{"id":58213,"date":"2020-12-03T12:30:42","date_gmt":"2020-12-03T11:30:42","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=58213"},"modified":"2021-01-25T11:35:20","modified_gmt":"2021-01-25T10:35:20","slug":"appuntamenti-dal-4-dicembre-2020","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/appuntamenti-dal-4-dicembre-2020\/","title":{"rendered":"Appuntamenti dal 4 dicembre 2020"},"content":{"rendered":"
Si ricorda che, per effetto del DPCM del 3 novembre 2020 relativo al contenimento e gestione dell\u2019emergenza epidemiologica da COVID-19, le attivit\u00e0 espositive sono sospese sino al 3 dicembre 2020.<\/p>\n
Lugano – Da sabato 5 dicembre il Porticato della Biblioteca Salita dei Frati ospita un\u2019esposizione dedicata a Renato Bruscaglia (1921-1999), artista tra i pi\u00f9 significativi interpreti dell\u2019incisione italiana nel secondo Novecento. La mostra \u00e8 incentrata sui libri e le cartelle d\u2019artista che costituiscono un aspetto ancora poco indagato della sua opera. La selezione \u00e8 arricchita dall\u2019acquaforte \u00abRiva nostrana\u00bb (1976), stampata per l\u2019occasione nell\u2019Atelier di Novazzano per i membri dall\u2019Associazione Amici dell\u2019Atelier Calcografico, e dal manuale d\u2019incisione redatto nel 1988 da Bruscaglia, apprezzato insegnante di Calcografia, e recentemente ripubblicato a cura della figlia Marta. In occasione del centenario della nascita dell\u2019artista, l\u2019Associazione ha inoltre realizzato una plaquette con testi di Alessandro Soldini e Renato Bruscaglia, impreziosita da due incisioni originali inedite. L’esposizione, a cura di Alessandro Soldini e Gianstefano Galli, rimarr\u00e0 aperta al pubblico sino al 20 febbraio 2021. (sabato 5 dicembre apertura dalle 15 alle 18).<\/p>\n
Rancate (Mendrisio)- “Dentro i Palazzi – Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva” \u00e8 la mostra allestita alla Pinacoteca Zust. Un\u2019occasione per ammirare non solo dipinti e oggetti per lo pi\u00f9 celati al pubblico, ma anche per entrare nella storia del territorio ticinese. I Riva sono infatti uno dei pi\u00f9 antichi e illustri casati di Lugano che vantano una intricata rete di contatti con altre storiche famiglie. L\u2019intento della mostra \u00e8 quello di aggiungere un tassello alla vicenda ancora poco nota del collezionismo privato nelle terre dell\u2019attuale Cantone Ticino, dal tardo Seicento all\u2019Ottocento. Sono dunque indagati sia il gusto sia le dinamiche relative alla circolazione e al consumo di opere d\u2019arte. Tra gli autori presenti in mostra, per il Settecento si segnalano, tra i tanti, Marco e Giuseppe Antonio Petrini, Carlo Francesco e Pietro Rusca. Per l\u2019Ottocento figurano opere di Giovanni Migliara, Giuseppe Reina, Francesco Hayez, Pietro Bagatti Valsecchi e dei Bisi. Fino al 28 febbraio. Orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec: 9-12 \/ 14-18; sabato, domenica e festivi: 10-12 \/ 14-18.<\/p>\n
Brescia – A Juan Navarro Baldeweg \u00e8 dedicata la retrospettiva ospitata al Museo di Santa Giulia. L\u2019iniziativa rientra nel programma delle celebrazioni per la restituzione alla citt\u00e0 di Brescia della Vittoria Alata, la scultura romana che, dopo un attento restauro durato due anni a cura dell\u2019Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ritorna in citt\u00e0 e viene collocata nella cella orientale del Capitolium, riallestita su progetto dell\u2019architetto Navarro Baldeweg, (Santander, Spagna, 1939) riconosciuto tra i pi\u00f9 originali del panorama contemporaneo internazionale. La mostra presenta una serie di opere, modelli e disegni dei progetti pi\u00f9 importanti, grandi tele e sculture, che ripercorrono la poliedrica carriera di dell’artista, come architetto, pittore e scultore, permettendo di cogliere le interazioni tra le varie arti. Il percorso espositivo si snoda, all\u2019interno del Museo di Santa Giulia, in tre location: il Coro delle Monache, la Basilica di San Salvatore e la sottostante Cripta. Fino al 5 aprile 2021. Orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec 9-17; sabato e domenica 9-18 .<\/p>\n
