{"id":54393,"date":"2020-01-31T09:53:29","date_gmt":"2020-01-31T08:53:29","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=54393"},"modified":"2020-01-31T11:57:11","modified_gmt":"2020-01-31T10:57:11","slug":"il-fantasma-di-manigunda","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-fantasma-di-manigunda\/","title":{"rendered":"Il Fantasma di Manigunda"},"content":{"rendered":"
Il Professore, alla fine della spiegazione, con un risolino compiacente, si sposta al centro della sala e ci mostra il sarcofago. E\u2019 freddo, di pietra chiara. <\/p>\n Cairate<\/strong> \u00e8 un minuscolo comune della provincia di Varese, che ha letteralmente attraversato i secoli. Oggi il Monastero<\/strong> di Cairate \u00e8 un luogo prezioso e silenzioso, fortunatamente sotto tutela dell\u2019Unesco. Osservando una delle stanze, con luminosi affreschi cinquecenteschi in buono stato di conservazione, forse la dimora delle badesse che sono succedute a Manigunda, viene spontanea qualche altra domanda. Perlustrando la stanza ci si accorge che la badessa possedeva anche un bagno privato in camera, particolare assolutamente inedito per una suora, anche se si tratta di un\u2019aggiunta successiva. Mi attardo nella sala delle sepolture per scattare alcune foto. Non percepisco nemmeno pi\u00f9 la voce della guida in lontananza. Tra l\u2019altro si avvicina l\u2019ora delle streghe poich\u00e9 si tratta di una visita notturna, felice proposta dell\u2019amministrazione comunale per attrarre ospiti. Ora avverto un rumore in sottofondo ma sono soltanto i latrati dei cani. Il Viaggiator Curioso,<\/em> Il Professore, alla fine della spiegazione, con un risolino compiacente, si sposta al centro della sala e ci mostra il sarcofago. E\u2019 freddo, di pietra chiara. \u201cGuardatevi intorno: vedete per caso qualcosa che si muove?\u201d Suggerisce convinto. \u201cE\u2019 possibile, siamo a Cairate: \u00e8 il Fantasma di Manigunda!\u201d Cairate \u00e8 un minuscolo comune della provincia […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":54395,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\n\u201cGuardatevi intorno: vedete per caso qualcosa che si muove?<\/em>\u201d Suggerisce convinto.
\n\u201cE\u2019 possibile, siamo a Cairate: \u00e8 il Fantasma di Manigunda!<\/em>\u201d<\/p>\n
\nNacque come villa romana nel I sec. d.C., poi divenne fortezza militare longobarda fin dal VI sec., in seguito borgo medievale di enorme importanza strategica. In epoca rinascimentale fece parte del Ducato di Milano e nel 1535 divenne dominio spagnolo. Successivamente cadde sotto l’influenza dell\u2019Impero Austriaco, poi Napoleonico, quindi fu annesso al Regno Lombardo-Veneto ed infine fu conquistato dai piemontesi nel Risorgimento. Insomma, da qui sono passati proprio tutti.<\/p>\n
\nSorto, come dicevamo, sui resti di una Domus Romana, le cui tracce sono state rinvenute nelle stratificazioni al di sotto delle stanze monastiche, il convento vero e proprio fu fondato da una misteriosa principessa longobarda di nome Manigunda<\/strong>, che ne divenne Badessa.
\nLa giovane, gravemente malata, ricevette la profezia secondo la quale sarebbe guarita soltanto abbeverandosi ad una fonte miracolosa. Manigunda promise in cambio di prendere i voti e quando effettivamente guar\u00ec, si fece monaca, facendo erigere questo Monastero. Siamo nell\u2019anno 737 d.C..
\nCos\u00ec narra la leggenda e in verit\u00e0, nel cortile, in posizione isolata rispetto alle altre sepolture, nel XV secolo, \u00e8 stato ritrovato un sarcofago contenente i resti di una donna sontuosamente vestita. Si \u00e8 pensato quindi di aver rinvenuto il corpo della Badessa.
\nIn realt\u00e0 \u00e8 molto strano che una monaca si sia fatta seppellire con abiti sfarzosi, tanto pi\u00f9 che in una pergamena rinvenuta negli archivi, ella sembra dichiarare esplicitamente di indossare un umile abito monacale, \u00abveste monialium induta<\/em>\u00bb.
\nPare comunque che lo spirito della donna non voglia proprio lasciare il monastero: da secoli, c\u2019\u00e8 chi giura di averla vista aggirarsi tra stanze e corridoi sinistri, di averne spesso udito i lamenti e gli scricchiolii, di aver scorto inspiegabili movimenti di porte e finestre in assenza di vento. Qualche anno fa, un operaio impegnato nei lavori di restauro, pare abbia scattato persino una foto al fantasma, attirando in loco esperti di spettri da tutt\u2019Italia.
\nIn quell\u2019occasione giunsero qui persino i conduttori di un programma televisivo di una nota rete nazionale per casalinghe. Fu persino necessario l\u2019intervento di alcuni dipendenti comunali per allontanare la folla dei curiosi.<\/p>\n
\nAnzich\u00e9 soggetti religiosi, che si sarebbero meglio adattati alla funzione del luogo, sono dipinti strumenti musicali, animali esotici, piante, drappi che lasciano trasparire un gusto ed una raffinatezza davvero sorprendenti, ma poco adatti alla proverbiale rigidit\u00e0 di un ordine monastico.<\/p>\n
\nChi governava questo luogo svolgeva quindi una funzione ben diversa dall\u2019 \u201cora et labora<\/em>\u201d e a quanto pare, possedeva un potere pi\u00f9 temporale che spirituale.<\/p>\n
\nAvendo l\u2019occhio fisso nel mirino della fotocamera, non mi accorgo che il gruppo di visitatori al quale mi ero aggregato si \u00e8 spostato in un\u2019altra ala del monastero. Mi volto di scatto in dietro, poi a destra e a sinistra ma nulla di vivo. Solo tracce del passato.<\/p>\n
\nLa leggenda vuole che in questo monastero dorm\u00ec Federico Barbarossa, la notte prima della famosa battaglia di Legnano. Pare che gli abitanti del borgo, contrari all\u2019invasione dell’Imperatore, per disturbarne il sonno, istigarono i cani ad abbaiare tutta la notte o, secondo un\u2019altra versione, inviarono le ragazze del paese ad intrattenere i soldati del suo esercito.
\nComunque siano andate le cose il Barbarossa e le sue truppe non riposarono bene quella notte e il giorno seguente, forse anche a causa degli abitanti di Cairate, persero clamorosamente la battaglia.
\nComincio a preoccuparmi per la mia sorte.
\nMi viene in mente che la stanza in cui mi trovo, attraverso un passaggio, da direttamente sul chiostro. Dal cortile potr\u00f2 sicuramente vedere le lanterne degli altri visitatori o quantomeno udirne le voci.
\nPercorro nuovamente la sala delle sepolture. Osservo per un istante il sarcofago, chiuso da una pesante lastra con varie iscrizioni.
\nHo un sobbalzo. Avrei giurato di averlo visto aperto, poco fa.<\/p>\n
\nCairate (VA), 18 luglio 2019.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"