{"id":60099,"date":"2021-04-11T21:00:18","date_gmt":"2021-04-11T19:00:18","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=60099"},"modified":"2021-04-11T20:55:37","modified_gmt":"2021-04-11T18:55:37","slug":"elogio-della-vacanza-che-fu","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/elogio-della-vacanza-che-fu\/","title":{"rendered":"Elogio della vacanza che fu"},"content":{"rendered":"
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Eleganza sulla spiaggia di Biarritz<\/figcaption><\/figure>\n

Busto Arsizio – Se in un libro si parla di Baden-Baden, Biarritz e Capri lo compro subito, come ho fatto per questo scritto a quattro mani da Alessandro Martini e Maurizio Francesconi, da leggere sprofondati in una poltrona simile a quelle, tutte damascate, che arredavano le sale di lettura, di conversazione o da fumo dei Grand H\u00f4tel, il simbolo dell\u2019et\u00e0 d\u2019oro della villeggiatura. S\u2019intitola \u201cLa moda della vacanza. Luoghi e storie 1860-1939\u201d (Einaudi, Saggi 1012) e in 350 pagine illustra le localit\u00e0 di villeggiatura che una societ\u00e0 senza problemi non poteva mancare. Di queste \u201cstazioni turistiche\u201d racconta i miti e i riti, indugia sugli alberghi sfarzosi e sulle sedi privilegiate dove vedere e, soprattutto, farsi vedere, sui vizi privati e le pubbliche virt\u00f9 degli ospiti, ovviamente sempre chic, anche perch\u00e9 l\u2019ultima moda\u00a0 veniva lanciata proprio in questi ambienti.
\nTutto incominci\u00f2 con la smania del passar le acque, verso la met\u00e0 dell\u2019Ottocento, e il pensiero va ai bagni di Plombi\u00e8res dove \u00e8 ambientato \u201cIl Viaggio a Reims\u201d di Rossini e dove s\u2019incontrarono Napoleone III e Cavour; poi taluni ardimentosi s\u2019avvicinarono alle montagne e osarono scalarle e tanti si accorsero allora del silenzio dei boschi e dell\u2019amenit\u00e0 di questi siti salutari mentre i granduchi russi e i principi del Nord Europa, ricchissimi ma dal fisico gracile e un po\u2019 deboli di petto, scoprirono il clima mite e i colori infiniti della natura in riva ai mari. Si apr\u00ec cos\u00ec la stagione dorata della vacanza e anche dei viaggi, una stagione che coinvolse freneticamente l\u2019alta societ\u00e0 europea e presto anche i magnati dell\u2019America. Da allora vacanze e viaggi interminabili come quelli di Maria F\u00ebdorovna, vedova dello zar Alessandro III, nata Dagmar di Schlesvig-Holstein-Sonderburg-Gl\u00fccksbourg e poi principessa di Danimarca, insomma una presente, eccome, sull\u2019Almanacco di Gotha, che nell\u2019inverno 1907 and\u00f2 a Biarritz, rientr\u00f2 \u201cin Russia a giugno per restarvi fino all\u2019inizio dell\u2019autunno per poi nuovamente riattraversare tutta l\u2019Europa, facendo tappa a Baden-Baden, Cannes e Roma e ricominciare la stagione\u201d.
\nTutto un attraversare in lungo e in largo l\u2019Europa, ma per alcuni \u201ctouristes\u201d i viaggi avevano mete ben pi\u00f9 lontane. Ci si poteva spingere in Asia o sulle coste e nel deserto dell\u2019Africa, alla ricerca di un mondo diverso, molto spesso solo vagheggiato, oppure andare in America per vedere e capire la sua ascesa vertiginosa, raggiungendo il Nuovo Mondo su transatlantici enormi, ma dalla silouhette elegantissima, dove tutto era all\u2019insegna della modernit\u00e0 e della comodit\u00e0, finanche del superfluo come la sabbia vera a bordo piscina del Rex. Invece i lunghi percorsi in ferrovia esigevano treni \u201cde luxe\u201d come il mitico Orient Express sul quale non sal\u00ec solo Agata Christie, o il \u201cTrain Bleu\u201d, destinazione la C\u00f4te, ispiratore di un balletto di Jean Cocteau su musica di Darius Milhaud, con scene cubiste di Henri Laurens, costumi di Coco Chanel e, come sipario, la \u201cCorsa\u201d di due monumentali donne sulla spiaggia da un bozzetto di Picasso: nelle fotografie dello spettacolo si coglie, perfetta, l\u2019immagine dello spirito e dell\u2019energia dei ruggenti Anni Venti.
\nLe stazioni erano a pochi passi dai Grand H\u00f4tel riconoscibili per le cupole dorate, le mansarde, gli atrii lussuosi e i saloni sfarzosi dove pendevano lampadari dai mille e mille pendagli. Qui i segreti delle alcove adultere li conoscevano solo i discretissimi portieri, ma le feste e le cene di gala erano eventi, tutto uno sfoggio di \u201ctoilettes\u201d eleganti, e talvolta anche conturbanti, e di gioielli veramente da capogiro di Cartier, Boucheron e van Cleef. Una gara per le signore, ma anche gli uomini non eran da meno, in impeccabile frac e guanti color lavan<\/p>\n

