{"id":59619,"date":"2021-02-26T16:28:51","date_gmt":"2021-02-26T15:28:51","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=59619"},"modified":"2021-02-26T17:20:05","modified_gmt":"2021-02-26T16:20:05","slug":"ravo-collezionista-che-aiuta-i-giovani","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/ravo-collezionista-che-aiuta-i-giovani\/","title":{"rendered":"Ravo, artista-collezionista che aiuta i giovani"},"content":{"rendered":"
di Cristina Pesaro<\/strong><\/p>\n \u201cNel salotto del collezionista\u201d, mostra in corso fino al 2 maggio al Castello di Masnago, il visitatore intraprende un appassionante e suggestivo viaggio di scoperta della Varese di fine Otto e inizio Novecento attraverso capolavori di Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Adolfo Wildt. Queste opere furono acquistate dai importanti collezionisti dell\u2019epoca con lungimirante mecenatismo e profonda visione filantropica. di Cristina Pesaro \u201cNel salotto del collezionista\u201d, mostra in corso fino al 2 maggio al Castello di Masnago, il visitatore intraprende un appassionante e suggestivo viaggio di scoperta della Varese di fine Otto e inizio Novecento attraverso capolavori di Francesco Hayez, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Giacomo Balla, Adolfo Wildt. Queste opere furono acquistate […]<\/p>\n","protected":false},"author":9,"featured_media":59624,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[767,51],"tags":[447,303,300],"yoast_head":"\n
\n<\/span>La rassegna ha suscitato l\u2019interesse dello street artist varesino Andrea Ravo Mattoni<\/strong> che riprende grandi opere del passato, su muro o su tela, usando solo le bombolette spray. Mentre ammirava la Tamar di Giuda di Hayez, ne abbiamo approfittato per parlare del suo lavoro e stimolato le sue riflessioni sull\u2019arte: \u00abA fine gennaio 2021 sono stato in Francia ad Ambois, presso il castello di un mio collezionista dove in dieci giorni ho realizzato dodici dipinti a spray su tela. L\u00ec sono venuti a vedermi 25 miei collezionisti: in quel contesto mi sono sentito un po\u2019 come un pittore di corte in chiave contemporanea<\/b>. L\u00ec ho realizzato tre traduzioni di Peter Paul Rubens di grandi dimensioni, opere di due metri per tre e lavorato su Caravaggio e Delacroix. Quindi mi sono spostato a Le Mans dove ho lavorato in due dimore e visitato un\u2019abbazia del 1300 che \u00e8 stata acquisita da un mio collezionista e che diventer\u00e0 un grande centro culturale dove nel 2022 far\u00f2 una grande esposizione personale. Nello stesso anno parteciper\u00f2 invece a una mostra collettiva in un grande museo di Parigi e anche a una personale vicino a Colmar.
\n<\/em>In Francia c\u2019\u00e8 un interesse per la street art da pi\u00f9 di quarant\u2019anni e collezionisti che acquistano opere<\/b>: ecco perch\u00e9 il mio lavoro avviene per il 75% in quel Paese. Collaboro con gallerie d\u2019arte, con privati e anche con enti museali che in Francia acquisiscono opere. La mia opinione \u00e8 che essere conservato fa s\u00ec che il mio pensiero possa essere viaggiare nel tempo e la mia arte amata e rispettata sia in dimore private che in un museo.\u00a0Mi piacerebbe che ci\u00f2 avvenisse anche in Italia, che ci fosse la stessa lungimiranza<\/b>. Gli appassionati sono molto attenti al mercato e guardano al futuro: questo movimento ha raggiunto quotazioni inaspettate ed elevatissime. Basti pensare a Banksy le cui opere valgono dieci milioni di euro. Io in Francia sono tra gli italiani pi\u00f9 conosciuti in questo movimento e sono ancora molto accessibile a livello di quotazioni: per le opere di piccolo formato chiunque si pu\u00f2 permettere una mia opera.
\nIn Italia eseguo ancora grandi pitture murali ma non c\u2019\u00e8 ancora per questo tipo di cultura del collezionismo per cui si rischia che queste opere saranno principalmente all\u2019estero. Ho anche galleristi e collezionisti italiani ma numericamente non sono paragonabili quelli francesi, inglesi o americani.
\nOltre a essere un artista sostengo e colleziono gli artisti<\/b>\u00a0della provincia di Varese, italiani e francesi. Perch\u00e9 invece di acquistare una riproduzione del Bacio di Klimt non compriamo serigrafie di artisti locali che studiano a Brera? Non c\u2019\u00e8 interesse? Non c\u2019\u00e8 la cultura per farlo? Come io compro le opere di questi artisti perch\u00e9 non lo fanno altri? Perch\u00e9 non ci sono gallerie che portano avanti avanguardie come la street art?
\n<\/em>Io sto combattendo per diffondere la cultura del collezionismo anche in Italia<\/em><\/b>\u00bb.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"