{"id":58243,"date":"2020-12-04T09:00:16","date_gmt":"2020-12-04T08:00:16","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=58243"},"modified":"2020-12-03T16:12:31","modified_gmt":"2020-12-03T15:12:31","slug":"la-magia-del-mondo-fluttuante-quinta-parte","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/la-magia-del-mondo-fluttuante-quinta-parte\/","title":{"rendered":"La magia del mondo fluttuante \u2013 quinta parte"},"content":{"rendered":"
Un altro bagno in un Onsen mi attende, questa volta al quindicesimo piano di uno SPA Hotel della capitale.<\/p>\n
Il tetto dell\u2019edificio \u00e8 stato suddiviso a met\u00e0 per creare due vasche, una maschile e una femminile. Fin troppo facile l\u2019accostamento con il concetto di Yin e Yang che si ritrova nello Shintoismo tradizionale e in ogni aspetto della natura, non soltanto qui in Giappone.<\/p>\n
Per noi \u00e8 l\u2019ultimo giorno di viaggio: come di consueto mi concentro a riordinare le idee per scrivere le mie \u201cimpressioni d\u2019Oriente\u201d. Tra il vapore avvolgente e la luce confortevole del tramonto sulla citt\u00e0, si dirada per\u00f2 l\u2019affollamento dei miei pensieri e sto quasi per addormentarmi.
\nVengo ridestato poco dopo da un movimento dell\u2019acqua. Credevo di essere il solo corpo immerso qui dentro ma mi sa che mi sbagliavo. Sono sprofondato nel liquido bollente fino al naso quindi non vedo quasi nulla perch\u00e9 il vapore si concentra sulla superficie dell\u2019acqua e diventa pi\u00f9 rarefatto solo qualche decina di centimetri pi\u00f9 in alto. Intuisco la presenza di un\u2019ombra che si avvicina.
\nHo quasi timore ma l\u2019ombra, forse per rassicurarmi, comincia a parlare.
\n\u00abTutti i giapponesi fanno conversazione durante il bagno! Il motto dei Samurai \u00e8 \u201cuna vita, un incontro\u201d\u00bb spiega quella forma quasi incorporea per giustificare l\u2019interruzione del mio silenzio sacro. Potrebbe essere un uomo piuttosto anziano ma non riesco a vedere altro. \u00abNoi la chiamiamo “comunione in nudit\u00e0”: l\u2019atmosfera rilassata permette di abbattere le barriere e far conoscere nuove persone.\u00bb Sto al gioco, saluto e mi presento. Poi tocca a lui: \u00abio non faccio l\u2019artista, io sono artista. Mi sento cos\u00ec e mi piace.<\/p>\n
Disegno un enso ogni sera prima di dormire. E\u2019 come un rito. Lo faccio da vent\u2019anni: mi fa stare bene. Non serve altro\u00bb spiega sicuro.
\nIo ribatto: \u00abun artista? Mi sembri la persona adatta per rispondere a una domanda che mi frulla nel cervello da due settimane, da quando sono ospite sulla vostra isola. Ma perch\u00e9 qui siete tutti felici, sorridenti, in pace? Non ho ancora visto un giapponese adirato, triste o addolorato. Eppure la vita scorre anche da voi, ci saranno momenti sfavorevoli o difficili. Lavorate tutti tantissimo, fate poche ferie, siete sempre indaffarati, insomma non vi arrabbiate mai?\u00bb<\/p>\n
\u00abLa nostra indole un po’ riservata ci spinge a non mostrare troppo le emozioni. Ma \u00e8 vero che molti di noi hanno sviluppato una grande forza interiore. Per raggiungere la felicit\u00e0 occorre instaurare un dialogo con s\u00e9 stessi, parlare con la propria anima.\u00bb
\nE io a questo punto pongo un quesito da giornalista sfacciato: \u00abma che cos\u2019\u00e8 la felicit\u00e0 per un giapponese?\u00bb<\/p>\n
Lui risponde senza scomporsi: \u00abnon \u00e8 un\u2019emozione che dipende dal raggiungimento dei propri obiettivi, \u00e8 un modo di pensare, una condizione mentale che deve restare libera dalle influenze esterne. E\u2019 un punto di partenza, non l\u2019arrivo. Si tratta di avere consapevolezza della propria esistenza terrena. Nessuno \u00e8 qui per restarci.\u00bb Poi mi racconta di alcuni santuari che vengono distrutti e ricostruiti ogni vent\u2019anni per celebrare la fugacit\u00e0 della vita.
