{"id":55534,"date":"2020-05-06T12:25:07","date_gmt":"2020-05-06T10:25:07","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55534"},"modified":"2020-05-06T12:25:07","modified_gmt":"2020-05-06T10:25:07","slug":"un-omaggio-a-tutte-le-nostre-mamme","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/un-omaggio-a-tutte-le-nostre-mamme\/","title":{"rendered":"Un omaggio a tutte le nostre mamme"},"content":{"rendered":"
Con l’approssimarsi della festa della mamma, vogliamo ricordare la figura pi\u00f9 significativa della nostra vita con questo dipinto di Giuseppe Montanari<\/strong> deglia anni ’30 del secolo scorso che evoca il rapporto tenero e indissolubile che lega una mamma al suo bambino.<\/p>\n Il dipinto La Madre<\/strong> fu acquistato al prezzo di 1.600 lire dall\u2019Amministrazione comunale a seguito della visita del podest\u00e0 di Varese, Domenico Castelletti, alla mostra personale del pittore, che si tenne nel 1934 presso la Galleria Ars Nova di via del Cairo. L\u2019opera si colloca cronologicamente in un momento cruciale della produzione del pittore e l\u2019acquisto da parte del Comune, documenta i rapporti stretti che intercorsero tra il pittore e i rappresentanti delle istituzioni locali. Il nostro dipinto si caratterizza per il solido impianto volumetrico delle figure tipico del Novecento ma risente ancora della lezione di Cesare Tallone, per l’uso di un colore morbido, di una stesura fresca, veloce e immediata.<\/strong> Cristina Pesaro<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Con l’approssimarsi della festa della mamma, vogliamo ricordare la figura pi\u00f9 significativa della nostra vita con questo dipinto di Giuseppe Montanari deglia anni ’30 del secolo scorso che evoca il rapporto tenero e indissolubile che lega una mamma al suo bambino. Il dipinto La Madre fu acquistato al prezzo di 1.600 lire dall\u2019Amministrazione comunale a […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":55535,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[15],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nOriginario di Osimo, Montanari si trasfer\u00ec ben presto a Milano, dove divenne allievo di Cesare Tallone presso l\u2019Accademia di Brera. Dopo la prima guerra mondiale si stabil\u00ec a Varese ma rimase in contatto con gli ambienti culturali pi\u00f9 aggiornati, negli anni tra le due guerre aderisce a Novecento Italiano<\/strong>, un movimento artistico di cui l’artista diventa un esponente tra i pi\u00f9 significativi. Il Novecento ripropose la centralit\u00e0 della tradizione e della storia, del classicismo e della fedelt\u00e0 figurativa, del racconto e della celebrazione aulica. Le opere sono caratterizzate da forme plastiche e geometriche e i generi prediletti sono ritratti, nature morte e paesaggi.<\/strong> Lo stile presenta una particolare durezza espressiva, e iconografie semplici ma solenni e monumentali.<\/p>\n
\nIl cartellino apposto sul retro del telaio certifica il viaggio dell\u2019opera negli Stati Uniti in occasione di un\u2019esposizione a Pittsburgh e avvalora il ruolo di artista cruciale per l\u2019arte italiana cui assurse Montanari durante quella stagione. Il pittore fu chiamato a partecipare a numerose rassegne organizzate Oltreoceano e, almeno per quanto concerne le arti figurative, fu tra i protagonisti del panorama lombardo tra 1920 e 1940, tanto che uno dei suoi capolavori, presentato nel 1926 alla Prima Mostra del Novecento Italiano e intitolato Il pomo<\/strong> \u2013 un dipinto che rievoca in chiave moderna l\u2019episodio mitologico di Paride (olio su tela, 1926) \u2013 oggi si conserva alla Galleria Nazionale di Ottawa, mentre Sul Ring<\/strong> \u00e8 al Petit Palais di Parigi, Calciatori<\/strong> \u00e8 alla Galleria d\u2019Arte Moderna di Roma e Pescatori<\/strong>, dopo aver vinto un premio proprio all\u2019Internazionale di Pittsburgh nel 1930, \u00e8 confluito nelle raccolte del Comune di Milano.<\/p>\n