\nEd \u00e8 proprio in questo periodo, nel ‘600, che si ambienta l’ultima tappa del nostro viaggio tra
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arte e fede dedicato alla Pasqua, come sempre guidati dalla storica e critica d’arte Lara Scandroglio. Il luogo \u00e8 l’undicesima cappella del Sacromonte di Varese decorata e animata dagli artisti Isidoro Bianchi (Campione, 1581 \u2013 1662) pittore e dallo scultore Francesco Silva (Morbio Inferiore, 1560 \u2013 1643).\nAffreschi e statue raffiguranti uomini, donne, animali e oggetti dialogano in un unico racconto. I personaggi affrescati nella volta con la gloria degli
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angeli celebrano la Resurrezione accanto alle scene del Paradiso, delle apparizioni di Ges\u00f9 a Maria, alla Maddalena e agli Apostoli, Sotto, nove statue in terracotta popolano la scena. Tra questi i soldati romani stupiti e impauriti davanti all\u2019uscita di Cristo dal sepolcro.\n… La tomba \u00e8 vuota. Un angelo dall\u2019aspetto \u00abcome folgore\u00bb e dal \u00abvestito bianco come neve\u00bb, dice alle donne andate al sepolcro: \u00abNon abbiate paura! So che cercate Ges\u00f9, il crocifisso. Non \u00e8 qui. \u00c8 risorto, infatti, come aveva detto\u00bb (Matteo 28,1-7). Il racconto matteano aggiunge all’evento il particolare delle guardie spaventate dall’apparizione dell\u2019angelo, dettaglio che ha sollecitato la fantasia di molti artisti. L’attenzione dell’osservatore anche qui nell’undicesima cappella del Sacromonte, \u00e8 catturata da questo momento che Silva ha saputo scolpire nella tensione dei volti e negli sguardi dei soldati.
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La Resurrezione viene da sempre rappresentata come un\u2019esplosione luminosa, che sorge sulle tenebre della morte. Anche qui Cristo, che si eleva nella scena, \u00e8 avvolto dalla luce: il suo aspetto \u00e8 fiero, sul corpo, coperto da un telo bianco svolazzante, i segni della sofferenza della Passione sono scomparsi. Un braccio \u00e8 teso verso l’alto e con la mano indica il cielo mentre nell’altra impugna una bandiera, simbolo della vittoria sulla morte.\nHa inizio una “nuova vita”; un passaggio che tutti i pittori hanno rappresentato e rappresentano attraverso quella luce straordinaria. La luce dell’immortalit\u00e0 del Nazareno che avvolge, sconvolge, abbraccia e illumina il pi\u00f9 grande mistero!
\nE.Farioli<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"