{"id":55713,"date":"2020-05-22T14:43:30","date_gmt":"2020-05-22T12:43:30","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55713"},"modified":"2020-05-22T14:43:30","modified_gmt":"2020-05-22T12:43:30","slug":"il-linguaggio-in-bianco-e-nero-di-andrea-penzo","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/il-linguaggio-in-bianco-e-nero-di-andrea-penzo\/","title":{"rendered":"Il linguaggio in bianco e nero di Andrea Penzo"},"content":{"rendered":"
La clausura dovuta al virus,previo adeguate cautele, pare giunta al termine aprendo spazi retrospettivi e propositivi, a meno che l\u2019illogicit\u00e0 del potere politico proibisca l\u2019apertura tra regioni aprendo a voli internazionali e a compagnie aeree che hanno imposto la loro volont\u00e0 ottenendo l\u2019annullamento delle distanze di sicurezza.
\nSe non potendo accedere ai rispettivi studi, pittori e scultori hanno comunque potuto operare in spazi domestici, un fotografo la cui specificit\u00e0 non sia lo still life, come ha vissuto questi mesi si isolamento?
\nA tale proposito abbiamo incontrato nella sua abitazione di Castelletto Sopra Ticino Andrea Penzo, classe 1992, per conoscere come umanamente e professionalmente come ha vissuto il suo confino.<\/p>\n
Al netto di ogni retorica, come \u00e8 andata?<\/p>\n
\u201cDurante le prime settimane mi sono guardato attorno, ho cercato di osservare con attenzione l\u2019ambiente nel quale vivo con uno sguardo nuovo e a tal punto, ispirandomi alla pittura di Morandi, ho accostato oggetti d\u2019uso comune per poi fotografarli. Ho inoltre osservato il mutare della luce durante le ore del giorno e ho cercato di fissare in immagini ogni minima sfumatura. Dopodich\u00e9 ho iniziato a ordinare i miei archivi, accorgendomi di quanto fotografare in digitale crei accumuli obsoleti. Mi sono dedicato, parallelamente alla fotografia, alla creazione di alcuni video, ma per ora il materiale \u00e8 l\u00ec in attesa di montaggio<\/em>\u201d.<\/p>\n L\u2019avvento del virus ti ha fatto saltare due mostre dove le tue fotografie dialogavano con artisti che operano attraverso il segno e il disegno.<\/p>\n \u201cLe mostre non sono state cancellate, il problema \u00e8 capire quando.<\/em> Recentemente hai avuto un importante riconoscimento: sei stato tra i finalisti del Premio Arti Visive San Fedele con alcune tue foto in mostra, cosa hai ricevuto da una simile esperienza?<\/p>\n \u201cSino a quel momento avevo frequentato esclusivamente ambienti fotografici. In quell\u2019occasione ho avuto l\u2019opportunit\u00e0 di relazionarmi con persone che spaziavano dalla pittura, alla scultura, dal disegno, al cinema.<\/em> Essendo privo di paraocchi ti distingui dalla categoria di chi \u00e8 convinto che la fotografia sia l\u2019unica forma d\u2019arte possibile. I tuoi interessi spaziano dalla lettura ad altre forme d\u2019arte, dalla musica al cinema che per forza maggiore siamo stati tutti costretti a vedere il televisione. In merito a tutto ci\u00f2, come ti sei mosso?<\/p>\n \u201cA volte mi rimprovero di non avere impegnato nel migliore dei modi il tempo a disposizione ho letto alcuni romanzi di Murakami, autore che mi affascina per le sue sfumature oniriche e per l\u2019introspezione dei personaggi, in ambito fotografico ho riflettuto su alcune immagini di Ghirri , ho riletto \u201cLo specchio vuoto\u201d di Scianna, interessante analisi sulla memoria e sull\u2019identit\u00e0. Film pochi, tra tutti \u201cFuoco cammina con me\u201d di Lynch, una serie televisiva, non di ultima uscita, quale \u201cBoris\u201d, dove si colgono i vizi insiti negli ambienti televisivi. Per quanto riguarda la musica, il gruppo C.S.I. e la riscoperta di una trilogia di Neil Young, dalle sonorit\u00e0 intime, ideali in questo periodo<\/em>\u201d.<\/p>\n La clausura, previa l\u2019imbecillit\u00e0 di quelli che non mettono la mascherina e dei loro simili che pur indossandola la tengono calata sul collo perch\u00e9 fa ganzo, pare giunta al termine, progetti immediati?<\/p>\n \u201cAl di l\u00e0 delle due mostre da riprogrammare vorrei dare certezza agli appunti e ai progetti messi su carta ripartendo con rinnovata energia<\/em>\u201d.<\/p>\n Se pur brevemente, al fine di fare intendere le tendenze creative di Andrea Penzo, riportiamo quanto scritto da Chiara Canali e Cristina Moregola.<\/p>\n \u201cAndrea Penzo \u00e8 un giovane fotografo che ha scelto di utilizzare un linguaggio in bianco e nero, fortemente contrastato, duro, privo di grigi, il cui impatto comunicativo si esprime attraverso la forma e la composizione della foro<\/em>\u201d.<\/p>\n \u201cNegli spazi aperti, nelle piazze e strade di una invisibile citt\u00e0 interpretata da Penzo come fosse un palcoscenico definito solo da luci e ombre si muovono simili a comparse gli attori sociali, abitanti di uno spazio indefinito e di una oscura immensit\u00e0<\/em>\u201d.<\/p>\n Mauro Bianchini<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" La clausura dovuta al virus,previo adeguate cautele, pare giunta al termine aprendo spazi retrospettivi e propositivi, a meno che l\u2019illogicit\u00e0 del potere politico proibisca l\u2019apertura tra regioni aprendo a voli internazionali e a compagnie aeree che hanno imposto la loro volont\u00e0 ottenendo l\u2019annullamento delle distanze di sicurezza. Se non potendo accedere ai rispettivi studi, pittori […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":55715,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[12],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLa prima era con Claudia Canavesi dove i nostri lavori si concentravano sulla specificit\u00e0 degli spazi e su un comune sentir stilistico e concettuale.<\/em>
\nIl lavoro con Azelio Corni, che ho condiviso fotograficamente con Alberto Visconti, ha pi\u00f9 un taglio documentativo. Lo studio di Azelio, composto da grandi spazi all\u2019interno di un ex filatoio, \u00e8 affascinante e le sue opere, di grandi dimensioni si impongono alla suggestione dell\u2019ambiente definendo a pieno la personalit\u00e0 di chi le ha concepite. A tale proposito mi ha fatto piacere quando nel corso della serata a lui dedicata presso la sede del Fotocineclubverbano a Sesto Calende, Azelio ha dichiarato di avere visto attraverso le mie immagini il suo lavoro sotto un\u2019ottica nuova<\/em>\u201d.<\/p>\n
\nE\u2019 stata una esperienza coinvolgente e intellettualmente stimolante<\/em>\u201d.<\/p>\n