{"id":55107,"date":"2020-03-31T12:49:08","date_gmt":"2020-03-31T10:49:08","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55107"},"modified":"2020-03-31T12:49:08","modified_gmt":"2020-03-31T10:49:08","slug":"musei-a-portata-di-click","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/musei-a-portata-di-click\/","title":{"rendered":"Musei a portata di click"},"content":{"rendered":"
In questa pandemia mondiale i musei italiani si sono reinventati: la loro chiusura fisica ha portato ad una apertura nella rete. Con risultati sorprendenti. MILANO<\/strong><\/p>\n Sul canale Youtube, sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram del <\/span>Museo Bagatti Valsecchi di Milano<\/b> \u00e8 stata inaugurata una piacevole rubrica dal titolo <\/span>#FORSENONSAPEVICHE<\/b><\/a> in cui la conservatrice del museo racconta curiosit\u00e0 ed aneddoti inediti sulla Casa e sulle sue collezioni. Lucia Pini \u00e8 una vera divulgatrice come ho avuto modo di appurare in un\u2019<\/span>intervista passata<\/b><\/a> e sceglie la strada del racconto breve in cui i veri protagonisti sono gli oggetti custoditi presso il Bagatti Valsecchi. Per il momento ci ha mostrato uno stipo bargue\u00f1o della fine del \u2018500 e un astuccio portapenne della fine del\u2019400 e dei primai anni del\u2019500. Attendiamo di sentire le storie di tanti altri oggetti delle collezioni.<\/p>\n
\n<\/span>Italia, salotto di casa<\/span>. Annunciazione, annunciazione. I musei italiani hanno scoperto le potenzialit\u00e0 del digitale in tempi drammatici come quelli che stiamo vivendo. La chiusura fisica imposta per la sicurezza dei cittadini ha portato le istituzioni museali a reinventarsi sul web. Oltre a consentire ai visitatori veri e propri tour virtuali, i musei stanno portando avanti una \u201c<\/span>resistenza culturale\u201d <\/b>per dirla con le parole del direttore della Pinacoteca di Brera, <\/span>James Bradburne<\/b>. Si moltiplicano infatti le iniziative messe in campo per far conoscere al pubblico recluso in casa il patrimonio storico-artistico, per essere vicini a visitatori reali e potenziali.
\n<\/span>Qualcuno dir\u00e0: era anche ora o come dice una mia amica in dialetto molisano <\/span>\u00ab\u00e8 semp ora\u00bb<\/span><\/i>. Per le serie: ci voleva il coronavirus per far capire alle istituzioni museali italiane quante opportunit\u00e0 di comunicazione e di condivisione di contenuti offrano i social network. A sottolineare come l\u2019Italia sia sempre in ritardo. Non mi sento di abbracciare in toto questa posizione critica. Troppo comoda la visione disfattista e distruttiva, piuttosto radicata in questo Paese. Plaudo, invece, ai tentativi, spesso riusciti, di approdo sui social da parte dei musei. Un caso di successo \u00e8 quello gi\u00e0 menzionato della Pinacoteca di Brera e dei suoi <\/span>Appunti per una resistenza culturale<\/b><\/a>. Ma ce ne sono anche altri che voglio menzionarvi.
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