{"id":55902,"date":"2020-06-11T12:00:03","date_gmt":"2020-06-11T10:00:03","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=55902"},"modified":"2020-06-11T11:33:52","modified_gmt":"2020-06-11T09:33:52","slug":"larte-e-facile","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-e-facile\/","title":{"rendered":"Gesto, segno, suono o rumore: tutto pu\u00f2 essere arte"},"content":{"rendered":"
Torino – E’ dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 \u2013 2007) compositore, artista e sperimentatore il secondo appuntamento delle esposizioni realizzate dalla Videoteca Gam in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. L’esposizione (Via Magenta, 31) rimarr\u00e0 in calendario sino al 27 settembre. Orari: venerd\u00ec e lunes\u00ec dalle 13 alle 20; sabato e domenica 10-19.<\/p>\n E.F.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Torino – E’ dedicato a Giuseppe Chiari (Firenze 1926 \u2013 2007) compositore, artista e sperimentatore il secondo appuntamento delle esposizioni realizzate dalla Videoteca Gam in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. La mostra presenta due video: Kunst ist einfach (L\u2019arte \u00e8 facile), del 1973, e Spoleto Concert. Nel primo l’artista riprende a telecamera […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":55905,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,417,64,327],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nLa mostra presenta due video: Kunst ist einfach<\/em> (L\u2019arte \u00e8 facile), del 1973, e Spoleto Concert<\/em>. Nel primo l’artista riprende a telecamera fissa, le parole che compongono la frase del titolo, tracciate a inchiostro di china su grandi fogli bianchi. La frase \u00e8 uno dei suoi pi\u00f9 noti statements dove vi si trova riassunto il senso del suo intero operare. Brevi affermazioni che intendono significare come in ogni gesto, segno, suono o rumore, pu\u00f2 essere arte. Arte in quanto aspetti della totalit\u00e0 di cui si compone la vita, nell’agire quotidiano e nella complessa sfera sonora e visiva del mondo ci rende attori e spettatori di una continua caotica creazione dove non esistono e non devono esistere regole compositive. Chiari, a partire dagli anni \u201950 invita a considerare una visione alternativa a quella cosmica che ripensa la musica a partire dalla libert\u00e0 del caos. Ecco che alla centralit\u00e0 del principio di composizione si sostituiscono quelli di improvvisazione e sperimentazione. Dagli strumenti tradizionali l\u2019attenzione si sposta sulle innumerevoli possibilit\u00e0 di produrre suoni con oggetti comuni, con materiali e sostanze come il vetro, la carta, l\u2019acqua. Chiari suona stanze, suona le citt\u00e0, immagina partiture per il traffico di automobili. E quando esegue la propria musica con strumenti classici come il pianoforte, nel video Spoleto Concert<\/em>, la tecnica pianistica si apre ad ogni possibile gesto. I tasti bianchi e neri si riducono a semplice sfondo visivo, mentre le mani si muovono al di sopra e nell\u2019aria. La tastiera per l’artista \u00e8 una lunga striscia bianca sulla quale lasciare un’impronta come sulla sabbia.
\nAffiancano i due video l’opera “La musica \u00e8 facile” realizzata nel 1972 e composta da quindici grandi fogli su ciascuno dei quali l\u2019artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese “con la consapevolezza che il suono del pennello sulla carta \u00e8 parte di quella musica totale di cui Chiari ci prepara all\u2019ascolto: i fogli sono spazio della parola, del disegno e del suono.<\/p>\n