{"id":54268,"date":"2020-01-20T10:00:31","date_gmt":"2020-01-20T09:00:31","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=54268"},"modified":"2020-01-29T12:55:37","modified_gmt":"2020-01-29T11:55:37","slug":"rumori-del-dolore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/rumori-del-dolore\/","title":{"rendered":"Rumori del dolore"},"content":{"rendered":"
Busto Arsizio – In occasione del 76\u00b0 anniversario della deportazione nei campi di sterminio di Mauthausen di alcuni lavoratori della Ercole Comerio di Busto Arsizio, si \u00e8 aperta, nella sede di Spazio Arte Carlo Farioli, la mostra fotografica dell’artista Giuseppe Cozzi, intitolata \u201cRumori del dolore”. L’esposizione, inserita nell’ambito degli appuntamenti della commemorazione,
\npresenta un nucleo di opere che racconta testimonianze di un passato incancellabile nei campi di sterminio, visitate e filtrate dalla sensibilit\u00e0 dell’artista.
\nOggetti come occhiali, scarpe e barattoli di latta accatastati, diventano protagonisti e prendono voce. Le immagini di Cozzi colgono queste sensazioni, per un attimo diventano realt\u00e0 e si animano, mentre i rumori, nel silenzio, si fanno musica assordante.
\n” Fotografare quei luoghi – spiega l’artista – non \u00e8 stato semplice perch\u00e8 significava dare immagine al dolore e alla morte. Ma nello stesso tempo contribuivo a dare testimonianza della crudelt\u00e0, della disumanit\u00e0 subita da vittime innocenti. Riprendere dettagli come le ciabatte, le scarpe, gli occhiali e le protesi ammassate \u00e8 stato davvero difficile e tante foto, per rispetto alla memoria di coloro che hanno vissuto queste atrocit\u00e0, non le ho scattate”.
\nIn mostra anche scorci e crude vedute, che il fotografo documenta e interpreta attraverso le proprie emozioni.
\nNon sono solo fotografie ma pensieri e riflessioni che il filo spinato annoda per non dimenticare.
\nL\u2019esposizione, nella sede di via Silvio Pellico, sar\u00e0 visitabile sino al 26 gennaio, da gioved\u00ec a sabato, dalle 16.30 alle 19; domenica 10.30 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.<\/p>\n
Giuseppe Cozzi (Milano 1957). Appassionato da sempre di fotografia e abituale frequentatore di quella in bianco e nero, allestisce la sua prima mostra in Valganna (Va) nel 2010. Seguono esposizioni personali e collettive a Legnano, Castellanza, Mantova, Venezia, Busto Arsizio, Castellazzo di Bollate, Varese, Arles, Grenoble, Canegrate. Con l\u2019Afi (l\u2019Archivio Fotografico Italiano), espone nell\u2019ambito del Festival Fotografico Europeo (2016-17) e partecipa alla realizzazione di volumi ispirati al territorio lombardo e non solo. Recenti le collaborazioni con lo scrittore Pino Landonio con scatti sui monumenti celebrativi all’aperto di Milano e per il libro Rott’amati – virt\u00f9 e limiti della vecchiaia. Partecipa, nello scorso mese di novembre, alla pubblicazione della raccolta di Poesie Ul ped\u00e0gn su\u2018na card\u00e8ga, della canegratese Annunciata Colombo.<\/p>\n
Anita Venegoni<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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