Lecco – A Palazzo delle Paure \u00e8 allestita la mostra” La Scapigliatura. Una generazione contro”. Con questa rassegna prosegue l’ indagine sull\u2019arte dell\u2019Ottocento italiano, concentrando l’attenzione sul movimento culturale nato e sviluppato in Italia nella seconda met\u00e0 del XIX secolo. L\u2019esposizione presenta 80 opere, tra pitture e sculture provenienti da musei pubblici e collezioni private, realizzate dai maggiori esponenti, quali Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi e dei loro seguaci. Si approfondiscono cos\u00ec i molti aspetti di una nuova tendenza che nasce letteraria per esprimersi anche nelle altre discipline. La mostra propone dei focus sul ruolo che la Scapigliatura ebbe nello sviluppo culturale del territorio lariano, sia in quello lecchese intorno alle figure di Antonio Ghislanzoni e Amilcare Ponchielli, sia in quello comasco dove sorge villa Pisani-Dossi, di propriet\u00e0 dello scrittore Carlo Dossi (1849-1910), protagonista della Scapigliatura letteraria, e progettata dal pittore, incisore e architetto Luigi Conconi (1852-1917), presente in mostra\u00a0 con numerose opere. Fino al 10 gennaio 2021. Orari: mercoled\u00ec, 14-18; gioved\u00ec e venerd\u00ec, 10 -13\/ 14-18; sabato e domenica. 10-18 Gli accessi alla mostra saranno regolati in base alle vigenti norme anti Covid-19.<\/p>\n
Milano – Tra le mostre allestite a Palazzo Reale anche la grande retrospettiva intitolata “Prima, donna”, dedicata alla fotografa Margaret Bourke-White (New York, 1904 – Stamford, 1971). La mostra raccoglie, in una selezione del tutto inedita, le pi\u00f9 straordinarie immagini realizzate da Margaret , figura tra le pi\u00f9 rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, nel corso della sua lunga carriera. Accanto alle fotografie, una serie di documenti e immagini personali, video e testi autobiografici raccontano la personalit\u00e0 di\u00a0 un\u2019importante fotografa, la sua visione e la sua vita controcorrente. Pioniera dell\u2019informazione e dell\u2019immagine, Margaret ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell\u2019industria\u00a0 fino ai grandi reportage per le testate pi\u00f9 importanti come Fortune e Life; dalle cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin e Gandhi, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano. La mostra si concluder\u00e0\u00a0 il 14 febbraio 2021. Orari: 9.30-19.30; il gioved\u00ec 9.30-22.30. L\u2019accesso alla mostra \u00e8 contingentato, in base alle disposizioni volte a tutelare la sicurezza e la salute dei visitatori. Consigliata la prenotazione.<\/p>\n
Feltre (BN) – Verr\u00e0 inaugurata il 19 dicembre (se tutto va bene) nelle sale dell’ultimo piano della galleria d’arte moderna “Carlo Rizzarda” l’esposizione della collezione di vetri artistici donata dall\u2019architetto Ferruccio Franzoia, in memoria della compagna Carla Nasci. Saranno esposti circa 300 pezzi d’autore degli 800 (raccolti in trent’anni) dell’intera raccolta che spazia dal XVIII secolo alla contemporaneit\u00e0, con uno speciale focus sui grandi \u201ccreativi\u201d del vetro dei primi del \u2018900. Gli altri componenti (in particolare i cosiddetti \u201cvetri da mensa\u201d, ossia i servizi da tavola) saranno a disposizione di studiosi e appassionati. La mostra in calendario sino a dicembre 2021 \u00e8 accompagnata da un catalogo contenente testi e le immagini delle opere. Con i preziosi vetri d’autore i visitatori non perdano l’occasione di ammirare la sede della galleria, nata per volont\u00e0 testamentaria di Carlo Rizzarda, uno dei pi\u00f9 importanti artisti del ferro battuto dei primi anni del Novecento. Nel 1926 lo scultore acquist\u00f2 Palazzo Bovio-Villabruna Cumano, residenza cinquecentesca nel centro storico di Feltre, con l\u2019intenzione di creare un museo di arte decorativa. Alla sua morte, nel 1931(a causa di un incidente stradale a soli 48 anni), il Comune di Feltre eredit\u00f2, oltre al palazzo, tutti i ferri battuti dell’artista depositati nella villa, e nell\u2019officina che Rizzardi aveva a Milano, oltre alla sua collezione d\u2019arte, comprendente dipinti, sculture, oggetti d\u2019arte decorativa. Informazioni: 0439 885234.<\/p>\n
Biella -Casa Regis – Center For Culture And Contemporary Art ospita la mostra “Quanto di te davvero mi fido”,dell’artista genovese Tommaso Panzeri. L’esposizione, che presenta in particolare lavori su carta, si sviluppa attraverso monotipi informali, disposti lungo le pareti affrescate dell’ex-convento. L’edificio fu prima residenza nobiliare e dal 2018 \u00e8 sede di Casa Regis, associazione non profit realizzata da Mikelle Standbridge, fotografa americana trasferita in Italia con l’intenzione di promuovere l’arte contemporanea. Sino al 20 dicembre 2020. Accesso su appuntamento. Per informazioni: +39 333 199 5123<\/p>\n
