{"id":55386,"date":"2020-04-23T15:22:35","date_gmt":"2020-04-23T13:22:35","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55386"},"modified":"2020-04-23T17:31:52","modified_gmt":"2020-04-23T15:31:52","slug":"nella-primavera-del-coronavirus-la-bambina-coi-fiori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/nella-primavera-del-coronavirus-la-bambina-coi-fiori\/","title":{"rendered":"Nella primavera del coronavirus colpisce la \u00abbambina coi fiori\u00bb e il suo sguardo"},"content":{"rendered":"
Il quadro <\/span>Bambina coi fiori\u00a0<\/i>di Giacomo Balla<\/b>,<\/b>\u00a0esposto al Castello di Masnago a Varese<\/strong>, appare di una attualit\u00e0 sconcertante. In questo periodo di grande precariet\u00e0 e di privazioni delle nostre libert\u00e0, tra cui quella del contatto con la natura, di cui forse i bambini pi\u00f9 ne soffrono, lo sguardo malinconico di questa fanciulla, non pu\u00f2 che fare pensare a loro. I tanti bambini che oggi non possono, certo per la salvaguardia della propria salute e di coloro che gli stanno intorno, uscire in giardino, scorrazzare in un prato e raccogliere i fiori che la primavera ci offre. E s\u00ec, perch\u00e9 lo sguardo penetrante di Luce, cos\u00ec si chiama la nostra interprete e portavoce di un generazione, sembra fissarci e domandarci perch\u00e9 non pu\u00f2 fare quello che ha sempre fatto, semplicemente stare all’aperto e portare tanti fiorellini alla mamma. Cristina Pesaro<\/i><\/strong><\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Il quadro Bambina coi fiori\u00a0di Giacomo Balla,\u00a0esposto al Castello di Masnago a Varese, appare di una attualit\u00e0 sconcertante. In questo periodo di grande precariet\u00e0 e di privazioni delle nostre libert\u00e0, tra cui quella del contatto con la natura, di cui forse i bambini pi\u00f9 ne soffrono, lo sguardo malinconico di questa fanciulla, non pu\u00f2 che […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":55387,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,15],"tags":[303,1113],"yoast_head":"\n
\n<\/span>La riflessione si fa qui pi\u00f9 universale: mai come quest’anno la natura \u00e8 cos\u00ec rigogliosa, insieme agli animali si riprende i propri spazi e diventa la vera protagonista del creato ridimensionando la nostra esistenza.
\n<\/span>Il dipinto del 1902, uno dei capolavori della collezione, \u00e8 giunto ai Musei Civici di Varese grazie al lascito di Amelia Bolchini De Grandi del 1965, \u201cper dare decoro e lustro alla sua cara citt\u00e0 natale\u201d insieme a molti altri quadri. E cos\u00ec, questa munifica donazione, oggi conservata al Castello di Masnago diede vita alla collezione varesina di dipinti e fece da incentivo per altri collezionisti.
\n<\/span>Il quadro \u00e8 significativo per l’appartenenza al periodo prefuturista di Balla \u2013 che noi pi\u00f9 conosciamo – <\/b>quando, originario di Torino si era trasferito a Roma con la madre che fin da subito sostenne la formazione del figlio che aveva frequentato l’Accademia Albertina di Torino. In questi anni l’artista si dedic\u00f2 con passione a una pittura di cromatismo vivace e incentrato su tagli ispiratati dalla vita moderna, anche sulla scorta di quanto aveva appreso a Parigi in un viaggio nel 1901 dove aveva preso conoscenza delle pi\u00f9 aggiornate esperienze artistiche e dell’evoluzione della fotografia, grande passione giovanile e primo impiego del pittore.
\n<\/span>Bambina coi fiori <\/i><\/b>sembra un esempio efficace a questo riguardo, poich\u00e9 la tela riconduce alla tecnica in bilico tra divisionismo e postimpressionismo. L’immagine della bambina, la figlia Luce, si segnala per un’inquadratura particolare:<\/span> la figura si staglia su uno spazio di giardino segnato solo da alti ed esili tronchi e, ripresa nella sua visione frontale, sembra fissarci ed uscire dalla tela e presentarsi, con le mani colme di fiori allo spettatore<\/b>. Il linguaggio divisionista si sfalda per lasciare spazio a una pennellata libera e informale a\u00a0 complesse trasparenze e delicati effetti luministici che contribuiscono ad conferire alla bambina un’espressione straniante.<\/span><\/p>\n