{"id":56858,"date":"2020-08-26T09:00:37","date_gmt":"2020-08-26T07:00:37","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=56858"},"modified":"2020-08-28T12:12:26","modified_gmt":"2020-08-28T10:12:26","slug":"appuntamenti-dal-28-agosto-2020","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-28-agosto-2020\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 28 agosto 2020"},"content":{"rendered":"
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Trieste – La testa, o meglio la mente, \u00e8 al centro dei nuovi cicli pittorici di Vania Elettra Tam, in mostra al Portopiccolo Art Gallery. L’esposizione, intitolata “Insolitamente” presenta immagini stravaganti dove elettrodomestici sono ambientati nelle teste (sempre intese come mente) delle dame del Pollaiolo oppure dove curiosi pesci nuotano all’interno di bocce craniche di donne contemporanee con i quali l’artista intende simboleggiare i pensieri. Differenti stati mentali che fluttuano in cerca di una condizione ottimale. Ed ancora, esposti anche ritratti maschili sormontati e trasformati, dall\u2019inserimento di marchingegni casalinghi, in \u201csoldatini\u201d.La mostra negli spazi espositivi di strada “Le Botteghe”, si chiuder\u00e0 il 18 settembre. Orari: dalle 17 alle 21 o su appuntamento; marted\u00ec chiuso.<\/p>\n
Perugia- D\u00e0 forma e voce attraverso il filo e le fibre tessili Laura Guilda, che esprime con la propria ricerca artistica impegno, difesa e supporto ai temi etici e sociali del nostro tempo. Le sue opere sono esposte negli spazi espositivi della galleria SCD Studio raccolte nella personale intitolata “Fil Rouge”. Una serie di creazioni che intendono suscitare una riflessione sulle condizioni di lavoro generate da una societ\u00e0 votata ad una produzione esasperata di prodotti di largo consumo e di basso costo. Un filo rosso attraversa tutti i lavori come una dolorosa scia di sofferenza \u2013 fisica, economica, sociale: dalla piaga del lavoro minorile, allo sfruttamento dei braccianti agricoli fino alle dinamiche malate del mondo della moda, il filo diventa lo strumento di narrazione. Fino al 10 settembre. Orari: su appuntamento T. 39 347 177 6001<\/p>\n
Livorno –\u00a0 Le sale del Polo Culturale Bottini dell’Olio\/Museo della Citt\u00e0, ospitano l’Antologica di Dario Ballantini. Il trasformista attore \u00e8 anche un noto pittore che \u00e8 tornato nella sua citt\u00e0 presentando una grande mostra che raccoglie la sua produzione dagli anni \u201880, inizio della sua formazione liceale, fino ai giorni nostri, con una sezione di quadri eseguiti durante il lockdown. 47 i dipinti esposti oltre una ventina di disegni e materiale video (documentari e video arte). Il percorso dell’esposizione si snoda attraverso una serie di cicli che sottolineano la sua poetica. Il \u201cperiodo livornese\u201d, sempre rivolto all\u2019essere umano, ha avuto due fasi: la prima caratterizzata da uno stile che ricorda Egon Schiele, la seconda da un vago sentore metafisico, notturno e mistico, in cerca di risposte esistenziali nel tentativo di placare l\u2019eccessiva gestualit\u00e0 \u201caggressiva\u201d che sarebbe esplosa nei periodi successivi a partire dagli inizi del 2000. Fino al 21 settembre. Orari: 21-24. A partire dal 1 settembre sino alla conclusione, la mostra sar\u00e0 aperta al pubblico dalle 8.30 alle 19.30.<\/p>\n
Novara – 60 opere in bianco e nero, per lo pi\u00f9 ambientate negli anni \u201950, raccontano la nostra Penisola e alcuni scorci dell’arco mediterraneo. E’ il racconto di Piergiorgio Branzi visibile nella mostra a lui dedicata, intitolata \u201cIl giro dell\u2019occhio, Fotografie 1950 \u2013 2010\u201d in corso al Castello Visconteo. Gli scatti dell’artista documentano costumi, abitudini, caratteristiche somatiche e ambienti rappresentativi di epoche lontane rievocandone atmosfere e ricordi in coloro che in quegli anni hanno vissuto.Per le nuove generazioni, la personale di Branzi (Signa, Firenze 1928) permetter\u00e0 momenti di indagine e ricerca del passato. La mostra rimarr\u00e0 in calendario sino al 6 settembre e sar\u00e0 visitabile da marted\u00ec a domenica dalle 10 alle 19.<\/p>\n
