![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/1-Il-Fiore-della-Resilienza-282x300.jpg\")
Esattamente il 21 marzo 2020, primo giorno di primavera e in piena quarentena decide di fare qualcosa di importante per s\u00e9 stessa e per gli altri: \u201cVoglio manifestare cos\u00ec la mia solidariet\u00e0 e dare un pseudo contributo all\u2019umanit\u00e0, a coloro che sono in prima linea a combattere il virus e rischiano la loro vita, o a coloro che a casa non torneranno pi\u00f9.\nIo sono fortunata perch\u00e9 ho casa e bottega insieme. Nel mio laboratorio attrezzato per la ceramica e coi forni per la cottura Raku, modello, dipingo, cerco di far crescere piantine di pomodoro per l\u2019orto estivo\u201d.<\/p>\n
![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/3-PROPOSTA-202x300.jpg\")
E cos\u00ec pian piano prende forma un <\/b>dipinto sul muro del terrazzino di casa<\/b>, quasi un urlo di speranza all\u2019universo. \u201cL\u2019ho chiamato Fiore della Resilienza<\/b> e l\u00ec rester\u00e0, per ricordare questo periodo di isolamento, per essere tutti uniti e solidali a lottare contro il dilagare del coronavirus<\/b>. Per me questa \u00e8 una occasione per imparare dagli errori commessi, per guardare con occhi diversi la vita e la nostra bellissima terra, per ringraziare e ricordare quanto siamo fortunati e con coraggio e determinazione lottare per un futuro pi\u00f9 responsabile.Un \u201cFiore\u201d per non dimenticare. Oggi siamo al mese di maggio, i giorni sono passati e ci siamo abituati alle nuove regole di convivenza col Covid-19. Il \u201cFiore della Resilienza\u201d \u00e8 l\u00ec bello eretto sul muro, lui non appassisce, non ha bisogno n\u00e9 di acqua n\u00e9 di sole ma, quando lo guardo mi ricorda la promessa per una terra migliore!\u201d<\/p>\n![\"\"](\"https:\/\/www.artevarese.com\/wp-content\/uploads\/2-bScorcio-dOriente-in-lockdown-217x300.jpg\")
Ma Anna Bernasconi non si \u00e8 fermata qui: infatti a quattro mani con il marito Luigi Mascheroni ha realizzato<\/b> un altro murales<\/b> dal titolo evocativo Scorcio d’Oriente<\/b>, sempre sulla parete esterna di casa. \u201cNasce principalmente dal desiderio di Luigi, scrittore e viaggiatore, un po’ assopito e nostalgico delle fughe in Oriente per mitigare quel senso di solitudine che pervade spesso il suo animo. \u00c8 stato un modo per andare oltre alle restrizioni del lockdown, un’evasione un p\u00f2 virtuale che abbiamo voluto condividere. In particolare Luigi Mascheroni, ha sentito il bisogno di \u201cnon dimenticare i lunghi sospiri mentre mi perdevo a contemplare l\u2019acqua pulita che scorreva tra le canne di bambu e proprio per riportarmi alla quiete d\u2019Oriente mi soffermo, lo guardo e una dolce brezza mi accarezza il ricordo.