{"id":54155,"date":"2020-01-10T10:20:28","date_gmt":"2020-01-10T09:20:28","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=54155"},"modified":"2020-01-10T12:21:37","modified_gmt":"2020-01-10T11:21:37","slug":"bivi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/bivi\/","title":{"rendered":"BiVi"},"content":{"rendered":"
Ci siamo solo noi in mezzo al nulla. Niente case, Segnali di Vita, esseri animati. Nemmeno una capra.<\/p>\n
Il D.E.S.E.R.T.O.<\/strong> \u00e8 un unico immenso respiro, un inizio che potrebbe risultare sempre uguale a se stesso: non sembra aver mai bisogno di cambiare. Eppure si ha quasi l\u2019impressione di sentirne il suono minimale, essenziale, confidenziale. Un Om, una lieve modulazione, continua, ondulata, il canto flessuoso e ninfale del vento che rimbalza tra le pietre. Il Principio della Poesia\u2026<\/p>\n Questa terra di apparente vuoto ti entra dentro, abbatte i pregiudizi, ti arricchisce. Desideravo tornare qui [ancora una volta]. E\u2019 come se mi fosse mancata la luce ocra delle dune per riuscire a dipingere qualcosa di buono.<\/p>\n Non si tratta di verificare l\u2019effettiva bellezza di un luogo, poich\u00e9 questa \u00e8 cosa gi\u00e0 nota, si tratta di mettere il piede dove, forse, fino a qualche decennio fa, solo tre o quattro occidentali erano passati. Non so se mi spiego.<\/p>\n Desert Desire. Desiderio di Deserto<\/strong>: si annulla il bisogno che ci debba necessariamente essere qualcosa da distinguere all\u2019orizzonte. La nostra pigrizia europea consiste nell\u2019imbottirsi di attivit\u00e0 compulsive che non lasciano il tempo di occuparsi delle cose serie.<\/p>\n Qui, invece, imparare ad ascoltare la vita \u00e8 sperimentare quel lasciar correre che ti permette di scorgere l\u2019immenso dietro le rocce.<\/p>\n C\u2019\u00e8 un\u2019atmosfera sospesa che sembra incedere, solo seguendo qualche ritmo di passi \u201cDisconnect yourself to connect to the Nature<\/em>\u201d recita un cartello e Abdallah aggiunge a gran voce dalla cabina del fuoristrada, a noi che siamo aggrappati dietro, in balia del vento e delle curve: \u201cStaccate i cellulari, fate perdere le vostre tracce. Siete nel Deserto della Luna: il Wadi Rum!<\/em>\u201d<\/p>\n Piccole pietre basaltiche frammentate al suolo donano lucentezza fiabesca alle lievi irregolarit\u00e0 dell’altopiano.<\/p>\n Ci sono voluti milioni di anni e una tettonica a placche particolarmente vivace per creare quello che oggi \u00e8 un caleidoscopio di meraviglia. Colossali movimenti della crosta terrestre hanno sospinto in superficie possenti massi di arenaria modellati poi dagli agenti atmosferici nei secoli per dare vita a nicchie, pinnacoli e maestose formazioni emergenti da un mare fatto di polvere che, a seconda della luce, \u00e8 in grado persino di mutare il suo colore, dal bianco al rosa, dal rosso all\u2019arancio.<\/p>\n Ad un certo punto, come sul pi\u00f9 bello di un film di Indiana Jones, il fuoristrada di Abdallah si incaglia paurosamente dentro una duna di sabbia. Raccoglierai una pietra del deserto, osservane i colori cangianti, puoi farci una collana, se vuoi. Ma quando qualcuno ti chieder\u00e0 dove l\u2019hai comprata, risponderai \u201cMe l\u2019ha regalata la Natura!<\/em>\u201d<\/p>\n Cerco di rapire con gli occhi ogni cromatismo di quest\u2019arenaria, mentre Abdallah ad ogni sosta, ci narra tutti i particolari del SUO ambiente naturale con la poesia di un Hakawati, i cantori di vicende fantastiche della tradizione araba, che illuminano ancora questo pezzo di mondo con musica e parole pregiate. Racconta storie in continuazione, passando dalla vita dei rettili nel deserto, alle scorribande degli antichi nomadi, all\u2019attentato al Castello di Karak del 18 dicembre 2016, in cui lui stesso \u00e8 stato ferito dagli uomini folli dello Stato Islamico, mentre cercava di mettere in salvo un pullman di turisti. \u201cQuasi tutti i beduini1 ormai possiedono una casa di mattoni ma a volte, nel cortile, hanno comunque piantato una tenda. La usano i capifamiglia anziani per dormire, perch\u00e9 la casa di mattoni \u00e8 sempre gelida d\u2019inverno e troppo calda d\u2019estate.<\/em> Dal suo modo di narrare si percepisce un retrogusto un po\u2019 amaro, quasi rimpiangesse un’et\u00e0 antica che non c\u2019\u00e8 pi\u00f9, senza essere troppo convinto di un presente, che pure lo affascina e lo sorprende. Riporto, in traduzione libera, un riassunto delle sue parole, pronunciate di fronte alla incisioni rupestri del Canyon Khaz\u02bfali:<\/p>\n \u201cIl progresso, dalle vostre parti, sembra essere soltanto un possesso di oggetti, una sterile scalata di obiettivi, prestazioni, tornaconto, guadagni; vale solo il risultato, veloce ed immediato. E\u2019 immortalit\u00e0 illusoria, un appagamento effimero, che sfugge come sabbia tra le dita di un pugno stretto\u2026 guardate! [Prende della sabbia e la stringe nella mano]. Non sperate vi possa bastare.<\/em> Non avevo capito di aver incontrato Ges\u00f9 con i Ray-ban, su di un fuoristrada in pieno al deserto. Ringrazio, saluto e prometto di mandargli le foto della sua auto incagliata sulla duna, via WhatsApp.<\/p>\n Il Viaggiator Curioso,<\/em> Ci siamo solo noi in mezzo al nulla. Niente case, Segnali di Vita, esseri animati. Nemmeno una capra. Il D.E.S.E.R.T.O. \u00e8 un unico immenso respiro, un inizio che potrebbe risultare sempre uguale a se stesso: non sembra aver mai bisogno di cambiare. Eppure si ha quasi l\u2019impressione di sentirne il suono minimale, essenziale, confidenziale. Un […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":54158,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nche sprofondano per due o tre morbidi centimetri nella sabbia. Intuisco la pazienza delle montagne nello stare ad ascoltare i nostri pensieri che danzano sulle labbra del Ghibli, Vento di mezzogiorno.<\/p>\n
\nNon va pi\u00f9 n\u00e9 avanti n\u00e9 indietro.
