{"id":55492,"date":"2020-04-30T09:46:12","date_gmt":"2020-04-30T07:46:12","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55492"},"modified":"2020-04-30T09:46:12","modified_gmt":"2020-04-30T07:46:12","slug":"gita-virtuale-tra-i-paesaggi-varesini","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/gita-virtuale-tra-i-paesaggi-varesini\/","title":{"rendered":"Gita virtuale tra i paesaggi varesini"},"content":{"rendered":"
Forse non manca molto tempo a quando potremo ritornare a godere dei nostri paesaggi, incantevoli meravigliosi e per noi unici. Intanto per\u00f2 possiamo accontentarci, e non \u00e8 poco, di ammirare qui e presto ai musei civici i dipinti che li ritraggono.<\/p>\n
E come non cominciare da questo Veduta del Sacro Monte<\/b><\/i> <\/i>del 1934 di Domenico De Bernardi<\/b>.
\nLo scorcio \u00e8 quello del Sacro Monte, della cui vista si pu\u00f2 godere dal borgo di Velate<\/b>. La figura che sale \u00e8 solo abbozzata con pochi colpi di pennello in una giornata primaverile. La stesura pittorica \u00e8 molto leggera tanto da far apparire in alcuni punti la tavola sottostante. Ci\u00f2 restituisce un senso di vibrazione cromatica che caratterizza la produzione degli Anni Trenta. Il dipinto<\/b> ha avuto un esordio espositivo di rilievo in occasione della IV Mostra Nazionale del Paesaggio del 1934 ed ebbe cos\u00ec successo da essere pubblicato sulla copertina della rivista “Le vie d’Italia”, mensile del Touring Club Italiano<\/b>.<\/p>\n
De Bernardi, insieme a Montanari, indiscusso protagonista della pittura tra le due guerre a Varese, dopo gli studi in ingegneria inizi\u00f2 a frequentare un grande maestro dell’epoca come il pittore Aldo Carpi da cui deriv\u00f2 la passione per il grafismo e Lodovico Cavaleri che port\u00f2 il nostro artista a prediligere la veduta paesaggistica.<\/p>\n
Sempre di De Bernardi \u00e8 la tavola <\/b>Aprile sul Bardello <\/b><\/i>del 1937, <\/i>dedicata e donata all’amico Domenico Bonazzola che poi lasci\u00f2 questo dipinto, insieme a numerosi altri, ai musei varesini. Il trattamento della superficie e la pennellata sono molto simili alla Veduta del Sacro Monte e il quadro risente dei primi insegnamenti di Lodovico Cavaleri. <\/b><\/p>\n
Inevitabile appare dunque il confronto con Sorgenti del lago di Ganna <\/b><\/i>del 1913 di Lodovico<\/b> Cavaleri<\/b> che raffigura uno scorcio naturalistico dei dintorni di Varese. Studente di medicina, Cavaleri inizi\u00f2 a dipingere come autodidatta, dedicandosi esclusivamente al tema della veduta. Il paesaggio della Valganna, dove il pittore soggiorn\u00f2 a lungo, \u00e8 tradotto in un linguaggio brillante e materico:qui ha saputo cogliere una giornata nuvolosa, forse un inizio di primavera, illustrando un paesaggio tutto giocato sui toni freddi del grigio e del verde<\/b>. Una \u201cbella pittura\u201d che gli garant\u00ec un discreto successo commerciale e numerose commissioni pubbliche, oltre agli acquisti ufficiali del re. Nel 1893 l\u2019artista vinse anche la medaglia d\u2019oro alla Mostra Nazionale della Societ\u00e0 di Belle Arti a Milano. Interessante ricordare che Cavaleri fu anche un importante pubblicitario: a lui si devono infatti i notissimi manifesti per la Birra Poretti del 1900 e nel 1918.<\/p>\n
Cristina Pesaro<\/i><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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