{"id":60850,"date":"2021-05-28T16:00:09","date_gmt":"2021-05-28T14:00:09","guid":{"rendered":"https:\/\/www.artevarese.com\/?p=60850"},"modified":"2021-05-31T13:07:14","modified_gmt":"2021-05-31T11:07:14","slug":"impressionismo-lo-stile-della-dolce-vita-parigina","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.artevarese.com\/impressionismo-lo-stile-della-dolce-vita-parigina\/","title":{"rendered":"Impressionismo: “Lo stile della dolce vita” parigina"},"content":{"rendered":"
Gallarate<\/strong> – C’\u00e8 fermento tra gli appassionati e collezionisti d’arte per la grande mostra “Impressionisti. Alle origini della modernit\u00e0<\/em>” che da domani (sabato 29 maggio) si apre nelle sale del Maga. Opere straordinarie, firmate da artisti incredibili, i cui nomi, solo a pronunciarli emozionano. Un gruppo di grandi talenti che nella seconda met\u00e0 dell’Ottocento, nella Francia di Napoleone III, crede in innovazioni con nuovi sguardi alla realt\u00e0. Una realt\u00e0 che rappresentano con fedelt\u00e0 nella parte pi\u00f9 sensibile. Il Museo gallaratese ricrea queste atmosfere, lo stile della “dolce vita parigina” raccontandocele in un percorso che si articola in 180 opere tra dipinti, acquarelli, disegni e grafiche suddivise in tematiche, scandite dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura. Tra gli italiani del gruppo parigino compare un nome poco conosciuto che questa mostra svela. Si tratta dello “scultore gallaratese Renzo Colombo<\/em> – precisa Emma Zanella direttrice del Maga – trasferito a Parigi, dove, diventato direttore di un museo di scultura, partecipa all’attivit\u00e0 degli artisti del tempo con la propria ricerca che oscilla tra l’Accademia e una visione impressionista<\/em>“. Un artista, morto giovanissimo, tutto da riscoprire del quale \u00e8 possibile ammirare, qui esposta, una testa in gesso.<\/p>\n Quello che rende sempre affascinante e attuale l’impressionismo e i propri protagonisti \u00e8 la poetica, la bellezza e la sua unicit\u00e0, nella luce e nel colore. La pittura en plein air, la natura, l’esaltazione dell’attimo fuggente e i soggetti urbani: tutto risulta piacevole. E’ assente il chiaro-scuro; anche le ombre sono colorate.<\/p>\n Oggi tutto questo sembra arrivarci con grande leggerezza ma all’inizio, il movimento degli impressionisti, come spesso capita e la storia lo testimonia, non trova vita facile tra il pubblico ma soprattutto non incontra i favori della critica. La prima collettiva infatti fu rifiutata al salon Ufficiale tant’\u00e8 che il il gruppo nel 1874 la organizz\u00f2 nello studio del fotografo Nadar. Non solo. Quegli artisti che oggi ancora ci lasciano a bocca aperta, per l’intensit\u00e0 espressiva furono spesso umiliati dai grandi esperti d’arte dell’epoca. Pare infatti che fu il critico d’arte contemporaneo Louis Leroy che, parlando delle loro opere us\u00f2 il termine impressionista per definire negativamente una pittura all’apparenza incompleta… Le opere in mostra sono accompagnate da preziosi abiti da cerimonia originali di fine Ottocento, provenienti da una collezione privata, gi\u00e0 di propriet\u00e0 della regina di Portogallo e nobildonne francesi oltre a una serie di vetri Art Nouveau che testimoniano la moda e la modernit\u00e0 della Parigi Fin-de-si\u00e8cle.<\/p>\n La mostra al Maga, accompagnata da un catalogo (Nimos Edizioni) a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni, contenente le schede scientifiche dedicate agli artisti e alle opere, sar\u00e0 visitabile sino al 9 gennaio 2022 con i seguenti orari: da marted\u00ec a venerd\u00ec 10-18. Sabato e domenica 11-19. Prevendita obbligatoria sabato e domenica e in settimana \u00e8 consigliata la prenotazione: www.ticketone.it<\/a>.<\/em><\/p>\n E. Farioli<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Gallarate – C’\u00e8 fermento tra gli appassionati e collezionisti d’arte per la grande mostra “Impressionisti. Alle origini della modernit\u00e0” che da domani (sabato 29 maggio) si apre nelle sale del Maga. Opere straordinarie, firmate da artisti incredibili, i cui nomi, solo a pronunciarli emozionano. Un gruppo di grandi talenti che nella seconda met\u00e0 dell’Ottocento, nella […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":60884,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"video","meta":{"footnotes":""},"categories":[56,65,417,38,64,15],"tags":[300],"yoast_head":"\n
\nCi hanno creduto da Courbet a Pissarro, Degas, Manet, Monet, Renoir, C\u00e9zanne, Sisley e tanti altri che rivoluzionando i vecchi canoni e dettami della pittura, hanno dato vita a un movimento che ha “illuminato<\/em>“, come una cometa, quella che diventer\u00e0 una nuova era.
\nUn “momento<\/em>” storico-artistico che dura meno di venti anni e che concentra la sua massima espressione in dodici, con 8 mostre (la prima nel 1874 nello studio del fotografo Nadar).<\/p>\n
\nIl percorso continua con artisti quali Auguste Renoir, Berthe Morisot, gli italiani Giuseppe De Nittis, Giovani Boldini e Federico Zandomeneghi che hanno saputo rappresentare le trasformazioni e l’eco di quell’epoca. Tra questi segnaliamo i due preziosi disegni di Paul C\u00e9zanne, che anticipano, con la loro modalit\u00e0 pittorica tutto il Novecento: cubismo, futurismo..<\/p>\n
\n“Pittorucoli<\/em>” addirittura qualcuno os\u00f2 definirli!<\/p>\n