Forl\u00ec \u2013 Le sale dei Musei San Domenico ospitano la mostra \u201cUlisse. L\u2019arte e il mito\u201d. Un tema che da tremila anni domina la cultura dell\u2019area mediterranea che si \u00e8 fatto storia e che oggi, come in passato, trova declinazioni, visuali e tagli sempre diversi. Specchio delle ansie degli uomini e delle donne di ogni tempo. Il contributo dell\u2019arte \u00e8 stato fondamentale nel trasformare il mito, nell\u2019adattarlo, illustrarlo, interpretarlo continuamente in relazione al proprio tempo. La mostra dunque \u00e8 un grande viaggio attraverso il linguaggio degli artisti che lo hanno raccontato in meravigliose opere. Un itinerario\u00a0 attraverso capolavori di ogni tempo: dall\u2019antichit\u00e0 al Novecento, dal Medioevo al Rinascimento, dal naturalismo al neo-classicismo, dal Romanticismo al Simbolismo,\u00a0 alla Film Art contemporanea.\u00a0 Fino al 31 Ottobre. Orari: marted\u00ec \u2013 venerd\u00ec 9.30 \u2013 19; sabato, domenica e giorni festivi\u00a0 9.30 \u2013 20.<\/p>\n
Cesena \u2013 Negli spazi Widiba (viale Gaspare Finali 60) \u00e8 ospitata la personale dell\u2019artista Giancarlo Gagliardi intitolata \u201cTratti Spessori, Colore, Materia\u201d. Quattro riferimenti che corrispondono agli elementi formativi delle opere dell\u2019artista veronese di nascita e romano d\u2019adozione.\u00a0 Scandiscono e connotano la sua ricerca, che raccoglie e unisce la grande tradizione artigianale veneta con l\u2019estro creativo della Capitale, simmetrie speculari, esplosioni radianti nello spazio, legni spezzati, iterazioni molecolari, ridondanze mai eccessive e geometrie quasi scientifiche. Da qui la produzione di opere in cui si possono scorgere, come sottolinea il curatore della mostra, Ermenegildo Frioni, \u201cla sua esigenza di libert\u00e0, il suo voler andare oltre il perimetro della tela o del foglio attraverso una gestualit\u00e0 liberatrice\u201d. Fino al 10 Settembre. Orari: giorni feriali, apertura ufficio o previo appuntamento. (Ufficio CF di Cesena \u2013 T. 0547 20994.<\/p>\n
Caldes (TN) \u2013 E\u2019 dedicata a Rembrandt la mostra allestita nelle sale di Castel Caldes. Una raccolta di incisioni realizzate dal maestro olandese e provenienti dalla collezione Lazzari Turco Menz, donata nel 1924 al Municipio di Trento e conservate al Castello del Buonconsiglio. Della quarantina di fogli presenti nella raccolta del museo, collegati al maestro, sedici esemplari sono tirati dalle lastre originali di Rembrandt e con carte filigranate che ne confermano l\u2019autenticit\u00e0 e la datazione, come \u201cLa Morte della Vergine\u201d o \u201cL\u2019Autoritratto\u201d. La mostra, curata da Francesca de Gramatica, intende approfondire la conoscenza, la fama, la diffusione ma anche la fortuna dell\u2019illustre artista olandese, la cui geniale forza espressiva ha lasciato tracce indelebili\u00a0 nella storia dell\u2019arte. Fino al 1 Novembre. Orari: dal marted\u00ec alla domenica 10-18.<\/p>\n
Conegliano (TV) \u2013 \u201cIl Racconto della Montagna nella pittura tra Ottocento e Novecento\u201d \u00e8 la suggestiva mostra allestita a Palazzo Sarcinelli. L\u2019esposizione, terzo appuntamento del ciclo dedicato al paesaggio nella pittura veneta tra XIX e XX secolo, offre un percorso inedito tra le meravigliose Dolomiti raccontato da artisti sedotti dal loro fascino. Accanto alle opere di celebri autori italiani e stranieri, che hanno ritratto questi imponenti giganti rocciosi della natura, artisti come Ciardi, Compton, Sartorelli, Pellis, Wolf Ferrari a Chitarin, si possono ammirare anche suggestivi paesaggi alpini firmati da pittori meno noti. Oltre ai dipinti, la rassegna presenta una selezione di pubblicistica, cartografia, volumi, stampe, a testimonianza del crescente richiamo che il tema assume nella seconda met\u00e0 dell\u2019Ottocento. L\u2019esposizione, che raccoglie opere proventinti da diverse collezioni private e pubbliche, rimarr\u00e0 in calendario sino l\u20198 dicembre e potr\u00e0 essere visitata nei seguenti orari: dal gioved\u00ec alla domenica 11-19.<\/p>\n