\nIn un primo momento pensiamo che l\u2019autista abbia fatto apposta, magari per mettere un po\u2019 pi\u00f9 di brivido alla nostra gi\u00e0 avventurosa escursione. Ma poco dopo capiamo che non \u00e8 uno scherzo: sembra seriamente preoccupato.
\nScendiamo dal mezzo e iniziamo a spingere.
\nNULLA SI MUOVE_
\nCi guardiamo intorno – ovviamente non c\u2019\u00e8 nessuno.
\nCominciamo a ridere e anche lui pare contento, perch\u00e9 capisce che non l\u2019abbiamo presa poi cos\u00ec male.
\nFortunatamente, dopo alcuni tentativi mal riusciti, la situazione si sblocca e il mezzo riprende bofonchiando il suo cammino.
\nAccogliamo il risultato con un tripudio di gioia, urla, applausi e pacche reciproche sulla spalla.
\nPoco dopo per\u00f2 incontriamo un bivio:
\nla traccia che stiamo seguendo, senza motivo, si biforca in due direzioni assolutamente identiche, che paiono divergere all’infinito senza motivo.
\nIl nostro autista si ferma al limitare della diramazione.
\nPensa assorto e guarda incerto per alcuni lenti istanti. Come se annusasse la situazione.
\nPoi la decisione: andremo da quella parte.
\nInspiegabilmente non ha seguito nessuna delle due direzioni ma con la Jeep ha cominciato a percorrere il wadi che scende rapido sulla sinistra, lungo il quale per\u00f2, non c\u2019erano tracce del passaggio di altri mezzi. Abbiamo fiducia nel nostro uomo e non aggiungiamo nulla.
\nPoco dopo ritroviamo la pista principale. Abdallah ha seguito la traccia dell’acqua: era la strada pi\u00f9 breve per scendere dall’altura. E lui lo sapeva.<\/p>\n
\nSpesso si sofferma a descrivere le differenze tra una vita tradizionale, ancora permeata di valori saldi e un’epoca moderna, per lui ancora indecifrabile, in cui i princ\u00ecpi di un tempo vengono spesso calpestati.<\/p>\n
\nEccone una!<\/em>\u201d<\/p>\n
\n\u201cAssout<\/em>\u201d \u00e8 un termine tuareg che rimanda ad un sentimento contrastante di nostalgia e benessere una sorta di Saudade del mondo arabo, condita per\u00f2, da note di speranza e positivit\u00e0.<\/p>\n
\nAvremmo bisogno invece tutti di amore quotidiano, semplice, costante. Di spargere brezza di gioia. Il benessere dipende dalla profondit\u00e0 del sentimento che vi ha spinto a compiere una determinata azione e dal significato delle relazioni che siete riusciti ad instaurare con la vostra stessa anima e con chi vi circonda. Se sarete in grado di dare un significato allo sforzo, all\u2019impegno e soprattutto se sarete capaci di trasmettere agli altri quello che avete imparato, riceverete una grande ricompensa. Questo sar\u00e0 pi\u00f9 appagante di qualsiasi guadagno. Quando vi si presenta una scelta, un bivio, prendete LA TERZA STRADA, quella che nessuno ha ancora percorso, fidatevi del vostro intuito, cercate di realizzare qualcosa di migliore rispetto a ci\u00f2 che vi ha preceduto.<\/em>
\nCREATE UNA PISTA: insegnate agli altri la via del perdono, della gratitudine. Se ogni giorno mostrate al cammello dove si trova il pozzo, il giorno del viaggio il cammello si sar\u00e0 gi\u00e0 dissetato e vi porter\u00e0 a destinazione. Abbeveratevi di cultura di fraternit\u00e0, siate messaggeri di meraviglia con tutti, indistintamente. E il prossimo mondo sar\u00e0 sicuramente diverso da questo che abbiamo ora.”<\/em><\/p>\n
\nWadi Rum Desert, Giordan, 26 april 2017<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"