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La Promenade des Anglais a Nizza<\/figcaption><\/figure>\n

da e, venuto il tempo, in smoking, finanche con giacca bianca!<\/p>\n

Per incontrarsi quali erano le mete? Le elencano soffermandosi con partecipe attenzione Martini e Francesconi, da quelle pi\u00f9 prestigiose e davvero irrinunciabili ad altre di storia pi\u00f9 effimera. Al Negresco sulla \u201cPromenade des Anglais\u201d\u00a0 di Nizza scendevano i Rockfeller e i Vanderbilt, all\u2019Angst di Bordighera, se non venne la regina Vittoria fu solo colpa della guerra dei Boeri e poi Proust al Grand H\u00f4tel de la Plage a Cabourg e Mann al Lido di Venezia e a Davos (qui veramente il soggiorno era al Sanatorio Berghof) mentre a Sankt-<\/p>\n

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Inverno a Sankt Moritz<\/figcaption><\/figure>\n

Moritz dovette lasciare esterrefatti l\u2019ineffabile marchesa Casati in abito di L\u00e9on Bakst che di alpino proprio nulla aveva. Troppo lungo l\u2019elenco degli ospiti illustri al Pera Palace di Istanbul; invece al Raffles di Singapore Kipling, Conrad, Hesse e William Somerset Maugham, ma loro erano intellettuali e scrittori alla ricerca di un altrove vagheggiato pi\u00f9 che reale. Per gli amanti della vita mondana o del \u201cdolce farniente\u201d contavano piuttosto le stazioni climatiche, balneari e termali e allora non potevano mancare Capri, non solo per vedere i Faraglioni e le strepitose bellezze naturali, e Biarritz bagnata dalle acque dell\u2019Atlantico, \u201cregina delle localit\u00e0<\/p>\n

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Baden Baden, Trinkalle<\/figcaption><\/figure>\n

turistiche e localit\u00e0 per re\u201d, a cominciare dalla imperatrice Eug\u00e9nie\u201d. Poi, prima di finire la lunga stagione delle vacanze per ricominciarla subito dopo, l\u2019appuntamento per queste persone \u201cdalle vite inutili, ma di buone intenzioni\u201d (Coward) era alle terme per i bagni terapeutici: mete predilette Ostenda, Spa, Karlsbad, Vichy, Aix e Baden-Baden\u00a0 dove, in un continuo mutar d\u2019abito, tra passeggi eleganti e galanti lungo l\u2019Oos, pasticcerie golose, Friedricsbad, ippodromo e Casino trascorreva il tempo della villeggiatura: un tempo lungo, per\u00f2 non eterno. Nel 1939 si ferm\u00f2 senza nemmeno lasciare il tempo per gli arrivederci.<\/p>\n

Giuseppe Pacciarotti<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Busto Arsizio – Se in un libro si parla di Baden-Baden, Biarritz e Capri lo compro subito, come ho fatto per questo scritto a quattro mani da Alessandro Martini e Maurizio Francesconi, da leggere sprofondati in una poltrona simile a quelle, tutte damascate, che arredavano le sale di lettura, di conversazione o da fumo dei […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":60103,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"footnotes":""},"categories":[417,13,1,414],"tags":[],"yoast_head":"\nElogio della vacanza che fu - ArteVarese.com<\/title>\n<meta name=\"robots\" content=\"index, follow, max-snippet:-1, max-image-preview:large, max-video-preview:-1\" \/>\n<link rel=\"canonical\" href=\"https:\/\/www.artevarese.com\/elogio-della-vacanza-che-fu\/\" \/>\n<meta property=\"og:locale\" content=\"it_IT\" \/>\n<meta property=\"og:type\" content=\"article\" \/>\n<meta property=\"og:title\" content=\"Elogio della vacanza che fu - 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