\n\u00abIo ormai sono anziano e ho imparato un po’ tardi. Ma tu sei ancora in tempo. Sai, le persone felici si ammalano di meno. Non essere mai impermeabile a ci\u00f2 che ti circonda, assorbi, impara. Tutto quello che succede porta a una trasformazione. Muta gradualmente, senza spaccature, evolvi. Tutto pu\u00f2 cambiare. Il possibile precede il reale. Ma non voglio annoiarti con queste chiacchiere. Continua pure il tuo momento di raccoglimento.\u00bb<\/p>\n
\u00abNo, ti prego, continua tu a parlare: stai camminando proprio sui miei passi. Mi piacerebbe vivere la mia creativit\u00e0 non come momento di distacco dalla realt\u00e0 ma come modo di essere nella vita quotidiana. Non capisco per\u00f2 se \u00e8 la strada giusta: a volte \u00e8 faticoso, si viene travolti dagli eventi, non c\u2019\u00e8 mai tempo per essere s\u00e9 stessi.\u00bb<\/p>\n
\u00abCerto, \u00e8 questa la direzione. Continua cos\u00ec ma ricordati che il mondo va avanti anche se tu non ti affanni.\u00bb risponde lui. E aggiunge: \u00abtutte le volte che qualcosa non funziona dovresti cercare di tornare al tuo momento prediletto, alla tua meraviglia. La felicit\u00e0 \u00e8 la nostra casa, dove abita la luce, la calma, il nostro Daimon. Riscopri la parte migliore di te: E\u2019 lei che ti riporta sulla via dell\u2019armonia.<\/p>\n
Quando ti senti infelice cerca di recuperare il valore delle relazioni, riafferrare il senso del tempo, respirare in maniera consapevole, nutrirti di pensieri positivi, interrompere le negativit\u00e0 appena si presentano alla porta. Smettere di lamentarsi: quello s\u00ec che \u00e8 tempo sprecato.
\nNon ci si convince di essere felici. Alla felicit\u00e0 ci si allena. Circondati di persone che meritano la tua attenzione e vivi il pi\u00f9 possibile nella natura: ricorda che esiste una relazione tra ambiente esterno e umore interno…\u00bb<\/p>\n
Mentre parla per\u00f2 sento la sua voce allontanarsi e mi sembra che anche l\u2019ombra si stia dileguando. La chiamo ma non risponde. Percorro tutta la vasca fino al limite: pi\u00f9 in l\u00e0 comincia la vertigine della facciata dell\u2019edificio. Sembra non esserci pi\u00f9 nessuno intorno a me. Ma io con chi ho conversato fin ora?<\/p>\n
Ringrazio ad alta voce quell\u2019ombra, sperando mi possa udire. Poi mi rassegno. Forse ho sognato tutto.
\nAttraverso quelle parole per\u00f2 ho riconquistato la centralit\u00e0 della mia persona. Ora mi sento allineato con me stesso, anche se sono nudo, aggrappato al bordo di questa vasca di vapore, sul tetto di un grattacelo a diecimila chilometri da casa.<\/p>\n
Sono pronto a mettermi in cammino per affrontare le nuove strade che mi attendono.
\nEsco dalla vasca e noto un altro asciugamano bianco appoggiato al bordo, che non \u00e8 il mio.<\/p>\n
Ivo Stelluti, il Viaggiator Curioso,<\/em> Un altro bagno in un Onsen mi attende, questa volta al quindicesimo piano di uno SPA Hotel della capitale. Il tetto dell\u2019edificio \u00e8 stato suddiviso a met\u00e0 per creare due vasche, una maschile e una femminile. Fin troppo facile l\u2019accostamento con il concetto di Yin e Yang che si ritrova nello Shintoismo tradizionale e in […]<\/p>\n","protected":false},"author":6,"featured_media":58249,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[778],"tags":[],"yoast_head":"\n
\nTokyo, Giappone, 6 maggio 2019<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"