{"id":56675,"date":"2020-08-14T08:00:11","date_gmt":"2020-08-14T06:00:11","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=56675"},"modified":"2020-08-14T09:00:49","modified_gmt":"2020-08-14T07:00:49","slug":"una-storia-dalla-striscia-di-gaza-seconda-parte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/una-storia-dalla-striscia-di-gaza-seconda-parte\/","title":{"rendered":"Una storia dalla Striscia di Gaza – seconda parte"},"content":{"rendered":"
Usciti dall\u2019aeroporto Joseph a Nabil si sarebbero spinti fino al lungomare di Tel Aviv. Joseph avrebbe chiesto come andava in Italia, se la musica di Nabil era apprezzata, se quell\u2019idea di mescolare ritmi del deserto con suoni occidentali lo aveva reso famoso anche lass\u00f9. Ma pi\u00f9 di ogni altra cosa, a Joseph premeva sapere se in Italia avesse conosciuto una ragazza da sposare. \u201cOrmai hai gi\u00e0 un\u2019et\u00e0\u201d – avrebbe sentenziato – \u201cdevi avere una persona accanto! Devi farti una famiglia, inshallah! I figli dei tuoi compagni di scuola vanno gi\u00e0 loro stessi a scuola!\u201d Ovviamente, il padre, della relazione di Nabil con Luca, lo studente di Filosofia di Firenze, non sapeva e non doveva sapere nulla.<\/p>\n
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\u201cE Jasmine, te la ricordi? Ho parlato con suo padre, \u00e8 un mio vecchio amico e uno dei capi della comunit\u00e0\u2026 Sarebbe disponibile a fartela sposare anche subito! \u00c8 una bella ragazza e cucina dei piatti meravigliosi!! Se torni al villaggio possiamo combinare le nozze! Sar\u00e0 una grande festa e potrai suonare, danzeremo fino al mattino\u2026\u201d<\/p>\n
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Joseph custodiva tutto questo nel suo cuore, ormai con le lacrime agli occhi.<\/p>\n
Erano gi\u00e0 passate le 17:00.<\/p>\n
Dall\u2019aereo erano gi\u00e0 scesi tutti. Tranne Nabil. Senza perdersi d\u2019animo aveva anche chiesto ad una hostess, erano seguite ricerche al computer. Niente. Non risultava nessuno con quel cognome sull\u2019aereo proveniente da Roma.<\/p>\n
Chiss\u00e0 dove era finito, forse ci aveva ripensato, \u201csiamo stati troppo insistenti: \u00e8 sempre colpa di sua madre Fatima, con tutte quelle sdolcinature sulle e-mail, mi manchi, torna tra noi\u2026 Il popolo dei Palestinesi \u00e8 fatto di uomini veri, pronti a battersi per la libert\u00e0. Riunioni, comitati, dibattiti, interviste: quello era il modo per attirare l\u2019opinione pubblica internazionale al problema del loro popolo senza patria. Non certo farsi saltare in aria in un supermercato, nel nome di All\u0101h.<\/p>\n
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La sua organizzazione aveva bisogno di persone intelligenti, moderate, colte: ragazzi come Nabil, che conoscessero le tradizioni e allo stesso tempo padroneggiassero la tecnologia. Ma suo figlio no, Nabil pensava solo alla sua musica\u2026 della millenaria storia della sua gente sembrava non importargli nulla. L\u2019unica frase di quella lettera, che gli aveva lasciato intendere una luce di speranza, era quando Nabil aveva scritto \u201c\u2026\u00e8 con la musica e con la cultura che si possono cambiare le cose, \u00e8 solo con la conoscenza e il confronto tra le reciproche tradizioni che popoli di diverse religioni possono imparare a convivere e a rispettare i propri spazi. Quando sar\u00f2 pronto, torner\u00f2 per dare il mio contributo alla nostra causa.\u201d<\/p>\n
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Joseph aveva creduto tanto in quelle parole, riponendo le sue ultime speranze nel figlio prediletto. Ma su quell\u2019aereo lui non era salito. Ancora una volta lo aveva abbandonato.<\/p>\n
Joseph ha la testa abbassata e il volto nascosto tra le dita nodose. Si sente toccare dolcemente la spalla\u2026 Si gira di scatto, alza gli occhi: \u201cNabil! Figlio mio!\u201d\u00a0 Lo abbraccia con tutta la forza che ha, ancora con le lacrime agli occhi. Ma il suo sguardo si ferma sul tabellone degli arrivi:<\/p>\n
MILANO MALPENSA LANDED. \u201cMa come mai non mi hai detto\u2026\u201d<\/p>\n
\u201cHo cambiato tragitto all\u2019ultimo momento: non devono sapere che sono tornato\u201d.<\/p>\n
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Ivo Stelluti, Il Viaggiator Curioso<\/strong><\/p>\n Tel Aviv Airport, Israel,<\/p>\n 27 aprile 2014.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Usciti dall\u2019aeroporto Joseph a Nabil si sarebbero spinti fino al lungomare di Tel Aviv. Joseph avrebbe chiesto come andava in Italia, se la musica di Nabil era apprezzata, se quell\u2019idea di mescolare ritmi del deserto con suoni occidentali lo aveva reso famoso anche lass\u00f9. Ma pi\u00f9 di ogni altra cosa, a Joseph premeva sapere se […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":56676,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n