{"id":56272,"date":"2020-07-24T09:30:45","date_gmt":"2020-07-24T07:30:45","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=56272"},"modified":"2020-07-24T12:03:46","modified_gmt":"2020-07-24T10:03:46","slug":"manuale-dafrica-lesson-n-1","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/manuale-dafrica-lesson-n-1\/","title":{"rendered":"Manuale d\u2019Africa (Prima lezione)"},"content":{"rendered":"
Sono in coda da pi\u00f9 di mezz\u2019ora. Un caldo irrespirabile asciuga l\u2019aria centellinata da un unico spiffero di finestra se\u00admiaperta, in questo stanzino dimenticato nel sottoscala di un ufficio comunale dell’opulento Varesotto. Non ce la faccio a soppor\u00adtare i pi\u00f9 di trenta aliti stipati qua dentro, in fila come profu\u00adghi. Eppure il passaporto mi serve ora: il mio aereo partir\u00e0 solo tra pochi giorni.<\/p>\n
Davanti a me staziona una signora piuttosto robusta, sui cin\u00adquant\u2019anni, elegantemente vestita, corredata di vistosi orecchini e collana di perle a 3 giri. Io continuo a sbuffa\u00adre e ad agitarmi ma lei sembra non scomporsi minimamente, no\u00adnostante la temperatura sia veramente insopportabile.
\nL\u2019impiegato dell\u2019ufficio, incurante della situazione, con\u00adtinua ad emettere pratiche con l\u2019indolenza implacabile di un bradipo a fine carriera.
\nAd un certo punto, spazientito, approfitto di un attimo di distrazione della signora e compio un gesto ignobile: le passo davanti nella fila.
\nFaccio finta di niente e cerco di guardare da un\u2019altra parte quando ad un tratto lei mi si rivolge con tono deciso: \u00abScu\u00adsi…\u00bb Penso subito \u00aboh, no! Mi ha beccato: che figuraccia!\u00bb Cerco cos\u00ec di anticiparla: \u00abscusi lei, mi dispiace ma, guardi, ho una fretta pazzesca. Non \u00e8 possibile perdere tutto questo tempo\u2026\u00bb e attacco con una serie di motivazioni pi\u00f9 o meno plausibili ma lei subito mi interrompe: \u00abno, no, non si pre\u00adoccupi vada pure, non c\u2019\u00e8 problema: le volevo solo porgere questo foglio che le \u00e8 caduto. Ah, interessante\u2026 anch\u2019io sono stata in Africa l\u2019anno scorso.<\/p>\n
Sa, un viaggio dal quale ho imparato molto: adesso, come vede, non mi scompongo pi\u00f9 per nulla, non ho pi\u00f9 la fretta che non fa guadagnare tempo, non serve a nulla questo correre che facciamo in continuazione\u2026\u00bb<\/p>\n
La sua voce si fa calma e rassicurante e comin\u00adcia a narrarmi di quelle terre remote e del suo viaggio dal\u00adle coste del Senegal al Gambia e poi gi\u00f9 verso la Guinea, fino ad arrivare in Nigeria attraverso foreste e deserti e fiumi.<\/p>\n
Io mi perdo nei suoi racconti di tramonti sconfinati e sfu\u00admature irriproducibili, volti sinceri e libert\u00e0. Ammassi confusi di stelle, culture differenti che mettono in crisi gli equilibri, suoni, danze, parole, speranze. \u00abE ho imparato che non c\u2019\u00e8 mai una sola risposta possibile a qualunque domanda. Guardi: \u00e8 arrivato il suo turno\u00bb. Mi risveglio davanti all\u2019impiegato bradipo che all\u2019improvviso mi porge il sospirato passaporto.
\nInshallah, domani si parte. L\u2019incanto pu\u00f2 avere inizio.<\/p>\n
Da questo istante mi precipiter\u00e0 addosso una sequenza di straordinari istanti, voli, biglietti, nuvole, matite, zaini, isole, bus\u00adsole, sabbia, sentieri, ma tutto assumer\u00e0 un altro sapore perch\u00e9 ora ho capito che l\u2019importante non \u00e8 la distanza della mia meta ma il senso che sapr\u00f2 attribuire al mio viaggio.<\/p>\n
A lungo camminer\u00f2 sopra spiagge sterminate, tra sabbia e sale. La marea canceller\u00e0 le mie impronte, il vento dissolver\u00e0 i miei passi ma ci\u00f2 che avr\u00f2 imparato rester\u00e0 a lungo nella mia anima.<\/em><\/p>\n Ivo Stelluti, il Viaggiator Curioso, Sono in coda da pi\u00f9 di mezz\u2019ora. Un caldo irrespirabile asciuga l\u2019aria centellinata da un unico spiffero di finestra se\u00admiaperta, in questo stanzino dimenticato nel sottoscala di un ufficio comunale dell’opulento Varesotto. Non ce la faccio a soppor\u00adtare i pi\u00f9 di trenta aliti stipati qua dentro, in fila come profu\u00adghi. Eppure il passaporto mi serve […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":56275,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nBusto Arsizio, inizio estate 2005.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"