Milano \u2013 Al Mudec, Museo delle Culture, prosegue la mostra \u201cIl mio letto \u00e8 un giardino \u2013 Mi cama es un jard\u00edn. I tessuti delle donne del monte quichua (Santiago del Estero, Argentina. L\u2019esposizione, a cura di Carolina Orsini, offre una panoramica sulla produzione tessile del monte argentino attraverso una selezione di coperte provenienti dalla collezione privata di Andreina Rocca Bassetti, donate al museo nel 2016. Accompagna l\u2019esposizione un film-documentario dedicato alla memoria di Berna Paz (1931-2020), ultima grande tessitrice della vecchia generazione delle huarmis sachamanta (donne del monte). Fino all\u20198 novembre. Orari: venerd\u00ec ,sabato e domenica 11-18. Ingresso gratuito prenotazione obbligatoria: c.museoculture@comune.milano.it.<\/p>\n
Aosta \u2013 Il Museo Archeologico Regionale di Piazza Roncas ospita la mostra \u201cImpressionismo tedesco. Liebermann, Slevogt, Corinth dal Landesmuseum di Hannover\u201d. L\u2019esposizione racconta la storia dell\u2019evoluzione dell\u2019Impressionismo tedesco attraverso una prestigiosa selezione di dipinti, opere grafiche e sculture, provenienti dal Landesmuseum di Hannover e per la maggior parte mai esposti al di fuori della Germania.\u00a0 Un\u2019occasione di indagine, studio e valorizzazione di importanti artisti, poco noti al pubblico italiano ma di grande interesse, tenuto conto che molti di loro hanno spesso ritratto la natura e i paesaggi del Bel Paese. Partendo dal rapporto con l\u2019Impressionismo francese, la mostra si sviluppa in ordine cronologico su tre aree tematiche: la prima sezione accoglie i pionieri della pittura paesaggistica locale fino al 1890; nella seconda \u00e8 raccolta una pregiata selezione di opere di tre famosi artisti Max Liebermann, Max Slevogt e Lovis Corinth e altri paesaggisti tedeschi aderenti alla corrente fino al definitivo declino e la nascita del movimento artistico della \u201cNuova Oggettivit\u00e0\u201d. La terza sezione presenta lavori di altri artisti significativi, tra cui l\u2019Impressionista bavarese Max Feldbauer, Henrich von Z\u00fcgel di Monaco di Baviera, Philipp Klein di Mannheim e lo scultore August Gaul. Fino al 29 novembre. Orario di apertura: tutti i giorni, dalle 9 alle 19.<\/p>\n
Ripatransone e Grottammare (AP) \u2013 Una serie di arazzi di Mario Vespasiani raccolti in una grande mostra intitolata \u201cAraxis.\u201d L\u2019esposizione, suddivisa in due sedi, presenta lavori concepiti durante il lockdown, realizzati dall\u2019artista insieme alla \u201cmusa Mara\u201d, che intendono rimettere al centro della creazione il calore del rapporto umano. Si tratta di opere tessute quale dimostrazione di come l\u2019attitudine visionaria dell\u2019autore sia in grado di espandere su pi\u00f9 fronti l\u2019impronta pittorica che risiede prima di tutto nella mente e poi nella mano. L\u2019artista ha progettato opere di medio e grande formato, che possono essere esposte su entrambi i lati cos\u00ec da mettere in risalto i differenti aspetti della lavorazione. Ogni arazzo\u00a0 \u00e8 un pezzo unico realizzato intrecciando migliaia di fili colorati che esaltando la cifra espressiva cromatica riportando impresso sulla trama nome e titolo. Le opere sono state installate in modo tale da essere osservate dall\u2019esterno, tuttavia \u00e8 possibile prenotare una visita contattando: T. 333.6361829. Fino al 30 settembre. Sedi: One Lab Contemporary Corso Vittorio Emanuele II, 32-34 Ripatransone \u2013 Two Lab Contemporary Via Torrione 12,Paese alto di Grottammare.<\/p>\n
