{"id":57723,"date":"2020-10-23T09:00:58","date_gmt":"2020-10-23T07:00:58","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=57723"},"modified":"2020-10-22T09:43:38","modified_gmt":"2020-10-22T07:43:38","slug":"la-danza-di-shiva","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-danza-di-shiva\/","title":{"rendered":"La Danza di Shiva"},"content":{"rendered":"
La danza di \u015ahiva \u00e8 una raffigurazione della divinit\u00e0, nella sua forma di \u201cNa\u1e6dar\u0101ja\u201d, il Re della danza.<\/p>\n
Questa rappresentazione si fonda su un antico mito che descrive i saggi cantori dei Veda \u1e5a\u1e63i (Rishi) della foresta di T\u0101raka, in Him\u0101laya, mentre cercano di sopraffare la divinit\u00e0 intonando melodie magiche. \u015ahiva, per contrastare il loro intento, si mette a ballare trasformando le maledizioni in energia creativa positiva. I \u1e5a\u1e63i allora, sempre per mezzo della magia, generano il nano Apasm\u0101ra, personificazione dell\u2019ignoranza e dell’assenza di memoria, aizzandolo contro il dio. Ma \u015ahiva lo schiaccia con il suo piede destro, liberando l’umanit\u00e0 dall\u2019incivilt\u00e0.<\/p>\n
Nell\u2019immagine iconografica \u015ahiva \u00e8 sempre rappresentato con quattro braccia che formano delle mudr\u0101, cio\u00e8 dei gesti simbolici: la mano sinistra, posta dinanzi al lato destro del corpo, \u00e8 nel segno dell’elefante, gaja-hasta, che indica la forza con la sua proboscide, mentre la mano destra \u00e8 sollevata nel gesto di protezione, invita quindi il fedele a non avere paura del male.<\/p>\n
Con l\u2019altra mano destra sollevata, la divinit\u00e0 regge il tamburo primordiale a forma di clessidra, il \u1e0damaru, che rivela il tono e il ritmo dell’universo, intonando il primo suono che genera il mondo.<\/p>\n
La sua vibrazione permette di unire il li\u1e45ga con lo yoni e aprirsi al palpito del cuore. E\u2019 questo infatti l’obiettivo della meditazione. Con l\u2019altra mano sinistra invece \u015ahiva alza il fuoco, segno della distruzione. A sorreggere la figura del Danzatore cosmico, che simboleggia il ciclo naturale dell\u2019evoluzione e della trasformazione, c’\u00e8 un fiore di loto con un fulmine di fuoco semicircolare: si tratta della sacra sillaba O\u1e43.<\/p>\n
L’induismo \u00e8 caratterizzato da divinit\u00e0 gioiose che in genere esprimono vitalit\u00e0 e sensualit\u00e0, il pi\u00f9 noto tra gli dei \u00e8 proprio Shiva, maestro della danza. E’ infatti sempre raffigurato in atteggiamento allegro, che ride e balla sulle spalle del demonio dell’ignoranza. Per inesperienza le persone spesso tendono a perdere equilibrio e consapevolezza. Shiva sconfigge, per mezzo del suo danzare, la causa della sofferenza e attraverso la sua musica genera la vita: in sostanza tiene il Mondo in continuo movimento.<\/p>\n
Queste non sono per\u00f2 le uniche spiegazioni simboliche possibili della Danza di Shiva perch\u00e9 nell’induismo ogni devoto rimane libero di interpretare le rappresentazioni religiose secondo le sue aspettative. Il risultato \u00e8 un\u2019incredibile ricchezza di forme e colori, ritmi e movimenti, pensieri, spesso diversi da una regione all\u2019altra del Paese.
\nNoi cristiani siamo invece abituati ad una religiosit\u00e0 dogmatica, con definizioni univoche e ben distinte, intrise di concetti etici e morali, come il senso di colpa e l’espiazione, il bene distinto dal male, la grazia e la redenzione. Tutto questo \u00e8 alieno all\u2018induismo.
\n\u015ahiva per esempio \u00e8 all\u2019unisono Dio della vita e della morte: la creazione avviene attraverso la distruzione di ci\u00f2 che c\u2019\u00e8 stato in precedenza. Quindi una divinit\u00e0 in India pu\u00f2 incarnare un concetto e il suo posto.<\/p>\n
Nel museo del Palazzo Reale di Tanjavur c\u2019\u00e8 un grande ambiente centrale con una moltitudine di statue devozionali di Shiva che mi circondano a tal punto da voler danzare come un vortice intorno al mio corpo. Mi aggiro tra le sale in cerca di altri sguardi da incrociare che non siano di bronzo o pietra scura ma sono proprio l\u2019unico visitatore rimasto nella sala. Mi guardo intorno smarrito e le statue guardano me. Cedo alla tentazione e mi unisco ai loro ritmici movimenti di marmo. Ballo avanti e indietro nell\u2019ampio spazio della stanza, i loro occhi mi seguono senza perdermi un istante.<\/p>\n
Sarebbe splendido imparare a lasciarsi prendere sempre per mano dalla musica come sto facendo ora e farsi trascinare, con la mente priva di ingombri, nel Gran Ballo della Vita. L’India ti lascia essere ci\u00f2 che sei.<\/p>\n
Saranno le spezie, sar\u00e0 la confusione del traffico oppure il jet-lag ma continuo a farmi stupire da questo luogo. Come sostiene il giornalista Beppe Severgnini \u201cl\u2019India \u00e8 un paese che pensa in verticale: le cose qui vanno sempre meglio di ieri e peggio di domani. Noi europei ormai siamo portati soltanto a pensare orizzontale: meglio o peggio del vicino di casa, del collega, del concittadino, dell\u2019altra regione o del paese di fianco. Sempre pi\u00f9 spesso rifiutiamo di lasciarci disorientare dal nuovo, dall\u2019inatteso da noi stessi\u201d.
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Ora riesco a mettere a fuoco il futuro: questo viaggio mi ha cambiato, forse pi\u00f9 di altri. Domani sar\u00e0 un giorno migliore per me.<\/p>\n
Ivo Stelluti, Il Viaggiator Curioso,<\/em> La danza di \u015ahiva \u00e8 una raffigurazione della divinit\u00e0, nella sua forma di \u201cNa\u1e6dar\u0101ja\u201d, il Re della danza. Questa rappresentazione si fonda su un antico mito che descrive i saggi cantori dei Veda \u1e5a\u1e63i (Rishi) della foresta di T\u0101raka, in Him\u0101laya, mentre cercano di sopraffare la divinit\u00e0 intonando melodie magiche. \u015ahiva, per contrastare il loro […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":57733,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nRameshwaram, Tamil Nadu, India<\/em>
\n28 Aprile 2018.<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"