{"id":56959,"date":"2020-09-02T12:51:50","date_gmt":"2020-09-02T10:51:50","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=56959"},"modified":"2020-09-02T12:51:50","modified_gmt":"2020-09-02T10:51:50","slug":"larte-di-essere-philippe-daverio","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/larte-di-essere-philippe-daverio\/","title":{"rendered":"L’arte di essere Philippe Daverio"},"content":{"rendered":"
Prima di morire, Philippe Daverio ha lasciato un libro-monumento, che lo far\u00e0 vivere per sempre, rendendolo caro a quanti prenderanno in mano, per leggerlo avidamente e trarne ricchezza, il suo \u00abRacconto dell\u2019arte occidentale, dai greci alla pop art\u00bb (edizioni Solferino). Tremila anni di storia dell\u2019arte, condensati sapientemente in un volume ancora fresco di stampa e raccontati da un maestro della divulgazione che non nascondeva di non essere nemmeno laureato.
\nDopo aver troncato il percorso universitario compiuto, per un tratto, alla Bocconi, dove aveva frequentato il corso di laurea in Economia, Philippe Daverio, che era nato a Mulhouse nel 1949, aveva deciso di dedicarsi all\u2019arte, anima e corpo, come gallerista ed editore, specializzandosi nel Novecento italiano.
\nBrillante firma di testate di spicco, come Liberal, Vogue e Panorama, ha saputo anche bucare lo schermo con le sue trasmissioni: Art\u2019\u00e8 e Art.tu (Rai tre), Passepartout (Rai tre), Emporio Daverio (Rai cinque).
\nNegli anni Novanta \u00e8 stato assessore del comune di Milano, nella giunta del sindaco Marco Formentini (Lega), con le deleghe alla Cultura, al Tempo libero, all\u2019Educazione e alle Relazioni internazionali. Ha insegnato Disegno industriale all\u2019Universit\u00e0 degli Studi di Palermo, diretto la rivista Art e Dossier e scritto molti libri. Compare, in un cameo involontario, camminando per le vie di Milano, nel videoclip della canzone Yuppies (1988) di Luca Barbarossa.
\nOltre a \u00abRacconto dell\u2019arte occidentale dai greci alla pop art\u00bb (2020), gi\u00e0 ricordato in apertura, la sua bibliografia essenziale comprende almeno l\u2019elenco di questi volumi che occorre frequentare per tenerci ancora vicino e non farci mancare mai Philippe Daverio.<\/p>\n
Arte stupefacente: da Dada alla Cracking art (2004); Un\u2019altra storia del design e un modesto tentativo di interpretazione (2005); Il museo immaginato (2011); Il museo immaginato. Il secolo lungo della modernit\u00e0 (2012); Guardar lontano veder vicino. Esercizi di curiosit\u00e0 e storie dell\u2019arte (2013); Il secolo spezzato delle avanguardie (2014); La buona strada (2015); Il gioco della pittura (2015); Arte in tavola (2015); A pranzo con l\u2019arte (2016); Le stanze dell\u2019armonia. Nei musei dove l\u2019Europa era gi\u00e0 unita (2016); Ho finalmente capito l\u2019Italia. Piccolo trattato ad uso degli stranieri (e degli italiani) (2017); Grand Tour d\u2019Italia a piccoli passi (2018); Quattro conversazioni sull\u2019Europa (2019) e La mia Europa a piccoli passi (2019).<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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