Bologna – “Oggetti d’aurore: Omaggio a Giorgio Morandi” \u00e8 la collezione firmata dal designer Paolo Castelli per Istituzione Bologna Musei. Il progetto prende avvio dagli oggetti presenti nello studio dell’artista\u00a0 ora visibili nella sede di Casa Morandi di Fondazza 36 dove Morandi visse con la madre e le sorelle dal 1910 al 1964. La collezione si ispira\u00a0 alla sua poetica per soffermarsi sugli elementi formali e cromatici dei protagonisti assoluti della ricerca artistica morandiana. La collezione presenta sedute, tavolini a lampade e oggetti per la casa: oggetti e complementi si vestono d’arte, di colore e creativit\u00e0.<\/p>\n
Rovereto – “L’altro Contemporaneo. Caravaggio, Boldini, Depero” \u00e8 la grande mostra allestita al Mart. I maestri classici e moderni dialogano tra loro e con le opere di una collezione pubblica tra le pi\u00f9 ricche d\u2019Europa. Il Museo pone a confronto epoche distanti alla ricerca delle connessioni tra la storia, i grandi classici e i linguaggi del XX secolo, offrendo nuove letture della grande arte italiana. Ha aperto la rassegna, la mostra \u201cCaravaggio. Il contemporaneo\u201d che vede protagonista il monumentale capolavoro di Merisi “Il seppellimento di Santa Lucia” (1608), in prestito dalla Chiesa di Santa Lucia alla Badia, a Siracusa.(Fino al 9 dicembre). L’altra esposizione,\u00a0 intitolata “Giovanni Boldini. Il piacere”, si snoda attraverso un percorso con oltre 150 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, ancora chiuso al pubblico dopo il tragico terremoto del 2012. (fino al 28 febbraio 2021) L’altra mostra, come da programma, inserita nel mese di dicembre, \u00e8 invece dedicata a uno dei protagonisti dell\u2019arte futurista: Fortunato Depero che fu pittore, scultore, designer, illustratore, scenografo e costumista. L’esposizione suggella anche il legame profondo tra Depero e la citt\u00e0 di Rovereto, dove l\u2019artista trentino visse per molti anni e dove \u00e8 possibile visitare il suo ultimo progetto: la Casa d\u2019Arte Futurista. (fino al 28 febbraio 2021).<\/p>\n
Rovereto – C’\u00e8 un artista che, alcuni anni fa il Critico Federico Zeri, defin\u00ec “Il Caravaggio del ventesimo secolo”. Si tratta di Luciano Ventrone le cui opere, famose le sue nature morte, sono raccolte sempre al Mart nell’ambito della mosta “La grande illusione”. L’artista, famoso per le riproduzioni in pittura, di una realt\u00e0\u00a0 pi\u00f9 vera del vero, creano uno stimolante dialogo con l\u2019opera di Caravaggio. La mostra, che presenta 18 opere tematiche dell’artista, diventa l\u2019occasione per indagare il singolare rapporto con quelle di Michelangelo Merisi dove non mancano assonanze e richiami. (Fino al 14 febbraio 2021).<\/p>\n
Milano – “The eye, the eye and the ear\u201d \u00e8 la prima esposizione in un\u2019istituzione italiana di Trisha Baga ospitata negli spazi di Pirelli Hangar Bicocca. L’esposizione ripercorre la produzione dell’artista, dal suo primo lavoro realizzato tra il 2005 e il 2007 (concepito come una sitcom televisiva in cui l\u2019artista interpreta tutti i ruoli) alla pi\u00f9 recente opera (2020) eseguita per l\u2019occasione. Riunendo cinque grandi installazioni video, che indagano la relazione tra il corpo e la tecnologia, la mostra presenta inoltre una ricca selezione di ceramiche datate 2015 e sei lavori della serie Seed Paintings (2017), dipinti composti utilizzando semi di sesamo. Americana di origini filippine, Trisha Baga, \u00e8 tra le artiste e video maker pi\u00f9 innovative della sua generazione. Nei suoi lavori combina linguaggi differenti e attinge dall\u2019immaginario televisivo, cinematografico e da filmati amatoriali per trattare temi come l\u2019identit\u00e0 di genere e il rapporto tra mondo reale e digitale, facendo emergere una diversa prospettiva della contemporaneit\u00e0. Fino al 10 gennaio 2021. Orari: venerd\u00ec \u2013 domenica 10.30\/20.30.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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