Maccagno – Il Museo Parisi Valle da sabato 5 settembre ospiter\u00e0 la mostra “Fondamenta occidentali”, personale di Giorgio Vicentini (inaugurazione: sabato 5 settembre alle 17.30). La rassegna, che verr\u00e0 inaugurata alle 17, presenta al pubblico un’importante antologia di lavori molti dei quali inediti. Le opere affrontano e sviluppano i temi cari all’artista, come la purezza e l’essenzialit\u00e0 del colore, l’astrazione e la costruzione di spazi pittorici, l’alchimia di una progettualit\u00e0 interiore. La mostra, come spiega lo stesso autore, nasce con l’intento “di sfatare la sicumera occidentale, pur riconoscendo al Vecchio Continente l’entusiasmo e la volitivit\u00e0 che gli sono propri ma dichiarando, al tempo stesso, fragilit\u00e0, contraddizioni ed errori commessi”. Fino al 10 gennaio 2021 Orari: venerd\u00ec dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica 10 – 12 \/14.30-18.30.<\/p>\n
Mantova – “Melodramma” di Gianluigi Toccafondo \u00e8 la mostra che da marted\u00ec 8 settembre si aprir\u00e0, dalle 18.30, nelle sale della Casa di Rigoletto. L’esposizione raccoglie una selezione di bozzetti inediti realizzati dal pittore e illustratore per il Teatro dell’Opera di Roma con il quale l’artista collabora dal 2014. Per il prestigioso teatro ha creato i manifesti delle ultime cinque stagioni di lirica e balletto, oltre a scenografie e costumi di capolavori operistici come “Il barbiere di Siviglia”, “Don Giovanni” e “Rigoletto”. Fino al 3 ottobre. Per partecipare all’inaugurazione, causa numero limitato di posti, \u00e8 necessario prenotarsi al T. 3474533449 tutti i giorni dalle ore 9 alle 18.<\/p>\n
Bergamo- Le sale della GAMeC \u2013 Galleria d\u2019Arte Moderna e Contemporanea \u2013 ospitano la mostra dell\u2019artista francese Daniel Buren intitolata \u201cIlluminare lo spazio, lavori in situ e situati\u201d. Esponente di spicco dell\u2019Institutional Critique (la tendenza dell\u2019interrogazione critica delle istituzioni artistiche emersa intorno alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso) Daniel Buren ha utilizzato per la prima volta nel 1965, come supporto per la propria pittura ridotta al grado 0, una tenda da sole, il cui motivo a bande verticali bianche e colorate \u00e8 divenuto, da quel momento in avanti, un dispositivo visivo utilizzato dall\u2019artista in tutti i propri lavori, dalle mostre alle commissioni pubbliche. Dall\u2019incontro tra un gruppo di interventi \u201cin situ\u201d, immaginati appositamente per lo spazio della sala bergamasca, e una serie di lavori \u201csituati\u201d, adattati agli spazi del grande salone ma idealmente trasferibili in altri contesti, nasce il progetto di Buren per la citt\u00e0 Bergamo, che per la prima volta apre le porte al pensiero e alla creativit\u00e0 dell\u2019artista francese affidandogli la rilettura di uno dei suoi luoghi storici pi\u00f9 rappresentativi. La mostra sar\u00e0 visitabile sino l\u20191 novembre dalle 16 alle 20.<\/p>\n
Varese \u2013 Ultimi giorni per una visita, negli spazi di Surplace Art Space di via San Pedrino 4, alla collettiva D.O.P.O. che ha visto all’apertura, la partecipazione degli artisti: Cesare Biratoni, Claudia Canavesi, Umberto Cavenago, Ermanno Cristini, Joykix, Rossella Moratto, Luca Scarabelli e Clara Scola. Un’esposizione in progress, dove opere, semilavorati, gesti, intuizioni, si sono incrociati per sperimentare la cancellazione dei segnali spazio-temporali che definiscono una mostra in quanto tale. L\u2019esposizione presenta un percorso imprevedibile animato\u00a0 dall\u2019interferenza e dalla partecipazione attiva e nomade di altri artisti invitati a transitare ad uno ad uno, di quando in quando. Fino al 31 agosto. Solo su appuntamento, con ingresso limitato a tre persone per volta. Info: surplaceartspace@gmail.com.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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