12-13T11:05:17","modified_gmt":"2019-12-13T10:05:17","slug":"la-grotta-dei-sette-dormienti","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-grotta-dei-sette-dormienti\/","title":{"rendered":"La Grotta dei Sette Dormienti"},"content":{"rendered":"

Si racconta che, nel 250 d.C., durante la persecuzione cristiana ad opera dell’imperatore Decio, sette giovani cristiani di Efeso furono chiamati davanti al tribunale a causa della loro fede. Rifiutandosi di sacrificare offerte agli idoli pagani, i sette furono condannati a morte ma prima dell’esecuzione, riuscirono a fuggire. Per evitare un nuovo arresto, si nascosero in una grotta dalla quale, uno di essi, di nome Malco, vestito da mendicante, andava e veniva ogni giorno per procurare il cibo ai compagni.<\/p>\n

\"\"Vennero per\u00f2 scoperti dalle guardie imperiali e vennero murati vivi nella grotta stessa. Ai sette giovani non rimase che addormentarsi nella loro prigione in attesa della morte.
\nFurono tuttavia risvegliati da un gruppo di lavoratori che sfondarono per errore la parete della grotta, poich\u00e9 stavano costruendo un ovile di fianco al sepolcro.
\nConvinti di aver dormito per una sola notte, inviarono Malco, come ogni mattino, ad acquistare delle provviste.
\nArrivato alle porte della citt\u00e0, Malco si meravigli\u00f2 molto di vedere esposto dovunque il simbolo della Croce: la citt\u00e0 ai suoi occhi apparve completamente mutata. Anche se era preoccupato, avendo molta fame, il giovane decise di andare a comprare del pane, ma quando tir\u00f2 fuori le sue monete d’argento per pagare, i venditori, increduli, lo portarono direttamente dal Vescovo.
\nIn verit\u00e0 i sette giovani avevano dormito per ben duecento anni: il mondo intanto era cambiato e il Cristianesimo non solo era ormai tollerato, ma era divenuto religione dell’Impero. I giovani, scambiati dapprima per folli, vennero creduti soltanto quando il Vescovo e tutti i cittadini salirono alla grotta, constatando l\u2019attendibilit\u00e0 di quanto narrato.
\nQuei giovani furono considerati un esempio del Miracolo della Resurrezione; perirono lo stesso giorno del loro risveglio e vennero in seguito sepolti, per ordine dell’imperatore Teodosio II, in una vera tomba ricoperta di pietre, che divenne luogo di profonda venerazione.<\/p>\n

\"\"L\u2019incredibile vicenda dei Sette Dormienti si ritrova narrata da molteplici fonti, quali ad esempio Historia Francorum di Gregorio di Tours (574-593 d.C.), la Historia Longobardorum di Paolo Diacono (789 d.C.) e la \u201cLegenda Aurea\u201d di Jacopo da Varagine (1260-1298).<\/p>\n

La tradizione dei dormienti non \u00e8 per\u00f2 esclusiva del mondo cristiano. Anche nella letteratura religiosa islamica ha un ruolo centrale, essendo addirittura il racconto che d\u00e0 il titolo ad una Sura del Corano, la diciottesima, detta per l’appunto \u201cAhl al-Kahf\u201d, La Sura della Caverna. Il medesimo scritto contiene altri due importanti nuclei narrativi: uno dedicato al Profeta Elia (Khidr), una delle figure pi\u00f9 rilevanti dell’Antico Testamento ebraico e l\u2019altro che parla di Alessandro Magno (Dhu al-Qarnayn), l\u2019eroe pi\u00f9 celebre del mondo ellenistico. Questo passo rappresenta quindi un forte elemento di connessione tra tradizioni coraniche mediorientali e miti cristiani o anche pi\u00f9 antichi, di origine mediterranea.<\/p>\n

\"\"Moschea dei Sette dormienti, Chenini, Tunisia.<\/p>\n

\u00abE li avresti creduti svegli, mentre invece dormivano e li voltavamo sul lato destro e sul sinistro, mentre il loro cane era accucciato con le zampe distese, sulla soglia. […] Rimasero dunque nella loro caverna trecento anni, ai quali ne aggiunsero nove\u00bb (Corano, XVIII. 18, 25).
\nQuesta storia rappresenta quindi ci\u00f2 che si definisce un meme d’altri tempi, cio\u00e8 uno di quegli aneddoti che finiscono per essere trasmessi tra le varie culture per imitazione e sopravvivono, pur nelle diverse versioni, attraverso i secoli.
\nLa storia dei Sette Dormienti \u00e8 quindi una narrazione di viaggio: le loro gesta si rintracciano in Egitto, in Serbia, nei paesi scandinavi, in un racconto berbero della Cabilia, una regione dell’Algeria e pi\u00f9 ad est, fino in Cina.<\/p>\n

\"\"\"\"<\/p>\n

Siamo ad Al Raqim, una collina calcarea nei pressi del villaggio di Abu \u2018Alanda, otto chilometri a sud-est di Amman. Incuranti dell\u2019arsura, sgusciamo a fatica fra le pietre, fin dentro la grotta. Tutto buio. Si percepisce subito una grande energia. Illuminiamo con le torce le nicchie scavate e i frammenti di pitture. Contiamo le cavit\u00e0: sono sette.<\/p>\n

\"\"Una \u201cversione mussulmana\u201d della vicenda \u00e8 ambientata proprio tra queste rocce della Giordania ma il suo mistero \u00e8 destinato a non rivelarsi mai. Quale sar\u00e0 la vera grotta della tomba? Amman? Efeso, in Turchia? Nax\u00e7\u0131van in Azerbaijan? Turpan nel deserto cinese? Molti paesi ne hanno una e tutti reclamano l’originale.<\/p>\n

Questa storia, cos\u00ec diffusa in regioni lontanissime tra loro, ci regala per\u00f2 un messaggio, un\u2019immagine di come tante nazioni e culture possano essersi scambiate un racconto, anche attraverso le diversit\u00e0, percorrendo millenni di guerre, pi\u00f9 o meno sante.
\n\"\"La storia dei Sette Dormienti ci riporta ad epoche in cui si viaggiava molto pi\u00f9 lentamente di ora, ma tutto si mescolava davvero e la letteratura correva veloce.
\nE siamo convinti di averla inventata noi, la globalizzazione.<\/p>\n

Il Viaggiator Curioso
\nAmman, Giordania,
\nDomenica 23 Aprile 2017<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Si racconta che, nel 250 d.C., durante la persecuzione cristiana ad opera dell’imperatore Decio, sette giovani cristiani di Efeso furono chiamati davanti al tribunale a causa della loro fede. Rifiutandosi di sacrificare offerte agli idoli pagani, i sette furono condannati a morte ma prima dell’esecuzione, riuscirono a fuggire. 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